Fiftheen. Una promessa.

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"Liv" continuò ad urlare Harry, cercava impaziente verso la fine del corridoio.
Ogni singola fibra del mio corpo stava cedendo, cercai con tutte le forze di restare sveglia, di non chiudere gli occhi. Ma l'immagine di Harry era sempre piú sfocata, stavo letteralmente cedendo, ma forse dovevo lasciarmi andare, poggiai piano la testa sul pavimento, guardai Harry di nuovo, e poi chiusi gli occhi.

***

Sbattei piú volte le palpebre, e poi vidi una luce dritta nei miei occhi, che me li fecero richiudere istintivamente.
"Liv?" sentí la voce di Harry tremare mentre mi stringeva la mano.
Mi voltai nella sua direzione, ancora stordita e lo vidi al mio fianco mentre si passava una mano sugli occhi, stava piangendo.
"H-harry" sussurrai mostrandogli un sorriso, ma la testa mi faceva molto male. Lui continuò a stringermi la mano e mi sorrise.
"Mi dispiace cosí tanto" la sua voce era rotta, non potevo vederlo piangere, era lui a darmi forza, e vederlo debole, mi spezzò il cuore.
"Cos'é successo? Dove sono?" domandai confusa.
"Sei in ospedale-"disse lui mettendosi diritto. "-Dopo che ti ho trovato, non riuscivo a svegliarti, mi sono spaventato e ti ho portato qui"
"Oh" dissi toccandomi la guancia che mi faceva abbastanza male.
"Mi dispiace" ripeté Harry
"Non preoccuparti, adesso sto bene"
"Si, ma potrebbe esserti accaduto qualcos'altro se quel verme non si fosse fermato-" ora lui era scattato in piedi stringendo le mani in un pugno "-Giuro che lo ammazzo, gli spaccherò la faccia, gli taglierò le mani per tutte le volte che te le ha messe addosso"
"Sto bene" continuai a ripetergli per cercare di calmarlo, ma era difficile in quel momento.
Harry continuò a fissarmi dritto negli occhi, e poi si avvicinò a me abbracciandomi forte, sentivo il suo cuore battere contro il mio petto, non sempre la casa di una persona é un luogo, a volte possono essere semplicemente le braccia di qualcuno, ed Harry era la mia casa.
Mi lasciò un bacio in fronte e poi si alzò non appena il dottore rientro per alcuni controlli, cadendo avevo sbattuto la testa e volevano assicurarsi che non fosse niente di grave.

***

Dopo la visita Harry mi riaccompagnò a casa, ringraziai dio che non c'era nessuno, cosí decisi di rimanere sdraiata sul divano, mentre Harry andò in farmacia a prendere delle pomate ordinate dal dottore.
Sulla mia faccia stava iniziando a formasi un livido ben evidente, e iniziai a pensare un modo per comprirlo. Suonò il campanello di casa, e mi alzai pensando che Harry fosse già tornato, ma quando aprí la porta non c'era Harry, ma bensí Niall.
Di scatto abbassai la testa cercando di far cadere i capelli davanti la guancia, non avevo ancora pensato a quale scusa inventare.
"Cosa ci fai qui?" sbottai mentre continuavo a tenere la testa fissa verso il basso.
"Avevo bisogno di vederti" mi rispose lui, sfilando le mani dalle tasche.
"Beh io no" dissi velocemente richiudendo la porta, poggiandomi con le spalle contro essa.
"Ero geloso-" disse lui rimanendo fermo dietro la porta. "'-Non potevo sopportare l'idea che qualcun'altro potesse provarci con te, quei baci hanno significato tanto per me" disse per poi prendere un grande respiro. "-Ti ricordi quando ti dissi che non credevo nell'amore?"
Io sussurai un leggero "si" rimanendo ferma nella mia posizione.
"-Beh io non credo ancora nell'amore, ma tu Liv, tu mi stai facendo cambiare idea, altrimenti non sarei qui ad aspettare che tu apra la porta e mi baci, perché si, voglio baciarti, e poi.." si fermò un istante "Non riesco a spiegarmi perché il mio cuore batte fortissimo quando ti vedo"
"Non prendermi in giro" dissi io aprendo leggermente la porta, ma non permettendo a lui di vedermi.
"Non ti prenderei mai in giro, mi sto aprendo a te, Olivya Kylei, e ho bisogno che tu faccia lo stesso con me"
Spalancai la porta e mi fiondai sulle sue labbre, lo baciai come non avevo mai fatto in vita mia, intrecciai le dita nei suoi capelli, e Niall avanzando mi spinse con le spalle contro la porta che si era chiusa, continuò a tenere gli occhi chiusi, e non appena sentí la sua lingua chiedere l'accesso, glielo diedi, permettendo di baciarmi veramente, permettendo a me stessa di capire cosa provavo per lui. Ero completamente pazza di Niall Horan.

