//5 gennaio.
Ciao Niall.
Sono cinque giorni che non ti fai sentire, è stato davvero brutto iniziare questo nuovo anno senza di te.
Perchè non rispondi alle mie chiamate, ed ai miei messaggi?
Non posso credere che tu stia scappando, che ti stia nascondendo, piuttosto che venire da me ad affrontarmi, che poi pur volendo, di cosa dobbiamo parlare?
Hai fatto tutto tu, mi hai mollato nel bel mezzo della serata senza una spiegazione logica.
Mi dispiace per tutto quello che hai dovuto sopportare nel tuo passato, ma perchè adesso mi allontani? Perchè stai negando a te stesso un futuro felice con me? Questo è quello che non riesco a capire, questo è quello che da giorni mi tormenta.
Spero che tu riesca a trovare il coraggio di affrontarmi e parlarmi, nel frattempo io ti aspetto qui, ma ti prego, non farmi aspettare troppo.
Ti amo, Liv.Chiusi il diario, ero riuscita finalmente a scrivere la seconda pagina, dopo quella sera non avevo neanche voglia di vederlo quel diario, nonostante mi sia venuta piú volte la voglia di scriverci sopra i peggiori insulti.
"Si può?" disse mia madre, bussando alla porta che era socchiusa.
"Si mamma" risposi io, sorridendole.
"Io e tuo fratello volevamo sapere se ti va di unirti a noi, andiamo al museo di Portland"
"Uhm, non ho molta voglia di venire al museo, sai che non mi ha mai fatto impazzire-" dissi storcendo un po' il naso, non avevo voglia di uscire, figuriamoci se per andare al museo.
"-Penso che chiamerò Joy e guarderemo un film, voi andate pure tranquillamente""Ma tesoro, ti farebbe anche bene uscire un po' e cambiare aria.."
"No-" dissi interrompendola prima che potesse dire qualcos'altro. "-Davvero mamma, non ho voglia, e non preoccuparti sto bene"
"Va bene tesoro" mi rispose con un tono triste, mi lasciò un bacio sulla tempia, e poi sorridendomi ritornò al piano di sotto, chiudendo la porta.
Presi il telefono e mandai un messaggio a Joy, infondo mia madre aveva ragione, dovevo fare qualcosa per distrarmi un po'
Liv: Ehi Joy!
Joy: Buongiornoo
Liv: Come stai?
Joy: Normale, e tu?
Liv: Potrebbe decisamente andare meglio (:
Joy: Problemi con il biondino?
Liv: Eh già....
Joy: Cos'è successo? ):
Liv: Ti va se facciamo qualcosa questo pomeriggio? Cosí ti spiego per bene.
Joy: In realtà oggi ho un appuntamento, mi dispiace, facciamo domani?
Liv: Ohohohh, Joy Roberts ha un appuntamento, e sentiamo, chi sarebbe il fortunato?
Joy: Forse non lo conosci, è tornato in città da poco..
Liv: Beh non importa, voglio sapere come si chiama e come vi siete conosciuti (:
Joy: Era da un paio di giorni che lo notavo in biblioteca e mi lanciava degli sguardi, un giorno mi ha "seguita" fino alla macchina e si è presentato, mi ha offerto un caffè e poi un appuntamento!!
Liv: Oddio che bello Joy, sono troppo felice per te!
Joy: Si anch'io, anche se ammetto che sua sorella è inquietante, credo che la conosci, ti ho visto parlare con lei alcune volte.
Liv: Davvero? E chi sarebbe?
Joy: Si chiama Lucy, Lucy Norwet
Liv: Non conosco nessuna Lucy con quel cognome hahahah, anche se quel cognome lo conosco :(
Joy: Hahah io lo deduco dal cognome di lui, so soltanto che si chiama Lucy, lo assillava di continue chiamate hahahah
Liv: Oddio, molto possessiva immagino, e lui, lui come si chiama? Eheheh
Joy: Cale, Cale Norwet <3Il mio respiro si bloccò all'istante, rimasi a fissare la chat per assicurarmi che quello non fosse un brutto incubo.
Cale? Cale che ha chiesto un appuntamento all'unica amica fidata che ho?La paura si impossessò di me, lei non sapeva nulla di tutta la situazione e sicuramente non potevo raccontargliela, ma non potevo neanche lasciare che uscisse con una persona come lui.
