Eppure resta che qualcosa è accaduto,
forse un niente che è tutto.
-Eugenio MontaleI vari acciacchi dell'età
sono i rimorsi
-Cesare PaveseSapessero che disarmato è il cuore,
dove più la corazza è alta
-Nelo Risi🦂
Mi sistemai di nuovo il top e il reggiseno leggermente imbottito che Alessandra mi aveva costretto ad indossare perché il mio seno non era abbondante come il suo.
-Sembrerai una stella del firmamento- mi disse mentre saltellava per la stanza cercando di stringersi da sola le stringhe del corsetto bianco. Mi lisciai il raso della gonna per sfogare un po' di nervosismo e mi concentrai a scrutare ogni minimo dettaglio che appartenesse al mio corpo, per cercare, anche solo in minima parte, di esserne padrona e di non sembrare un pesce fuor d'acqua, nonostante lo fossi.
Sfiorai il mio collo che era ingombrato da una collana d'oro molto spessa e abbastanza pesante, antitesi perfetta delle spalle totalmente scoperte. Il petto era stretto in un top con lo scollo a cuore che fasciava il minimo indispensabile, poi si alternava con un po' di pancia scoperta e terminava in una gonna a vita alta lunga fino ai piedi. I capelli mi ricadevano lisci dietro le spalle, mostrando i rubini che erano ancorati alle mie orecchie, già arrossate per l'ansia.
Sospirai e rivalutai nuovamente la mia decisione di partecipare a quella stupida prima.
Mi ero convinta di restare a casa, ma c'era qualcosa in me che mi spingeva ad andare e alla fine avevo accettato, senza avvertire nessuno del mio cambio di programma improvviso. Era la stessa sensazione di quando ero andata via la prima volta che avevo incontrato Harry, ma molto più amplificata. Nonostante ciò, rimaneva il fatto che non fossi per niente entusiasta di immergermi tra la folla e i paparazzi assetati di scatti, ma dal modo in cui Harry mi aveva spiegato la situazione, molte cose erano state lasciate appositamente tra le braccia del dubbio, ne ero sicura, e io desideravo chiarirli tutti.
Dal primo all'ultimo e se questo significava indossare un vestito che mi metteva in imbarazzo e partecipare ad un festino, l'avrei fatto.
Doveva capire che io non avrei sempre acconsentito in silenzio a ogni cosa, ma avrei fatto valere ciò che pensavo e poi Harry aveva ragione. Lui poteva chiedermi di far parte del suo mondo e se volevo lui, dovevo prendermi il pacchetto completo. Quale occasione migliore di quella stupidissima prima?
Mi riguardai un'ultima volta e sorrisi all'idea di aver accettato la proposta di Alessandra di vestirmi in quel modo per fare un meritatissimo dispetto a un ragazzo dagli occhi di giada. Consapevole del fatto che quell'atteggiamento non appartenesse alla mia gamma di personalità, nonostante fossi una donna gemelli. L'avrei fatto comunque? Certamente. Era maturo? No. Sapevo che sarei sembrata una bambina? Si. Perché allora continuavo ad essere convinta di quella decisione? Perché ormai c'ero dentro, nonostante non lo volessi, e non sarei stata ferma a commiserarmi mentre il mondo andava avanti.
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Farmakon (Φάρμακον)
RomanceOdi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior. Abbandona la ragione e tutto ciò che comporta. Non è semplice trasformare la mente in cuore, forse è impossibile. Chi lo sa? Non Kim, che ce...