70 - Stanco

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STANCO

Il rumore più fastidioso che io abbia mai udito si dirama attraverso la camera, facendomi grugnire ancora assonnata. Con gli occhi chiusi mi sposto più vicina al corpo addormentato di Harry e mi chino verso di lui per spegnere l'allarme. Harry non si muove.

Appoggio la mano sul suo petto e lo sento alzarsi e abbassarsi pacificamente. È ancora addormentato. È completamente stravaccato e le sue braccia e gambe occupano la parte più ampia del letto che condividiamo.

Pigramente, poso un leggero bacio sul suo petto poi sposto la testa per appoggiarla sul fianco di Harry, guardandolo di lato. Le labbra piene di Harry sono leggermente separate e posso sentirlo russare silenziosamente. Tutti i ricci sono lontani dal suo viso, abbandonati su tutto il cuscino bianco, ad eccezione di una ciocca solitaria che resta sulla sua fronte.

Sorridendo, gliela tiro via dal viso e traccio il percorso che parte dalla sua tempia fino alla mascella. Sembra così calmo e rilassato. Il cipiglio che è sempre visibile sul suo bellissimo viso è sparito. Non c'è nessuna ruga tra le sue sopracciglia.

"Amore," Mormoro vicino al suo orecchio, così so che può sentirmi se è sveglio, "Harry, amore, devi svegliarti."

Harry mormora qualcosa sotto i baffi e si tira le coperte sul viso, ma poi le lascia stare sul suo petto così i suoi piedi fuoriescono da queste. Gli scuoto delicatamente la spalla.

"Harry, devi prepararti per andare al lavoro." Dico e permetto alle mie dita di toccare la pelle del suo collo.

"Sì." Harry mormora, ma si gira di schiena. È adorabile quando è addormentato, ma è molto difficile svegliarlo. Le mie labbra baciano la sua spalla mentre le mie dita avvolgono delicatamente il suo bicipite, scuotendolo un'altra volta.

"Hm, lasciami dormire." Harry risponde facendomi sorridere.

"Devi alzarti." Gli dico di nuovo e Harry sospira rumorosamente prima di stendersi di schiena. Le sue ciglia svolazzano e mi rivela i suoi occhi verdi come il mare. Confusi, si muovono freneticamente poi usa entrambe le sue mani per strofinarsi la pelle sotto gli occhi mentre sbadiglia.

"Non mi sento molto bene in realtà," Harry dice che gli ho ridetto di alzarsi altrimenti farà tardi, "Credo di essere malato."

"Come no." Ridacchio. Harry nasconde la testa nell'incavo del mio collo mentre fascia la mia vita con il suo braccio, il suo pollice disegna dei cerchi sulla mia pelle.

"Voglio stare a letto, Y/N." Harry implora debolmente e mette il broncio, "Perché ha pensato di alzarsi così presto per andare a lavorare poche ore? Non voglio. Perché non possiamo semplicemente dormire, poi rilassarci un po' e dopo andare al lavoro."

"Perché è così che funziona."

"Ma qualcuno lo ha comunque pensato, e chiunque sia io lo odio." Harry brontola e aggrotta la sopracciglia facendo si che il famigliare cipiglio compaia tra di esse. Porto un dito sulla ruga e la accarezzo gentilmente facendola comparire. Funziona e Harry mi rivolge un sorriso pigro.

"Chiamo e dico che sono malato," Harry dice e annuisce come se fosse d'accordo con la decisione che ha appena preso, "Sì, faccio così in modo che posso stare con te nel tuo giorno libero."

"Puoi farlo, ma io devo sbrigare molte cose oggi. Non posso rimanere a letto con te tutto il giorno." Gli spiego e lo faccio imbronciare.

Rapidamente, Harry rotola sopra di me. Il suo petto è premuto contro il mio e il suo viso è a soli pochi centimetri dal mio. Un bellissimo e sfacciato ghigno è sul suo viso e finalmente appaiono le sue fossette mentre mi guarda.

"Allora non mi muoverò da qui e tu sarai costretta a restare a letto con me tutto il giorno." Harry dice e l'espressione dei suoi occhi mi dice che pensa di aver avuto l'idea migliore del mondo e che lo vuole fare sul serio. Ma il tono della sua voce mi dice invece che sta giocando.

"Harry, mi stai schiacciando." Ridacchio mentre espiro.

"NoN sono grasso! Perché me lo dite tutti?" Harry dice con voce acuta accompagnata da un'espressione offesa, ma poi scoppia in una risata e io lo seguo.

"Harry." Mi lamento ridendo e mi muovo sotto di lui, cercando di togliermelo di dosso. Harry colpisce il mio viso con dei baci giocosi. "Possiamo stare a letto per un po', okay? Ma devo sbrigare delle faccende natalizie oggi."

"Posso aiutarti." Harry si offre e io indosso l'espressione più sinceramente preoccupata che riesco a fare.

"Aiutarmi, amore? Ma non mi hai appena detto che non ti senti bene? Non puoi assolutamente lasciare il letto oggi. Devi rimanere a letto ora e restarci." Dico e tocco le sue guance e fronte. Harry alza gli occhi al cielo.

"Sei così stupida, ti odio." Harry mormora ridacchiando.

"No, non è vero. Tu sei così innamorato di me." Dico, facendo del mio meglio per avere una voce da ragazzina.

Harry ride mentre scuote la testa e rotola via da me. Ma non mi rende possibile scappare dal letto perché le sue braccia sono avvolte fermamente attorno al mio corpo, stringendomi forte dandomi però abbastanza spazio per stare comoda. Non che mi sia mai sentita scomoda tra le braccia di Harry.

"Lo sono, comunque," Harry risponde tranquillamente e sorride, "Sono innamorato di te, Y/N."

"Beh, ti avrei cacciato se non fosse stato così." Dico scherzosamente e Harry mette due dita sotto il mio mento per sollevarlo e costringermi gentilmente e guardare lui e l'espressione sincera nei suoi occhi.

"Ti amo." Harry dice ancora e le sue parole, anche se le ho già sentite molte volte, mi fanno arrossire. Non perché non lo dica mai, ma perché le ha dette talmente onestamente che il suono è uscito perfetto dalle sue labbra rosee.

"Ti amo anche io." Gli dico e ci baciamo velocemente prima di tirarmi indietro, "E ora finiamo questa sessione di coccole. Dobbiamo incartare dei regali di Natale."

"Ma avevi detto che poteva stare a letto per un po'. E questo non era un po'. Non erano neanche dieci minuti!" Harry protesta, "In più sono malato e tu devi prenderti cura di me e farmi le coccole."

"Non stai davvero male, Harry." Alzo gli occhi al cielo.

"Sì invece," Harry replica e finge di tossire e tira su con il naso, "Guarda."

"Smettila di fare l'idiota." Rido e cerco di togliermi dalla sua presa e dalle lenzuola che sono avvolte attorno a noi. Ma Harry non sembra essere d'accordo.

"Voglio le coccoleeee." Lagna mentre i suoi pugni colpiscono le coperte, facendolo sembrare un bambino che non ha ottenuto quello che voleva. Specialmente perché continua a mettere il broncio.

"Oh, mio dio, calmati. Non hai cinque anni."

"Forse sì. Forse sono un bambino intrappolato in questo corpo incredibilmente sexy." Harry mi provoca e si allunga per afferrarmi la vita e tenermi nel letto.

"A volte penso che tu lo sia," Gli dico ridendo, "Ma sarebbe strano perché allora sarei innamorata in un uomo davvero sexy che in realtà ha cinque anni. Sarebbe davvero raccapricciante."

Harry mi tira sopra di lui e ferma le sue mani sulla mia schiena. Mentre guardo in basso verso Harry, roteo un suo riccio attorno al mio dito, tirandolo delicatamente.

"Meno male che stavo scherzando." Harry ridacchia, "perché questo significa che mi puoi amare, e ciò significa che puoi stare a letto con me l'intero giorno, senza pensare ai regali di Natale, ma solo a quando ami il tuo fidanzato."

"Sì, credo che significhi proprio questo." Concordo e lo bacio, poi continuiamo a scherzare e provocarci per tutto il giorno.

Ahh, quanto amo queste immagina.

Sì, me lo dico da sola, lo so.

Passate a leggere il primo libro che sto traducendo con Alli_Directioner29 !

Un bacio,

Martina.

Harry Styles Imagines // libro due (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora