SCIENZE (PARTE 1)
Prendo posto in fondo alla classe, aspettando il mio professore di scienze. La sedia accanto a me è vuota, come sempre, perché non c'è nessuno seduto lì. Non sono presa di mira dai bulli ma i miei amici sono già seduti in posti diversi. Non ho problemi con questo, comunque.
Finalmente, il professore entra nell'aula e i suoi occhi scrutano la classe, guardando ogni seduta occupata. Annuisce, ma il solco tra le sue sopracciglia non scompare. All' improvviso la porta di spalanca ed un ragazzo, che non ho mai visto prima, entra in modo frenetico.
"In ritardo al tuo primo giorno?" Chiede il nostro professore e il ragazzo mormora un silenzioso 'scusi'. È strano che ci sia un nuovo studente nella nostra scuola dal momento che siamo a metà anno scolastico.
"Beh, dal momento che fortunatamente non abbiamo ancora cominciato, puoi parlare di te alla classe." Istruisce e il ragazzo annuisce di nuovo. Porta le sue lunghe e sottili dita nei suoi folti capelli, per un secondo ha il labbro in mezzo ai denti, e ci guarda con i suoi occhi verdi. È vestito con dei pantaloni stretti neri e una maglietta nera, coperta da una camicia di flanella rossa. Tiene una borsa marrone sulle spalle.
"Uh, ciao. Il mio nome è Harry Styles e vengo dall' Inghilterra." Ci dice e il suo accento inglese è così forte che potrei ascoltarlo tutto il giorno. E comunque, perché qualcuno avrebbe dovuto trasferirsi dall' Inghilterra all' America?
"Quindi, buongiorno Harry. Puoi sederti ovunque ci sia un posto vuoto." Dice il "professore mostro" e indica i tre posti vuoti. Harry ne guarda ognuno prima di muoversi. Un ragazzo allunga le gambe ed Harry inciampa ma fortunatamente non cade. La ragazza accanto a lui gli dà uno schiaffo sul braccio dicendo che è 'meschino'.
Harry si avvicina alla seduta accanto alla mia. Grugnendo, tolgo la cartella dalla sedia per farlo sedere. Il nostro insegnante di scienze ha già cominciato a parlare. Guardo intorno nella classe e vedo le quattro ragazze dell'ultima fila fissare Harry con gli occhi a forma di cuore. Si è solo presentato e le ragazze sono già cotte di lui, anche se devo ammettere che è abbastanza attraente.
Le sue gambe magre e lunghe si scontrano con il tavolo e impreca sotto i baffi mentre si sistema sulla sedia. Non so il perchè ma la sua sedia è piuttosto vicina alla mia e le nostre spalle sono distanti solamente pochi centimetri. Perciò, quando provo a spostare un pò la mia sedia pesto il suo piede.
"Oops." Borbotto e mi sposto goffamente.
"Fai bene ad esserlo." Sento la sua voce profonda, seguita da una risatina.
"Ho detto oops non scusa." Gli dico e giro la testa per vedere i suoi meravigliosi occhi verdi ammirarmi. Sorrido, perchè non posso fare altro.
"Oh, scusa allora." Harry sussurra e gioca con il labbro inferiore con l'anulare e il pollice. I miei occhi cadono sulle sue labbra, che sono di una sfumatura di rosso ma anche rosa. E' difficile descriverle perchè sono solo piene, e, non lo so, bellissime?
"Fai bene ad esserlo." Dico e sposto il mio sguardo dalle sue labbra al professore. Ma guardo rigiro la testa lo trovo a fissarmi.
"Mi stai fissando." Gli ricordo e lui annuisce, un sorriso giocoso sulle sue labbra.
"Lo so."
"Dovresti ascoltare ciò che sta dicendo." Dico e giro da testa di nuovo. Non so cosa sta facendo questo ragazzo ma apprezzo il modo in cui mi sta fissando.
"Come ti chiami?"
"Y/N." Rispondo e annuisce.
"Y/N, ti piacerebbe mostrarmi la città?" Harry offre e ridacchio silenziosamente. Riceviamo entrambi uno sguardo dal professore e guardo in basso, sentendo il sangue fluire sulle mie guance.
"Perchè mi piacerebbe davvero tanto rivederti." Harry sussurra, incredibilmente vicino al mio orecchio. Così vicino che posso sentire il suo respiro solleticarmi l'orecchio. Quando lo guardo ha ancora quel sorriso attraente sul viso.
"Mi vedi a scuola."
"Ma vorrei vederti anche dopo la scuola." Harry insiste e alzo gli occhi al cielo al furbo ragazzo affianco a me. Un sorriso persiste comunque sulle mie labbra. Non lo conosco nemmeno da un giorno e ho già deciso che mi piace. Sembra dolce, un pò maldestro, ma adorabile.
"Perchè te e i tuoi genitori vi siete trasferiti qui?"
"Cambi argomento, eh?" Harry scherza e appunta qualcosa sul foglio sul suo banco. "Mio padre ha un nuovo lavoro." Alza le spalle.
"Y/N and Harry! Fate silenzio!" Urla il nostro insegnante e interrompe la nostra piccola conversazione. Entrambi ci zittiamo immediatamente e abbassiamo lo sguardo, vergognandoci. Non ero mai stata ripresa dal mio professore e ovviamente ora ci stanno guardando tutti.
Harry ed io ridiamo e chiacchieriamo segretamente durante la lezione finchè non finisce. Raccolgo la cartella dal pavimento e cerco di sorpassare Harry ma le sue dita calde si chiudono attorno al mio polso.
"Sei libera oggi pomeriggio, Y/N?" Harry chiede ancora.
"Forse." Dico, sorridendo. Gli occhi di Harry si illuminano di eccitazione.
"Eddai, Y/N. Cosa c'è che non va in me?" Dice e molla la presa per camminare fuori dalla classe insieme a me.
"Non c'è niente che non va in te. Sei carino." Dico, alzando le spalle e raggiungendo il mio gruppo di amici che mi stava aspettando. Harry mi guarda, il suo piccolo sorrisetto ancora sulle labbra.
"E' questo, giusto? Non vuoi uscire con me solo perchè sono solo carino?" Harry chiede, mettendo il broncio. E' come se non riuscissi mai a smettere di sorridere quando sono con lui. Cammina verso di me, volendo lasciare la classe anche lui.
"Sei un idiota."
"Esci con me." Esige con un sorriso, il libro è premuto contro il mio petto mentre mi accompagna fuori dalla classe.
"Ma ci conosciamo a malapena."
"Questo può cambiare." Harry replica appoggiandosi contro il mio armadietto chiuso prima che io lo apra e ci metta dentro il libro. Non so perchè è così ossessionato da me e dall'idea che gli mostri il posto. Specialmente perchè ci conosciamo da un'ora o qualcosa di più.
Chiudo l'armadietto e mi appoggio anche io ad esso. Lo fisso, ammirando i suoi ricci scuri e i suoi occhi vivaci. Sarei matta se non accettassi di portarlo a fare un giro. Ho visto come le ragazze nell'ora di scienze hanno guardato il ragazzo inglese qui, di fronte a me.
"Okay. Oggi, subito dopo scuola?" Chiedo ed Harry annuisce, il suo sorriso cresce e noto solo ora le due adorabili fossette sulle sue guance. Si china verso di me e lascia un bacio sulla mia guancia dove è apparso del rossore.
"A dopo, bellissima."
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Harry Styles Imagines // libro due (Italian Translation)
Fanfic(2) Una collezione di 'immagina' su Harry Styles scritte da dearharold. -Le storie NON sono mie, ma sto traducendo il secondo libro originariamente scritto in inglese con il consenso dell'autrice. Tutti i crediti, meriti o complimenti vanno all'autr...