15 - Sorpresa (au)

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SORPRESA

Arrivata a casa dal lavoro, sono felice perché è venerdì, e ciò significa niente lavoro e che posso finalmente rilassarmi è passare del tempo con Harry. Le scorse settimane siamo stati entrambi sommersi dal lavoro e non abbiamo avuto tempo l'uno per l'altra, anche se viviamo insieme.
Harry è già a casa, lo sento armeggiare per la casa. "Sono a casa, Harry!" Lo chiamo, e poco dopo sento dei passi leggeri e un Harry sorridente apparire da dietro l'angolo.

"Hai dieci minuti per prepararti. Farai meglio a metterti qualcosa di comodo." Harry istruisce e trascina una borsa fuori dalla porta. Lo guardo scioccata ma poi obbedisco facendo quello che mi aveva detto. Deve averne sicuramente una ragione perciò farò meglio ad obbedire.

Non appena mi fui cambiata in jeans e maglietta vado da Harry, il quale posa mi bacio sulla mia guancia prima di prendermi la mano e farmi scendere le scale. Mi sento frastornata dal momento che Harry continua a portarmi di qua e di là, e poi in un altro posto ancora. Ora Harry, mi sta spingendo nella macchina, dicendomi di allacciare la cintura.

"Cosa sta succedendo, Harry?"

"Una sorpresa."

"Okay, ma cosa esattamente?"

"Se te lo dico non è più una sorpresa." Harry alza gli occhi al cielo, ridendo leggermente mentre appoggia la mano sul mio ginocchio. Mi chiede di come è andato il lavoro e mentre guida gli chiedo dove stiamo andando, ma non vuole dirmelo.
Non appena comincio a riconoscere la zona Harry guida fino all'aeroporto. Ma perché?

"È uno scherzo? È un'altra delle tue burle?" Chiedo quando Harry parcheggia la macchina.

"Nessuno scherzo." Risponde sprezzante di felicità. Ovviamente, sono completamente d'accordo con la sua idea.

"Ma cosa ci facciamo qui? All'aeroporto?"

"Voliamo." Harry alza gli occhi al cielo e prende le valigie dal bagagliaio prima di camminare dentro l'aeroporto con me al seguito.

"E per dove?"

"È una sorpresa, Lucy." Dice e solo due ore dopo ci ritroviamo su un aereo per la Francia. Il volo non è stato lungo e alla fine ci sistemiamo in un Hotel davvero carino, ma la ragione per cui siamo qui è ancora a me sconosciuta. Ed ora, in qualche modo, stiamo camminando per Parigi, davanti alla Torre Eiffel.

Sento delle braccia forti avvolgere la mia vita, facendomi girare cosicché sono premuta contro il petto tonico di Harry. Si china verso di me per far scontrare i nostri nasi, un sorriso si forma sulle mie labbra. Mi sento come se lo stress che avevo addosso quando sono tornata a casa è sparito perché tutto ciò che sento ora è felicità e amore.

"Ti piace, piccola?" Harry mi chiede quando entrambi giriamo la testa per ammirare la grande Torre Eiffel.

"È definitivamente una sorpresa." Rispondo annuendo. "E la amo."

"Ti amo Lucy-"

"Anche io ti amo."

"-e sono grato che.. sono grato che anche tu mi ami e che non mi dai mai una ragione per dubitare ciò che senti per me-"

"Nemmeno io dubito di ciò che senti tu."

"Puoi stare in silenzio per pochi secondi. Sto provando a dirti una cosa."

"Oh, okay. Sto zitta." Rispondo e entrambi ridiamo. Harry toglie le sue braccia dalla mia vita per prendere entrambe le mie mani.

"Quindi, ciò che sto provando a dirti è che ti amo, Lucy, e non ci sono parole per descrivere ciò che sento quando ti vedo o quando stiamo insieme. Sei la donna più bella che io abbia mai visto e che mai vedrò, perché io guardo solo te. Nessuno mi fa ridere come te, o mi fa sentire come tu fai e ti voglio chiedere," Harry prende una piccola pausa dal suo discorso per inginocchiarsi di fronte a me e prendere una piccola scatolina contenente un bellissimo anello. "di farlo per il resto della tua vita e ti prometto che io farò lo stesso. Quindi, Lucy, mio solo ed unico amore, mi faresti l'onore di diventare mia moglie?"

Un urletto scappa dalle mie labbra prima che io copra velocemente la mia bocca, sorpresa dalla mia stessa reazione, Harry ride leggermente. Nella mia testa c'è un brusio continuo mentre penso alla risposta, ma in realtà non devo pensare a nulla perché non c'è nulla da pensare su ciò che devo dire.

"Si! Dio, oh Signore, si, si!" Dico e Harry prende la mia mano per infilarmi il meraviglioso anello al terzo dito. Non ho neanche il tempo di ammirarlo perché
Harry si alza e avvolge le braccia attorno a me, alzandomi da terra e facendo una giravolta, prima di baciarmi appassionatamente.

Harry Styles Imagines // libro due (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora