Fourthy one. Stronzo realista.

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Le voci che provenivano dalla televisione ci facevano da sottofondo mentre io e Niall cenavamo.

Alzai gli occhi per prendere della birra e versarmela nel bicchiere, Niall mi passò il suo e io glielo riempii, e sorridendo mi portai il bicchiere alle labbra.

Mentre la freschezza della birra mi scendeva giú per la gola lasciandomi un buon gusto in bocca, le fiamme del camino riscaldavano il mio corpo. Quella sera faceva abbastanza freddo, anche se dentro casa poco se ne percepiva.

Dopo cena, sparecchiai la tavola e conservai alcuni tranci di pizza che erano avanzati nel forno.
Stranamente vidi Niall lavare il suo ed il mio bicchiere nel lavandino, la mia espressione era leggermente stupita perchè solitamente ero io a fare questo genere di cose, ma per questa sera glielo lasciai fare.

"Ho noleggiato un film-" dissi io, avvicinandomi alla borsa per tirarlo fuori.
"-I passi dell'amore, di Nicholas Parks"

"Ho già visto quel film" mi rispose Niall, ma io non badai alla sua affermazione perchè stavo già infilando il dvd nel lettore.

"Allora lo vedrai di nuovo" esclamai convinta, mentre mi sedevo sul divano.

Niall prese la coperta dalla sedia, e sedendosi affianco a me, la stese per bene in modo da coprirci entrambi.
La mia mano si intrecciò alla sua, e non la lasciai per tutto l'inizio del film.

"Ehi ho trovato qualcuno che si veste peggio di te!" disse Niall ridendo, e io gli tirai una gomitata.

"Io non mi vesto male" dissi convinta, cercando di non ridere, ma ebbi poco successo, perchè poco dopo mi ritrovai a soffocare quella risata per cercare di riconcentrarmi sul film.

Erano le 11:27 quando Niall spense il dvd, e io mi ritrovai seduta sul divano sommersa dalle lacrime.
Non potevo crederci, Jamie non poteva essere morta!

"Ucciderò Nicholas Parks-" dissi tra le lacrime. "-Non può averla fatta morire"

"Beh, ma pensa al messaggio che ha voluto dare questo film-" cercò di consolarmi Niall. "-Pensa a quanto sia stato magico e potente il loro amore, a quanto forte sia stato Landon, che nonostante sapesse della sua malattia, ha voluto sposarla ed amarla fino all'ultimo giorno della sua vita, perchè è così Liv, non ha importanza di come finiscano certi amori, l'importante è che siano esistiti"

"Ma lei non doveva morire, doveva salvarsi, Nicholas Parks è uno stronzo"

"Non è uno stronzo, è una persona realista"

"Allora è uno stronzo realista" dissi ribattendo.

"Hai sentito?" disse Niall corrugando la fronte.

"Cosa?" gli domandai mettendomi seduta, scoprendo le mie gambe dalla coperta.

"Ho sentito bussare" esclamò alzandosi in piedi, io lo seguii con lo sguardo mentre si avviava alla porta. Titubante abbassò la maniglia, in modo che la porta potesse aprirsi, ma sembrò che Niall fu invaso da un'aria gelida che lo immobilizzò.

"Niall cosa succede?" domandai senza ricevere risposta.
Lo chiamai nuovamente per cercare di attirare la sua attenzione.

"Credo che dovresti venire a vedere con i tuoi occhi Liv, perchè se te lo dicessi, non mi crederesti"

Senza dire altro mi alzai dal divano, e mi avvicinai a lui, aprii ancor di piú la porta per trovarmi davanti lui, non potevo crederci.

Harry.

Mi fiondai nelle sue braccia senza dire una parola, lacrime di emozione invasero il mio viso, Harry mi strinse forte nelle sue braccia a tal punto di sollevarmi da terra, potevo sentire il mio ed il suo cuore, sbattere contro i nostri petti. Mi era mancato, mancato da morire.

"Harry, non posso crederci" queste furono le prime parole che riuscii a sussurrare.

"Liv, sono libero." mi rispose e potevo sentire la sua voce tremare, mi liberai dal suo abbraccio in modo da poterlo guardare in faccia.

I suoi occhi erano lucidi, le lacrime stavano per bagnare le sue guance, ma ce la stava mettendo tutta per trattenersi.

Lo presi da un braccio e lo spinsi dentro casa, chiudendo la porta cercando di non far perdere il calore che c'era dentro.

Presi la coperta dal divano e la misi sulle spalle di Harry, era completamente congelato, senza neanche chiederlo misi a riscaldare un po' di acqua per preparare un buon thè caldo.

Avevo cosí tante domande per la testa che sembrarono spingersi con le altre per vedere quale delle tante riuscisse a venire fuori per prima.

"Come stai?" fu Niall a parlare ora, che era rimasto in silenzio fino a questo momento.

"Bene-" gli rispose Harry "-Adesso bene"

"Perchè sei libero? Cosa è successo?" fu la prima cosa riuscii a domandare.

"Hanno trovato delle prove contro Cale e Lucy, in questo momento saranno già dietro le sbarre" mi spiegò lui, mentre si soffiava sulle mani per riscaldarle.

"Com'è possibile? È un.. Un miracolo!" risposi versando il thè che avevo preparato nella tazza, per portarlo subito ad Harry.

Mi avvicinai e gli passai la tazza che lui prese immediatamente.

"Scusate, io vado in camera.." disse Niall, aveva il viso sbiancato.

Io gli andai dietro ma lui mi assicurò che voleva soltanto riposare, mi lasciò un bacio sulla fronte ed io tornai da Harry.

"Sta bene?" mi domandò Harry, riferendosi a Niall.

"È solo un po' stanco" lo rassicurai, ma io sapevo che infondo non era cosí.

"I tuoi genitori e tua sorella sono tornati in Inghilterra per le vacanze natalizie" gli spiegai avvicinandomi a lui con una sedia.

"Ecco perchè non c'erano a casa, dovrei procurarmi un telefono per riuscire a contattarli"

"Il tuo telefono è stato conservato a casa tua, non credo ci sia bisogno di ricomprarlo"

"Oh-" disse quasi stupito "-Posso chiederti un favore?"

Io annuii.

"Posso restare a dormire qui, per questa notte? Non saprei dove altro andare"

"Non devi neanche chiedermelo Harry! Certo che si, ti preparo subito il letto, immagino che tu abbia bisogno di una doccia calda, un paio di vestiti puliti" mi alzai sparando a raffica tutte queste parole che Harry sembrò non seguire.

"Liv, stai tranquilla, mi va bene un letto"

"No assolutamente, ti preparo la stanza e prendo dei vestiti puliti, quelli di Niall ti andranno bene, tu va a farti una doccia"

Harry sorride e le sue bellissime fossette si intravedono in volto. Mi alzo ed Harry mi segue, gli indico il bagno mentre recupero qualcosa dall'armadio di Niall.

Raggiungo Harry e busso alla porta, lui mi apre ed è a petto nudo, mi meraviglierei se fosse la prima volta che lo vedessi, ma non era cosí.
I suoi addominali erano completamente spariti, era dimagrito abbastanza.

"Questa è una maglia pulita, una mutanda, un paio di calzine, e un pantalone di pigiama, ti serve altro?" domandai.

"No-" sorrise "-Va bene cosí Liv, ti ringrazio molto"

Io annuisco e sorrido, sta per chiudere la porta ma lo fermo e lo riabbraccio.

"Bentornato a casa Harry"

Unwritten (Njh)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora