"Sei sicuro che tuo zio ci aiuterà?" domandai alzando gli occhi al cielo.
"Si, farà sicuramente il possibile per aiutarci-" disse Liam rivolgendo uno sguardo prima a me, e poi a Niall che si trovava al mio fianco. "-Però dovrete raccontare tutta la verità e confessare come sono andate le cose"
"Lo faremo" risposi secca senza neanche dare il tempo al ragazzo biondo di pensare ad una risposta.
"Liv, non essere precipitosa, dovremmo fare con calma, sai quanto benissimo il rischio che corriamo" rispose poi quest'ultimo, prendendo la lettera e le foto che erano disposte sul tavolo della cucina.
"Si che lo so, e lo faremo Niall, non m'importa quanto rischioso sia"
Niall serrò la mascella sbuffando e ciò mi irritò moltissimo."Non si tratta di un gioco Liv, qui c'è in gioco la nostra vita-" continuò a parlarmi ma io rimasi con lo sguardo fisso sul marmo freddo.
"-E non solo la mia, o la tua Liv, ma quella della sua e tua famiglia, di tutte le persone legate in qualche modo ad Harry""Dobbiamo tirarlo fuori di lì Niall, e se questo significa raccontare la verità e portare le prove contro Cale, beh lo faremo"
Mi alzai senza dire una parola."Non sto dicendo che non dobbiamo farlo Liv!-" esclamò alzando leggermente la voce. "-Semplicemente sto dicendo che non possiamo rischiare, dobbiamo fare tutto con calma e con attenzione"
"Con calma? Harry è chiuso in una stupida cella e solo dio sa quanto starà soffrendo" urlai io a mia volta con le lacrime agli occhi.
Il pensiero di Harry da solo mi lacerava il cuore, lui odiava la solitudine, ed adesso era l'unica cosa che gli era rimasta."Ragazzi ehi, non è il momento di litigare" disse Liam interrompendo la nostra discussione, ed aveva ragione, non potevamo litigare proprio in quel momento.
"Liam, cerca di contattare tuo zio e dopo ci dirai cosa fare" disse Niall. "-Magari domani possiamo pranzare tutti insieme"
"Va bene, ci vediamo domani, ciao Liv" disse e poi insieme al mio ragazzo andò verso la porta, lasciandomi da sola. Quando stai con le persone fai meno caso ai pensieri, alle emozioni, ma quando rimani da sola, tornano in mente facendosi sentire provocando solamente dolore.
Harry è una delle persone più importanti per me, era sempre con me, in qualsiasi caso, era con me durante le visite dal dentista che mi mettevano paura, era con me ad ogni compleanno aiutandomi a spegnere le candeline, era con me i primi giorni di scuola, era con me le prime volte che cadevo dalla bicicletta o dal monopattino, era con me nei momenti di gioia e di tristezza, era con me sempre e comunque. E adesso non averlo al mio fianco mi sembrava come viaggiare senza una meta, viaggiare di continuo senza mai fermarsi, come un treno senza binario, come una nave senza bussola, e questo viaggio non avevo idea di dove mi avrebbe portato.Niall tornò dove mi aveva lasciata e mi guardò, non appena i miei occhi rimasero fermi nei suoi capì che non potevo nascodere nulla, iniziai a scuotere la testa, tutto ciò era troppo difficile da superare, mi sentivo in una stanza stretta, con le pareti che man mano avanzavano lasciandomi senza aria.
Le braccia di Niall mi avvolsero e io ricambiai il suo abbraccio permettendo alla mia mente di fermarsi per qualche secondo."Andrà tutto bene-" disse lui accarezzandomi i capelli "-Ti prometto che tireremo Harry fuori di lì, ma dovremmo farlo con tutta l'attenzione possibile"
Io annuii e continuai a rimanere tra le sue braccia.
"Va bene" sussurrai poi, ma non andava per niente bene, non c'era nulla che andasse bene.Le sue labbra sfiorarono le mie, sentivo il suo respiro sulla pelle, e alzai lo sguardo incrociando l'azzurro dei suoi occhi, giurai a me stessa che avrei potuto passare tutta la vita a fissarli, senza mai stancarmi.
Leggermente le sue labbra si avvicinarono lasciandomi un leggero e soffice bacio. Ricambiai portando le braccia intorno al suo collo, baciandolo con passione, era così bello il sentimento che provavo per lui, era l'unica persona che riusciva a farmi vivere, perchè si, Niall mi faceva sentire viva.
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Unwritten (Njh)
Fanfiction-Non vi auguro mai di perdere le persone che amate, non si è più gli stessi dopo- Iniziai a scrivere questa storia all'età di 14 anni. Adesso ne ho 19, sono cambiate molte cose, il mio modo di pensare, il mio modo di scrivere, ma sopratutto è cambia...