Twenty nine. La Wembly.

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Joy era ferma al solito tavolino mentre mi guardava andare verso di lei.
Mentre avanzavo nella sua direzione sentivo tutti gli occhi puntati verso di me, era una sensazione che nell'ultimo periodo spesso provavo, cosí quando arrivai finalmente al suo tavolino mi guardai intorno, ma nessuno mi stava veramente guardando.

"Liv" mi salutò Joy, sorridendo leggermente, ma nella sua espressione c'era qualcosa che non andava.

"Ehi Joy, scusa se ho fatto ritardo ma ero andat.."

"Stai tranquilla, non sono qui da molto" mi interruppe subito, senza darmi neanche il tempo di spiegare dove fossi stata.

"Come stai?" domandai allora io, mentre prendevo il menú in mano per scegliere qualcosa da mangiare.

Joy fece lo stesso, ignorando la domanda, il suo viso si era incupito.

"Joy" richiamai la sua attenzione, e lei alzò lo sguardo verso di me, quasi con paura, i suoi occhi sembrarono aver perso colore, ed io iniziai a preoccuparmi.

"Cosa succede?" domandai tenendo i miei occhi puntati nei suoi, che stavano cercando di trattenere le lacrime.

"Nulla, sto bene" tirò sul col naso, e poi sorrise.

"Joy, davvero dimmi cosa ti succede, lo sai che con me puoi parlarne, se posso fare qualcosa per aiutarti.."

"No Liv, non puoi fare nulla-" richiuse il menú con forza e lo buttò sul tavolo, si alzò e infilò la sua giacca. "-forse non è stata una buona idea pranzare insieme oggi, ci sentiamo" e senza darmi il tempo di replicare mi lasciò lí da sola.

***

Dopo aver pranzato da sola, decisi di avviarmi verso il centro commerciale per comprare i regali di stasera, avevo ancora poche idee su cosa comprare per mio fratello e per Niall, i maschi sono abbastanza complicati e difficili da accontentare.

Le vetrine erano piene di luci natalizie, e i negozi erano affollati, c'erano persone da ogni lato che cercavano il regalo perfetto da comprare.

Arrivai davanti un negozio che mi portò indietro di un anno, chiusi gli occhi e feci un sospiro, questo negozio era il mio e anche quello di Harry, ed ora ero lí da sola, senza di lui, senza il mio migliore amico.

"Liv!" gridò la signora Wembly non appena entrai nel negozio.

"Signora Wembly" dissi io a mia volta, avvicinandomi per salutarla.

"Come stai? È da tanto tempo che non ti vedo da queste parti" disse lei ritornando al suo posto, dietro la cassa, e io mi avvicinai al bancone per continuare la conversazione con lei.

"Sono successe tante cose signora Wembly, davvero tante cose" sospirai di nuovo, avevo perso il conto di quanti sospiri avessi fatto nel corso della mattinata.

"Harry?-" mi domandò e il mio cuore si bloccò all'istante. "-Come mai non è con te?"

"Harry.." sussurrai, non sapevo cosa dire, il mio corpo si era impietrito, possibile che la notizia non era arrivata fin qui? In un paesino a soli 10 minuti dal mio?

"Liv?" richiamò la mia attenzione, e ritornai subito alla realtà, una realtà che non mi piaceva per niente.

"Si, scusatemi-" dissi scuotendo la testa "-Harry non c'è" in fine aggiunsi.

"Strano-" commentò lei "-Siete sempre insieme, ma vabbè questi non sono affari miei" alzò le mani.

Io le feci un sorriso, e mi voltai iniziando a cercare qualcosa da regalare alla madre ed alla sorella di Harry.

Unwritten (Njh)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora