Harry's pov.
Farei di tutto pur di ritrovare me stesso. Rimango fermo tra queste mura, sotto un semplice lenzuolo che non riesce a scaldare in freddo che c'è in me.
Farei di tutto pur di riuscire a provare delle emozioni. Qualsiasi esse siano. Il dolore fa male, ma quando è talmente forte e grande da annullare te stesso c'è poco da dire, farei davvero di tutto per essere di nuovo capace di provare sensazioni. Quando non senti nulla, quando hai solo un vuoto, credo che sia proprio in quel momento che inzi a capire di stare per impazzire.Avevo voglia di piangere, ma non riuscivo neanche più a fare quello, sentivo una forte nausa dentro di me, mi sentivo giù, che più a terra non potrei.
L'unica cosa che mi faceva compagnia era il battito del mio cuore, provai ad immaginare una melodia, ma era un suono triste e spento.
Mi mancava sedermi davanti il mio pianoforte e suonare quelle melodie leggere che sembrarono uscire da quei tasti bianchi e neri, e volare in aria, riempendo la stanza d'allegria e passione.Ero condannato a questa vita per molto tempo, ero stato io a condonnarmi, a volte odio me stesso per averlo fatto perchè non sono sicuro di riuscire a sopportare tutto ciò, ma poi penso alla mia famiglia, a Liv, ricordo il loro visi, i loro sorrisi, e mi convinco di aver fatto la scelta giusta.
La colazione sarebbe arrivata a momenti e finalmente avrei visto qualcuno e sentito il suono di una voce diversa dalla mia, restare da solo per così tanto tempo mi avrebbe sicuramente fatto conoscere un lato di me stesso che non credevo esistesse.
***
Niall's pov.
"E così tu sei Niall Horan" disse Cale rivolgendosi a me, mentre continuava a tenere gli occhi fissi su Liv, e ciò mi irritava molto, avrei voluto prenderlo a calci talmente forte da fargli rimpiangere tutto quello che ha fatto, ma non appena la mano di Liv strinse la mia, cacciai quei pensieri facendo tutto il possibile per rimanere fermo.
"Si sono io" dissi abbozzando un sorriso finto.
"Sei tu quello che se la fa con la mia ragazza" continuò poi il ragazzo, e il sangue dentro il mio corpo scorreva troppo velocemente, l'avrei ucciso."Non sono la tua ragazza" disse la voce piccola di Liv, al mio fianco, e giurai a me stesso che non avrei mai amato un'altra persona tanto quanto amavo lei. Ho pensato di aver amato molto, di non essere più capace di amare, ma mi sbagliavo.
Cale fece due passi e si avvicinò a Liv, così istintivamente mi misi davanti a lei, dovevo proteggerla da quel mostro.
"Non ti avvicini a lei" ringhiai contro di lui.
"Lei non è tua, Horan" esclamò Cale.
Sentivo le mani di Liv stringermi la maglietta e tirarmi verso di lei."Cos'altro vuoi da noi Cale?" domandò la ragazza alle mie spalle, che si spostò al mio fianco, e vedi quel bastardo osservarla troppo.
"Voglio te, Olivya Kylei, voglio te perchè ti amo, perchè sei mia" sussurrò accarezzandole la guancia.
In automatico tutta la mia pazienza finì e lo allontanai spingendolo."Ho detto che non devi avvicinarti, e tanto meno toccarla-" gridai guardandolo dritto in faccia "-ma evidentemente non ti è chiaro" gli sganciai un pugno, era da troppo tempo che volevo farlo, e mi meravigliai quando lui non reagì.
"Non finisce qui" sussurrò per poi allontanarsi da noi.
Guardai Liv spaventata al mio fianco, che si portò una mano davanti la bocca. La abbracciai e sentendo dei piccoli singhiozzi, stava piangendo. Di nuovo. Odiavo vederla piangere, odiavo vedere i suoi bellissimi occhi sporcati dalle lacrime.
STAI LEGGENDO
Unwritten (Njh)
Fanfiction-Non vi auguro mai di perdere le persone che amate, non si è più gli stessi dopo- Iniziai a scrivere questa storia all'età di 14 anni. Adesso ne ho 19, sono cambiate molte cose, il mio modo di pensare, il mio modo di scrivere, ma sopratutto è cambia...