Non manchi a me. Manchi alla mia vita.
-Eloisa_piNon soffrire significherebbe non
essere mai stato felice
-Allan Poe🦂
Entrammo in casa piano e rivolsi un ultimo sguardo alla Mercedes nera prima di chiudere la porta. Charles sarebbe rimasto fuori, in macchina, sveglio e avrebbe controllato che intorno alla villa tutto rimanesse tranquillo, ma soprattutto si sarebbe assicurato che a nessuna di noi sarebbe venuta la brillante idea di uscire di nuovo, senza dirlo a nessuno. Era il nostro carceriere insomma.
-Mi sono divertita davvero molto- mi disse Alessandra mentre barcollava pericolosamente verso le scale. Avrei tanto voluto dire lo stesso, ma non era vero e la mia amica era troppo ubriaca per accorgersi della mia risposta mancata, quindi fu inutile mentire. -A un certo punto però Charles mi ha trascinata via-, cadde come un peso morto sulle scale, -gli ho urlato di lasciarmi andare, ma lui non capisce l'italiano e io non mi ricordavo come si dicesse in inglese-. -Dovresti smetterla di bere così tanto- le feci notare e lei mi puntò un dito contro minacciosa, -se Iris fosse qui sarebbe fiera di me e tu, signorina, non cambiare argomento, ho visto come vi guardavate in quella macchina-. Cosa? Era davvero ubriaca per pensare una cosa del genere!
-Ma sei fuori? Hai visto come mi ha definita prima di accompagnarci?- le chiesi mentre mi sfilavo la giacca e la poggiavo sull'appendiabiti, -ha detto che hai un palo su per il culo- mi ricordò, -ecco, appunto-. -Ma cosa c'entra? Era a telefono con Harry? Cosa avrebbe dovuto dirgli? Che pensa che sei una strafiga?-, sorrise, -e poi ho notato che hai più voglia di metterti in gioco-. -Ma chi? Io?- le chiesi stranita e lei annuì con vigore, -si, alla festa ho visto come ti guardava Liam e quando ti sei messa a ballare le canzoni di Maluma sei diventata l'attrazione principale della serata-, alzò il pollice in segno di approvazione, -persino Jenna ti guardava imbambolata e ti ha lanciato anche il suo reggiseno-. -Ecco cos'era quel lampo fucsia che ho visto- esclamai e Alessandra scoppiò a ridere divertita.
-E poi Kim, vorresti dirmi che Charles è brutto?-, cercò di alzarsi ma cadde nuovamente indietro battendo il sedere contro il gradino. -No, anzi, è uno spettacolo per gli occhi- le confessai ricordandomi il modo in cui teneva la sigaretta a penzoloni tra le labbra, -ma non ho bisogno di altri stronzi nella mia vita-. -Eh, a proposito, Hantony era proprio furioso stasera-, scosse la testa, -Luke mi ha detto che agli allenamenti ha fatto il pazzo, ha persino rotto una panca e quando gli ho chiesto il perché, mi ha detto che Hantony sta avendo problemi con il padre e la tua situazione non aiuta-.
Già, stavo sbagliando tutto!
-Ho fatto un casino-, mi portai le mani tra i capelli stressata, -gli ho detto della pausa che ho preso dagli Styles e lui ha dato di matto! Giustamente d'altronde! E io mi sono pentita subito di questa cosa perché lui non c'entra niente, ma sono così stanca e come ironia della sorte tutti hanno incominciato a chiamarci la "piccola Styles"-. -Non contando Margarette che ti ha definita la puttana degli Styles-, la guardai male, -certo, poi tu le hai sfasciato la macchina e ora siete pari!- si affrettò ad aggiungere sorridente.
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Farmakon (Φάρμακον)
RomanceOdi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior. Abbandona la ragione e tutto ciò che comporta. Non è semplice trasformare la mente in cuore, forse è impossibile. Chi lo sa? Non Kim, che ce...