✾ 36 ✾

3.6K 262 115
                                    

Con il pollice gli teneva la bocca aperta, intanto che lo stuzzicava e giocava con la sua lingua

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Con il pollice gli teneva la bocca aperta, intanto che lo stuzzicava e giocava con la sua lingua.

L'omega, dall'altra parte, non sembrava intenzionato a subire passivo quei baci; quindi, lo cercava con le mani, che passava lungo tutto il suo corpo, cercando di avvicinarlo di più al suo.

Frenetici, si ritrovarono a cozzare contro una delle librerie al muro, rovesciando a terra alcune fila di documenti.

Non si fermarono, continuando a spintonarsi da una parte all'altra della libreria per continuare quella sfida di baci.

Era come se l'odore dell'altro bastasse per riempirsi i polmoni, come se quella saliva, che ora sgocciolava lungo i loro menti, e quegli schiocchi violenti, fossero l'unica cosa di cui avessero bisogno.

L'odore di muffa e chiuso venne sopraffatto da quello della vaniglia e della lavanda, il silenzio ricompensato dagli ansimi bagnati lungo la pelle che si inumidiva sotto la stoffa. Rotolavano da una parte all'altra della stanza, come fossero molle impazzite che si scaraventavano da una parte all'altra, creando il caos negli anni di segreti creati dal signor Jeon.

Presto, quasi senza che se ne accorgessero, si ritrovarono anche contro il baule in cuoio scuro. Jungkook ce lo spinse contro, costringendolo seduto per bene sopra.

Taehyung, guardandosi intorno, fu colpito da un pizzico di lucidità «D-dovremmo... andare a cas-» l'alpha non gli permise di continuare a parlare, gli afferrò le gambe, attirandolo a sé e facendo in modo che il bacino fuoriuscisse un poco dal baule. «Perché?» con le mani ben aperte carezzò le sue cosce fino ad arrivare all'elastico dei pantaloni che indossava, afferrandolo e tirandoli giù senza remore, o cura «Prima voglio creare un bel ricordo qui dentro» tornò a prendergli le gambe, aprendole per bene e posizionandovisi in mezzo «Voglio sostituire tutte le notti passate da solo qui dentro, con la visione di te a gambe aperte mentre piangi e gemi per me...»

Taehyung lo fulminò con lo sguardo, nonostante il brivido che gli percorreva la spina dorsale a causa di quell'idea perversa «Questo è- ah!» Jungkook passò le dita contro il suo anello di muscoli, costringendo il suo buonsenso a perire sotto il peso dell'eccitazione e della frustrazione dell'ultimo periodo di mancanze.

«Guarda quanto sei bagnato... Ti sono mancato vero, principessa?» giocava con il cerchio, le falangi lo penetravano, lo stuzzicavano e, poi, fuggivano da lui. Soltanto per tornare e farlo bagnare ancora e ancora dei suoi umori «Mentre non c'ero... non ci hai giocato, vero? Senti quanto sei stretto... È quasi un peccato»

Taehyung, che aveva provato ad afferrarsi a lui, si corrugò guardando il suo braccio «U-un peccato per cosa?»

La risposta gli arrivò con un ghigno sadico dell'alpha, intanto che tre dita premevano e varcavano contro la sua apertura, spalancandola con prepotenza «Bast-ah...D-Dea!»

Jungkook non aveva intenzione di lasciarlo ragionare, voleva fottergli il cervello e il corpo. Riempirlo di sé, proprio come la sua mente era piena di Taehyung.

𝕄𝕪 𝕓𝕝𝕖𝕤𝕤𝕚𝕟𝕘 𝕞𝕚𝕤𝕗𝕠𝕣𝕥𝕦𝕟𝕖 ||TkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora