Nebbia
Più ti dimentico più amo
ciò che di bello rimane.
Ciò che prima offuscavi.🦂
Ricaddi sul letto comodo della mia stanza nell'hotel degli Styles, che per la cronaca mi era stata cambiata e casualmente mi avevano assegnato proprio quella di fronte alla camera di Harry.
Osservai il soffitto in silenzio.
Il giorno dopo saremmo ripartite, il problema era che non sapevo ancora per dove. Da un lato, avrei voluto tener fede alla minaccia che avevo fatto ad Harry e quindi tornare a LA e scoprire cosa stesse succedendo; dall'altro, la mia parte razionale mi intimava di tornare in Italia, perché era consapevole che mi sarei fatta male e stava cercando in tutti i modi di preservarmi.
Sbuffai e mi passai le mani sul viso, stando attenta a non cedere alla tentazione di graffiarlo tutto per la disperazione.
-Che muso lungo- mi fece il verso Alessandra, che uscì dal bagno insieme a uno sbuffo di vapore acqueo, -hai problemi a decidere cosa indossare stasera?-. Corrugai la fronte e mi sollevai con i gomiti per riuscire a guardarla, tutta imbacuccata nel suo accappatoio magenta. -Stasera?- replicai mentre la mia migliore amica apriva a fatica la sua valigia rosa, -si, stasera, stasera- ripetè senza guardarmi, -io pensavo di mettere una minigonna così mini che Zayn dovrà mangiarsi le mani-. -Ma dove andiamo stasera?- le chiesi all'oscuro di tutto e lei alzò i suoi occhi nei miei, fissandomi con un'espressione buffa. -Al concerto di Harry- mi disse come se fosse ovvio, -e poi ad una festa, tipo afterparty, tipo con tutte le celebrità, tipo sto morendo-, batté le mani elettrizzata, -una cosa semplice insomma a cui nessuno ci ha invitate, ma dove andremo sicuramente-.
Aprii la bocca per controbattere e poi la richiusi stranita. Ma che diavolo stava dicendo? Noi dovevano metterci da parte e non fingere che quella fosse una serata normale. Al concerto poi.
Mi strinsi nelle spalle. Avevo sentito cantare poche volte Harry dal vivo, nonostante tutto, forse perché avevo imparato a scindere la persona che apparteneva alla mia quotidianità dalla star mondiale. Con questi presupposti, sarei davvero voluta andare ad ascoltarlo, ma con quale faccia mi sarei presentata?-Secondo te- mi interpellò non curandosi del mio stato d'animo, -questa gonna fucsia va bene?-, storse il naso contrariata, -potrei abbinarci quel tuo top nero-, mi guardò speranzosa, -quello che mi piace tanto-. Scossi la testa divertita, ma purtroppo dovetti dissentire, -le tue tette non entrano nelle coppe-, lei mi guardò fintamente offesa e poi si avvicinò stringendo con entrambe le mani i suoi seni, -le vorresti anche tu-. -Nessuno ha mai detto il contrario- affermai scrollando le spalle, -allora metto la tua maglietta con la scritta "fight me"-. Annuii, perché per me poteva prendere tutte le mie cose quando voleva, e le indicai la mia valigia, per invitarla a prendere l'oggetto del suo desiderio. Zampettò tutta felice per la stanza e si avventò sui miei averi, con il ghigno di chi aveva ottenuto ciò che voleva.
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Farmakon (Φάρμακον)
RomanceOdi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior. Abbandona la ragione e tutto ciò che comporta. Non è semplice trasformare la mente in cuore, forse è impossibile. Chi lo sa? Non Kim, che ce...