Il cuore di un uomo è molto simile al mare:
ha le sue tempeste, le sue maree e nelle profondità ha anche le sue perle
V. Van Gogh🦂
Pov's Harry
Arrivai nello studio di registrazione dove lavoravo quando ero a New York e mi sfilai il capotto, per poi gettarlo sulla prima poltrona che mi capitò a tiro. Risposi in malo modo alla segretaria che mi porse il mio solito caffè con i suoi modi civettuoli, che di solito mi divertivano, ma in quel momento la sua presenza mi diede così tanto fastidio da dissuadermi quasi ad andare via. I suoi capelli erano troppo neri, i suoi occhi troppo azzurri e rotondi, il suo fisico troppo asciutto per rientrare ormai nei mio canone. Non era bella, solo lei lo era.
E io ero nervoso e non mi andava nemmeno di nasconderlo, anche se sapevo che questo avrebbe portato Zayn a farmi la solita ramanzina del cazzo. "Così non lavoriamo bene" gridava ogni volta, "lascia i tuoi problemi fuori da questo fottuto studio e pensa a cantare decentemente" continuava e poi mi faceva registrare i pezzi in continuazione finché non venivano come piaceva a lui, o almeno finché non perdevo la testa e gli tiravo uno o due pugni sulla faccia da figlio di puttana che si ritrovava.
Niente contro suo madre, per cui nutrivo un affetto sincero come se fosse la mia, ma era lui che mi faceva perdere le staffe!E poi, era facile pensare di poter ignorare i propri problemi per chi non sapeva cosa volesse dire cantare, ma io non facevo parte di questa categoria. Fortunatamente.
Quella mattina poi, era iniziata nel peggiore dei modi.
Mi ero svegliato già nervoso per i miei problemi personali e Olivia, non so come, aveva avuto la brillante idea di infilarsi nel mio letto, per dormire lì con addosso solo una mia felpa e delle mutandine così sottili da sembrare un pezzo di filo interdentale! Appena avevo realizzato cosa stesse accadendo, avevo cominciato ad urlare per cacciare via in malo modo quella pazza, ma Zayn mi aveva tappato la bocca con una mano tatuata e mi aveva sussurrato di sopportare, ancora un po', per il bene di tutti.
Ma come potevo farlo se si comportava in quel modo inquietante?Violava i miei spazzi vitali! Si arrogava arie da signora Styles quando entrambi sapevamo che la nostra storia era una farsa e si comportava come una mentecatta. Era letteralmente ossessionata da me e da tutto ciò che mi riguardava! Ma la cosa che mi seccava di più, era il fatto che cercasse in tutti i modi di farsi fottere da me, nonostante io non volessi scopermela! Un no con lei non bastava mai, allora avevo iniziato a sbatterle le porte in faccia, deriderla, urlarle contro e ad allontanarla da me il più possibile, perché non la volevo! E mi odiavo, perché io non ero il tipo che si comportava così con una donna, almeno non da quando conoscevo Kim, ma era lei a tirare fuori il peggio di me!
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Farmakon (Φάρμακον)
RomansOdi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior. Abbandona la ragione e tutto ciò che comporta. Non è semplice trasformare la mente in cuore, forse è impossibile. Chi lo sa? Non Kim, che ce...