<<Sai aspettare?>>
<<So bruciare>>.
<<Fino alle braci?>>
<<Fino alle braci>>
<<È perfetto>>
Chandra Livia Candiani🦂
Le luci illuminarono la mia gonna di paillettes e un sorriso mi increspò le labbra truccate.
Mi piaceva essere lì, con l'aria piena di elettricità a pizzicarmi i polmoni e la sensazione che quel momento non sarebbe mai terminato.
La musica pompava nelle casse e le urla delle persone tentavano di sovrastare le parole delle canzoni, che si susseguivano senza sosta, mentre l'ultimo concerto a NY procedeva privo di intoppi.Alessandra, accanto a me, ballava come una matta nel suo mini dress arancione e tentava di coinvolgere anche Zayn, che era sempre troppo serio durante queste occasioni. La concentrazione gli faceva venire delle rughette agli angoli degli occhi nocciola e l'espressione corrugata di chi sperava che tutto procedesse per il meglio.
Gli sorrisi distrattamente e spintonai la mia amica che continuava ad urlare divertita. In tutta risposta, lasciò perdere il suo fidanzato e cominciò a spalmarmisi addosso, ondeggiando i fianchi a tempo di musica, mentre un'altra canzone cominciava.Avrei tanto voluto assecondarla, ma non riuscivo proprio a dimenticarmi di essere in un backstage con miriadi di tecnici del suono e di altre mille cose che potevano vederci. Nonostante questo però, cantavo a fior di labbra ogni canzone e non riuscivo ad impedirmi di essere così fiera che tutto stesse andando per il meglio. I fan in delirio, gli ospiti che continuavano a susseguirsi, le nuove canzoni che facevano urlare tutti ed Harry.
Era impossibile negare che fosse nato per calpestare ogni palco del mondo e per piegare le note alla sua volontà, con quella voce soave che si ritrovava.
Sorrisi.
Era strano ammettere che da quando lo conoscevo non lo avevo sentito cantare così tante volte e questo mi aveva portato a dimenticare in svariate occasioni che lui fosse Harry Styles, uno dei cantati più famosi al mondo, e non solo il mio Harry.Mi lasciai un po' andare e rilassai le spalle, non perdendolo mai di vista mentre cantava uno degli ultimi pezzi che aveva composto. Parlava di una ragazza che aveva paura di mostrare al mondo chi fosse e si nascondeva dietro ad una maschera di ghiaccio. Forse anche di qualcos'altro in realtà ma non lo sapevo, perché era la prima volta che l'ascoltavo e non riuscivo a distinguere bene le parole con tutte quelle urla di acclamazione.
-Questa è quella nuova?- chiese Alessandra alzando leggermente la voce, Zayn annuí distrattamente e poi lanciò uno sguardo al suo telefono, borbottando qualcosa di poco educato. Quando alzò di nuovo gli occhi scuri, si rivolse a noi più concentrato di prima. -Restate qui! Ok?!- ci disse serio, -perché? Tu dove vai?- gli chiese Alessandra trattenendolo per la manica della felpa. -Uno degli ospiti si rifiuta di entrare perché siamo in ritardo di dieci minuti sulla tabella di marcia- spiegò e poi le diede un bacio sulla fronte, -è una rottura di palle, ma tornerò presto-. Raccomandò anche ai Big Bob di restare con noi, nonostante la presenza di Charles, e si portò dietro BB per sistemare la questione.
-Questi artisti sono proprio cazzoni- esclamò la mia migliore amica riprendendo a saltellare, -avrei detto capricciosi- ammisi divertita, -ma anche così hai reso l'idea-. Lei scoppiò in una grassa risata che, non seppi come, mi alleggerì un po' il cuore.
Da quanto tempo era che non ci divertivamo insieme facendo effettivamente qualcosa? Adoravo essere lì con lei e soprattutto vederla divertirsi senza pensare a nulla.
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Farmakon (Φάρμακον)
RomanceOdi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior. Abbandona la ragione e tutto ciò che comporta. Non è semplice trasformare la mente in cuore, forse è impossibile. Chi lo sa? Non Kim, che ce...