Taehyung non era forte come un alpha, o indipendente come un beta...
No, questo no... Taehyung, dopotutto, era un semplice omega.
Ma, invece, aveva qualcosa che in molti non avevano: La bellezza.
E diamine se era bello.
Bastava un battito di cigl...
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Jungkook deglutì l'ammontare esagerato di saliva che si era venuta a creare nella sua bocca. «H-hai bevuto?» chiese, pur sapendo che non era quello il caso.
«Vieni ad aiutarmi Jeon Prime Jungkook» L'omega assottigliò lo sguardo provocante, mentre un sorriso dispettoso si disegnava sulle sue labbra perfette «o preferisci che ti renda il resto della giornata un vero e proprio inferno?»
Jungkook schioccò la lingua, rimanendo comunque ad osservare come l'altro allungava la gamba verso di lui, allargando e muovendo le dita del piede come a richiamarlo.
«Lo sai, principessa...» era mortalmente serio, mentre camminava in direzione di quella gamba con passo lento «tiri sempre un po' di più il filo. Prima o poi finirà con lo spezzarsi» afferrò rudemente la sua caviglia, tirandolo poi verso di sé. Taehyung gemette, mentre veniva trascinato lungo la fila di vestiti che aveva sparso sul letto.
«E cosa succede se si spezza?» chiese infine, quando Jungkook aveva già sistemato la sua gamba sulla sua spalla, lo sguardo fisso sul suo corpo nudo.
L'alpha si morse il labbro inferiore per non sorridere alla sua continua impertinenza «Non ci riesci proprio a chiudere quella boccuccia che ti ritrovi, eh?»
Taehyung si issò sugli avambracci già pronto a rispondergli, ma Jungkook gli tappò la bocca, intuendo già quale sarebbe stata la sua replica «Non ti azzardare principessa, prova a rispondere e me ne vado, chiaro?»
L'omega assunse un'aria colpevole, sbattendo le lunghe ciglia come fosse un docile cerbiatto. Con la lingua, però, prese a leccargli le dita, mordicchiandole piano e con insistenza. Passava la punta lungo la lunghezza delle dure falangi dell'alpha, arrivando fino alla base e risalendo piano fino all'inizio.
Jungkook si ritrovò di nuovo a grugnire, intanto che i jeans che indossava diventavano un poco più stretti attorno al suo inguine.
Chiuse gli occhi, adesso di nuovo rossi e frustrati e, grazie ad una pazienza che non sapeva di avere, sfilò via la mano dalle grinfie di Taehyung.
Finalmente tornò a concentrarsi sul suo corpo, carezzando ogni lembo di pelle fino ad arrivare alla sua intimità. Le sue gambe erano ancora aperte, l'erezione semidura riposata sul ventre e il suo muscolo un poco dilatato.
Jungkook strinse la presa ancora stretta attorno a quella caviglia sottile, sistemandosela meglio sulla spalla per chinarsi poi verso l'omega. L'altra mano sul suo corpo, che sfiorò soave fino a soffermarsi nel suo angolino non poi così nascosto «Quante dita ci hai messo, hm?» chiese, intanto che formava disegni circolari sull'anello.
Taehyung si ritrovò a mugugnare al contatto, stringendo un poco le gambe, che però Jungkook teneva ben aperte «S-solo uno...» ammise con rammarico.
«Oh...? Ma qui dentro ce ne entrano almeno quattro...» proferì l'altro muovendo ancora il dito, stavolta con movimenti più veloci, provocandolo con dispetto.