Thirty six. Luna

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Era passata una settimana da quell'orrendo incubo.
Mi ero svegliata nel bel mezzo della notte con Niall che dormiva al mio fianco, mi sono alzata e nascosta in bagno, iniziando a piangere, avevo molta paura perchè quell'incubo sembrava cosí reale, che soltanto l'idea che Niall sparisse per sempre dalla mia vita mi creava una voraggine profonda nel petto.

Ricordo anche il perchè quella sera arrivai a fare quell'incubo, era stato Cale a mettermi quelle parole in testa dopo essere riuscita a sabotare il suo appuntamento con Joy.

*Flash back*

Niall guidava velocemente, quando ad un tratto frenò di colpo la macchina.

"Perchè ti sei fermato?" domandai a Niall.

"Joy, è lí" indicò il marciapiede di fronte.

"Ho un'idea" dissi io.

"SEI UNO STRONZO NIALL HORAN, NON VOGLIO VEDERTI MAI PIÚ" gridai mentre scendevo dalla macchina, facendo in modo che Joy mi sentisse.

Mi avvicinai a lei barcollando, fingendo di piangere.

"Liv?" mi guardò stranita Joy.

Di colpo, senza dire niente l'abbracciai, continuando a fingere.

"Cos'è successo?-" mi domandò lei, con un espressione preoccupata. "-Liv parlami"

"Ho bisogno di te Joy, ti prego, ho bisogno della mia amica in questo momento"

"liv calmati, raccontami cosa ti è successo"

"Non qui-" dissi guardandomi intorno "Potresti venire a casa da me?"

"Ma io.. Devo andare a quell'appuntamento di cui ti avevo parlato"

"Ti prego Joy, solo questa volta, non ti chiederò piú nulla, ma ho bisogno di te" sussurrai, abbassando lo sguardo.

"E va bene, gli manderò un messaggio, adesso ti accompagno a casa"

"Grazie Joy, aspettami in macchina, avrei da dire altre due paroline a Niall"

"Va bene" disse lei, andando verso la sua macchina parcheggiata poco distante da noi.

Le voltai le spalle, e andai verso Niall, che aveva accostato poco piú avanti.

"È fatta Niall, non andrà all'appuntamento"

Niall era fuori dall'auto con le mani in tasca, stava mantenendo l'espressione arrabbiata.

"Sapevo che avresti trovato un modo per salvare la tua amica, Olivya-" questa volta a parlare non fu Niall, ma Cale che si trovava difronte a noi, con un cappuccio nero mentre fumava una sigaretta. "-Quasi mi emoziono per la tua premura"

"Devi lasciarla in pace, Cale" ringhiai tra i denti, e giurai che se fossi stata piú forte, avrei urlato a tutti la verità, ma c'era di mezzo la vita di molte persone, e non potevo rischiare.

"Non è lei il mio obiettivo, lo sai bene" mi rispose, lasciando che il fumo della sua sigaretta arrivasse dritto nelle mie narici.

"E allora cos'altro vuoi da noi?-" chiese Niall "-Per quale motivo non dovrei ucciderti proprio adesso?"

"Perchè vi tormenterò talmente tanto che rimpiangerete di non essere morti, a meno che -" Indicò Niall "-Sai quello che devi fare"

Niall abbassò lo sguardo e pronunciò "Lo so" in un modo secco e rigido.

Unwritten (Njh)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora