Unwritten (Njh)

Three. Una nuova realtà

Non avevo idea del perché Lucy mi stava sorridendo, le mani mi tremavano, avevo paura, paura di ció che sarebbe potuto succedere e sopratutto non sarei mi potuta più tirare indietro.
Mi avvicinai leggermente a Lucy che stava camminando verso un piccolo capannone dietro il Vecchio Molo, sentivo il mio cuore martellare nel petto e il respiro affannarsi, non appena mi resi conto che Lucy era ferma davanti una macchina con i vetri oscurati con una felpa verde in mano, iniziai a sentire una fitta al cuore, perché io sapevo di chi fosse quella felpa, lo sapevo abbastanza bene.

"Ne ero sicura che saresti venuta, tieni troppo a Cale" disse Lucy interrompendo il silenzio che si era creato.
"P-perché hai una sua felpa?" gli domandai.
"Oh questa" rispose mostrandomela "É un piccolo regalo per te"

Sentivo i tacchi di Lucy venire verso di me mentre continuavo a tenere lo sguardo fisso per terra, non avevo intenzione di aiutarla, non avrei mai tradito la fiducia di Harry, lui era il mio migliore amico da quando ho dieci anni, siamo cresciuti insieme e non meritava assolutamente un tradimento del genere da parte mia.
La ragazza dai capelli nero corvino fece avanti e indietro giocherellando con la felpa, e potevo sentire i suoi occhi su di me, lei sapeva quanto io tenessi a Cale, a quanto il nostro amore fosse forte, o almeno da parte mia lo era o lo é tutt'ora.
Lei si stava prendendo gioco di me come ha sempre fatto fin dai tempi delle superiori, mi prendeva in giro, cercava in qualsiasi modo di mettermi in ridicolo davanti a tutta la scuola, per poi vedermi piangere ogni volta, in fondo avevo solo 16 anni con un carattere fragile e sensibile.
Harry era l'unica persona che mi proteggeva, finché non incontrai Cale, mi innamorai subito del suo sorriso, della sua allegria, peró Lucy me lo portó via, si fidanzó con lui solamente per farmi soffrire ancora di più.
Ricordo perfettamente come Cale si prese una cotta per lei, si ci affezzionó molto, ricordo come la guardava e come la stringeva e io morivo ogni volta sempre di più, peró ben presto io e Cale cominciammo a frequentarci dopo che lui ruppe il rapporto con Lucy, e entrambi ci innamorammo, anche se io lo ero già.

"Tieni" disse Lucy lanciandomi la felpa addosso.
Con un gesto rapido la raccolsi e l'avvicinai leggermente al mio petto, potevo sentire ancora il suo profumo che mi ricordó le passeggiate in riva al mare, i suoi baci e i suoi abbracci.

"Indossala" comandó lei
"C-cosa?" dissi spalancando la bocca
"Ho detto indossala Olivya"
Le mani continuavano a tremarmi e la stretta intorno alla felpa si alleggerì non appena alzai le braccia per infilarmela, e i ricordi invasero la mia mente

*FLASH BACK*
"Indossa la mia felpa" disse Cale non appena se la tolse "Riesco a notare dal modo in cui parli che stai morendo di freddo signorina Kylei"
"No, non c'é b-bisogno" balbettai imbarazzata sentendo le mie guance arrossire.
"Mettila" insisté lui e io senza obbiettare nuovamente accettai di indossarla.
"Grazie" dissi impacciata.
"Sei carina" rispose lui
"Cosa?"
"Sei carina quando arrossisci, Liv"
"Oh, umh" dissi nascondendo le mie guance.
"Non devi nasconderti" sussurró lui prendendo le mie mani nelle sue e spostarle dal mio viso "Sei così bella Liv, i tuoi occhi" disse accarezzandomi le guance "e le tue labbra, vorrei tanto baciarle"
"Fallo" buttai lì con un filo di voce.
"Cosa?" Sorrise.
"Baciami Cale Norwet"
Lui non rispose nemmeno perché le sue labbra erano già sulle mie, stringendo leggermente i miei fianchi avvicinandomi di più, io misi le mani intorno al suo collo, lasciando che lui continuasse a baciarmi, le sue labbra erano fredde e morbide da far impazzire letteralmente il mio corpo che sembró bruciare.
Avevo sognato così tante volte questo bacio che adesso non mi sembró nemmeno reale, il ragazzo continuó a lasciarmi una scia di baci sull'angolo della bocca e sul collo, i suoi occhi erano dritti nei miei, si fermó per sorridermi e io ricambiai il suo sorriso per poi abbracciarlo subito dopo. Lo amavo, lo amavo da impazzire.