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Vuoi tu reviviscere?Vuoi (deciderti a) ritornare a vivere?Petronio

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Vuoi tu reviviscere?
Vuoi (deciderti a) ritornare a vivere?
Petronio








🦂






Non mi ero mai soffermata sul fatto che la mia vita potesse essere nelle mani di qualcun altro.

Continuavo a pensarci e ripensarci mentre percorrevo i gradini di casa Styles, che mi avrebbero condotto al terrazzo.

Come era possibile che la mia realtà potesse essere messa in discussione o, addirittura, cambiata radicalmente dalle parole di una persona che non fossi io?! Mi sembrava quasi una follia, ma era quello che stava accadendo nella mia vita, nonostante davvero stentassi a crederci.

Alzai gli occhi distrattamente e vidi la vetrata che avrei dovuto valicare per arrivare al mio obiettivo; colui che mi teneva in pugno anche se non avrei voluto.

Ero arrivata alla baita centrale degli Styles da pochi minuti e con una scusa banale mi ero rifugiata nel primo corridoio che avevo trovato, per chiedere a qualche domestico dove il gran signore di casa se ne stesse nascosto e, per mia grande fortuna, al primo tentativo ero riuscita a scovare la sua tana momentanea.

La luce della luna ormai alta nel cielo mi accarezzò il viso delicata e io mi persi per pochi istanti nella speranza che quello che stessi per fare fosse una mia scelta e non la conseguenza di una situazione malata in cui mi ero ritrovata. La mia mano si posò sul pomello lucido della porta e mi spinsi in avanti, per uscire sull'immenso terrazzo che mi tolse il fiato per la sua bellezza. Il freddo mi travolse e il vento minacciò di spalancare il mio cappotto, che tenni chiuso a forza con i palmi aperti schiacciati sul ventre, mentre avanzavo incerta verso una figura che avevo imparato a conoscere fin troppo bene.

-Mi stavi cercando, vero ragazzina?-.

Sussultai.

Come sapeva che fossi proprio io?

Gli osservai le spalle larghe coperte dal completo blu notte e i capelli che conservavano ancora una parvenza di ricci mentre mi avvicinavo a lui. Sentii il mio corpo irrigidirsi e le mie motivazioni vacillare, ma ormai ero lì e dovevo a tutti i costi cavargli da bocca le informazioni che mi servivano.

-Lei voleva che io lo facessi- gli feci notare e mi posizionai al suo fianco, lasciando comunque tra noi una distanza di sicurezza, perché di Des non ci si poteva affatto fidare. I suoi occhi passarono in rassegna il manto di neve che si estendeva su i suoi possedimenti, -no-, nonostante avessi il cappotto cominciai a patire il freddo come se fossi nuda, -io non ho bisogno di confrontarmi con te per sapere quale sarà la mia mossa successiva-. Stavo per rispondergli, ma sul balcone subito sotto al terrazzo uscirono Hesse, Hazel ed Hermes e io mi ritrovai a fare un passo indietro per evitare di essere vista in compagnia di Des. -Io non ho bisogno di nascondermi o di spiare- continuò calmo, non curandosi che qualcuno avesse potuto sentirci, -per tenere a bada i miei segreti o per sapere quelli degli altri-.

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