Le mani continuavano a tremare, e ora? Se Harry fosse stato con me mi avrebbe sicuramente aiutato, ma ero completamente sola, oppure no..Mi precipitai fuori di casa, non rispondendo neanche al messaggio di Joy, perchè non sapevo esattamente cosa risponderle.
Iniziai a correre, non potendo prendere la macchina che serviva a mia madre, e feci il solito tragitto che oramai conoscevo bene.Mi fermai davanti a quella porta e iniziai a bussare insistentemente.
Dopo qualche istante, il ragazzo dagli occhi azzurri mi aprí, e rimase sorpreso nel trovarmi lí."Cosa ci fai qui? Ho detto che non volevo vedere nessuno"
"Non m'importa proprio nulla Niall" dissi sorpassandolo, entrando dentro casa
"Non ho detto che puoi entrare" esclamò lui alzando il sopracciglio, ma io oramai ero già seduta sul divano con entrambe le mani davanti il viso, continuai a tremare.
"Niall, non importa se adesso non vuoi sentirmi, vedermi o qualsiasi altra cosa, ma tu adesso devi ascoltarmi"
"Non ho intenzione di ascoltarti, non ho voglia di litigare Liv, ed è meglio che tu torni a casa"
"No Niall, io non mi muoverò da qui, e tu dovrai ascoltarmi, perchè ho il presentimento che accadrà qualcosa di orribile, e i miei e i tuoi sentimenti non c'entrano nulla, non sono venuta qui per litigare"
"E allora per cosa?" mi domandò, chiudendo la porta e poi si avvicinò al divano, sedendosi proprio di fronte a me.
"Cale" esclamai, e al solo suono del suo nome il mio sangue si congelò.
"Che cosa ti ha fatto?" si allarmò all'istante avvicinandosi a me.
"A me nulla, ma cosa farà a Joy mi preoccupa"
"A joy?" adesso la sua espressione era perplessa.
"Si, l'ha seguita e pedinata per vari giorni in biblioteca fingendosi interessato a lei, l'ha invitata a prendere un caffè, e poi chiesto un appuntamento, questo pomeriggio"
"La situazione ci sta sfuggendo di mano" sussurrò lui, tenendo lo sguardo fisso sulle sue converse bianche consumate.
"Decisamente" confermai io
"Dobbiamo fare qualcosa in modo che Joy non incontri Cale"
"E cosa possiamo fare noi Niall?"
Niall si alzò di scatto, e prese le chiavi della sua auto.
"Alzati e vieni con me, ho un'idea"
Io annuii, e senza dire nulla gli andai dietro, ma di colpo si fermò davanti la porta e si voltò a guardarmi.
"Che succede?" domandai io perplessa.
"Succede che non ho fatto una cosa?"
Si avvicinò lentamente a me, e poi inizio a baciarmi, ma con passione, avvolse entrambe le sue braccia attorno al mio corpo e mi sollevò leggermente da terra.
"Ma ti sembra il momento adatto?" dissi ridacchiando, mentre lui lasciò che i miei piedi ritoccassero il pavimento.
"Mi sei mancata da morire, ed è da quando sei arrivata che avevo voglia di farlo, perdonami"
"Mi sei mancato anche tu" sussurrai sorridendo, un sorriso sincero.
"E adesso andiamo, abbiamo un appuntamento da sabotare"
Allungai il braccio fino a trovare la mano di Niall, che subito si intrecciò alla mia, e insieme andammo verso la sua auto.
"Che cosa hai in mente?" gli chiesi.
"Ti fidi di me?"
"Si, completamente" esclamai convinta, e le sue labbra si curvarono in sorriso.
"Bene, allora non fare altre domande"
"Ma sai-" sussurrai "-Vorrei almeno sapere cosa dovremmo fare, non mi va di fare un'azione suicida senza sapere il modo in cui morirò"
Niall scoppiò leggermente a ridere
"Non morirà nessuno, tanto meno tu, principessa"
"Beh, non si sa mai, la vità è un punto interrogativo, non sappiamo mai cosa ci succederà, come ci succederà, e quando succederà"
"Tu non morirai Liv, non oggi, ma tra moltissimi anni"
"Se è per questo, neanche tu morirai"
"Non moriremo, va bene?"
"Va bene."
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Unwritten (Njh)
Fanfiction-Non vi auguro mai di perdere le persone che amate, non si è più gli stessi dopo- Iniziai a scrivere questa storia all'età di 14 anni. Adesso ne ho 19, sono cambiate molte cose, il mio modo di pensare, il mio modo di scrivere, ma sopratutto è cambia...