uno dei tanti fatti

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Yoongi se ne stava sul letto, di tanto in tanto sbuffava se sentiva il borbottio della pancia, ma lo ignorava. Gli pareva di sentire freddo, come se lo spiffero d'aria proveniente dalla finestra lo avvolgesse in una morsa gelata. Non era affato intenzionato a chiuderla, ma neanche a coprirsi, ogni qual volta si infilasse fra le coperte si sentiva come schiacciato da un peso indescrivibile.

"Yoon, mamma chiede se vai a scuola domani." chiese una voce irrompendo nella tranquilla paranoia nella quale il ragazzo si era immerso. "Si Lix, e vedi di bussare la prossima volta." ma il nominato non rispose, chiuse la porta e tornò in camera.

Yoongi, che ormai era uscito dal suo stato di calma, afferò il telefono e controllò le notifiche.. ma nulla. Non una singola notifica, non un messaggio, non una chiamata, neppure una mail da qualche bot, nulla. "Chissà, magari non sono reale" si domandò amaramente fra se e se.

Ripose nuovamente il telefono sul comodino, vicino ai centinaia di mozziconi che impregnavano la stanza di un odore parecchio spiacevole. Ebbe come uno spasmo probabilmente dovuto al fatto che avesse realizzato che domani sarebbe dovuto tornare a scuola, che domani sarebbe dovuto stare ore e ore seduto su un banco a non fare nulla.

Chiuse gli occhi per riordinare i pensieri, ma non vi riuscì: la sua mente urlava solo una cosa, "erba". Così il ragazzo assecondò la dipendenza e portò alle labbra quello che restava della canna del giorno prima, la accese e inspirò lentamente, quella roba era forte ma lui proprio non la sentiva.

Era questo il suo problema, lui non sentiva nulla, lui non provava nulla; per interi periodi precipitava in un oblio di apatia dal quale usciva solo durante le fasi di crollo frequente dove piangeva ogni ora. Non sapeva dire quale delle due fasi fosse peggio, provare troppo o non provare nulla? Apatia totale o sconsiderata emotività?

"Poco importa" si diceva lui; in ogni caso, a prescindere da ciò che aveva in testa, lui doveva sorridere al mondo anche se non gli voleva bene... funziona così del resto, lo diceva sua nonna: "Se tutto va a rotoli, allora rotola anche tu. Ti farai qualche graffio nel tragitto, ma almeno arriverai altrove".

Ora fissava incantato il soffitto, quasi come se quella superficie bianca rappresentasse una tela da dipingere con i suoi dubbi. D'un tratto percepì una forte sete, come se la lingua fosse impastata, capì di essere fatto.

Ecco vedete, Yoongi era la tipica persona che non fuma per stare bene, tanto bene non stava comunque, fumava più perché si illudeva che in quel modo la parte più normale di sé potesse emergere. Sapeva però, che una volta finito l'effetto, sarebbe tornato alla realtà, alla cruda e semplice realtà dei fatti che spesso lo costringeva a essere uno dei tanti fatti.

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