Mi staccai leggermente da lui, abbracciandolo poggiando la testa sulle sue spalle.
"Niall?" lo chiamai.
"Dimmi" rispose lui.
"Ti farò credere di nuovo nell'amore"
"Cos'é una minaccia?" ridacchiò Niall.
"No, una promessa" affermai convinta per poi baciarlo di nuovo, e inevitabilemente mi prese il viso tra le mani, provocandomi dolore sulla guancia.
Non appena i suoi occhi azzurri notarono il livido sulla mia faccia, mi spostò i capelli.
"Cosa diavolo é successo?" mi domandò lui preoccupato.
"Oh.. Niente" dissi abbassando lo sguardo.
"Chi é stato Liv?" continuò a chiedermi.
Io mi voltai e andai in cucina per bere un sorso d'acqua e Niall mi seguí.
"Chi é stato?" mi ripeté per la seconfa volta, ma stavolta era impaziente, voleva sapere.
"Nessuno" sussurrai portando il bicchiere alle labbra.
"Liv, dimmi chi é stato-" gridò, non ero brava a mentire, cosí inevitabilmemte le lacrime iniziarono ad uscire fuori.
"-Mi sono aperto a te, ti ho detto che mi piaci, che ho bisogno che tu mi faccia cambiare idea sull'amore, ma tu devi fidarti di me" esclamò alzando le braccia in aria avvicinadosi a me.
"Ti ricordi quando ti dissi che il mio ex avrebbe continuato a farmi del male?"
Niall annuii, e io con lo sguardo gli feci capire che era stato proprio lui. Non potevo mentirgli, se volevamo provare a stare insieme, non potevamo iniziare con delle bugie.
"Lo uccido" ringhiò tra i denti.
"Niall, no-" dissi prendendogli le mani. "-Ho bisogno di te qui, potresti abbracciarmi?" e senza rispondermi sentí le braccia di lui avvolgermi e cercai di rimandare indietro le lacrime, stringendomi forte a lui.
La porta di casa si spalancò nuovamente ed Harry entrò notando subito me tra le braccia di Niall.
"Ops" disse "Ho interrotto qualcosa?"
Mi staccai da lui e andai verso Harry, seguita da Niall.
"Niall, lui é Harry, il mio migliore amico" dissi presentandolo.
"Harry lui é Niall..." dissi e poi mi bloccai, cos'era Niall per me?
"Il suo ragazzo" continuò la frase Niall per me, e l'espressione di Harry che mi guardava con aria interrogativa mi fece ridere.
"Mi sembra di averti già visto da qualche parte" continuò Niall.
"Anche a me-" rispose Harry "-Mi somigli a qualcuno, ma non so a chi"
Niall non rispose e si voltò verso di me prendendomi la mano.

Entrambi ci sedemmo sul divano per guardare un film che mandavano su quei strani canali che solo Harry guardava, verso metà film mi alzai per andare in bagno e lasciai Harry e Niall da soli mentre si lanciavano occhiatacce che mi divertivano.
Appena entrai mi guardai allo specchio, e diamine ero davvero orrenda! I capelli erano gonfi, il trucco colato, e un livido sulla faccia era la ciliegina sulla torta. Presi il fondotinta e me lo spalmai sul livido per cercare di coprirlo, sentí un dolore che stranamente riuscí a sopportare.

"Che cosa significa?" sentí la voce di Niall nell'altra stanza.
"Non sono affari tuoi" ora la voce era quella di Harry. Cosí mi precipitai da loro che si trovavano in piedi uno difronte all'altro con la borsa di Harry rovesciata per terra, lui aveva delle fotografie in mano, con una ragazza bionda, e mi vení un colpo, quella ragazza era la stessa che abbracciava Niall nel suo sfondo.
"Cosa significano queste foto?" urlò Niall.
Io mi avvicinai a loro, che non mi prestarono molta attenzione, a parte Harry.
"Liv di al tuo ragazzo di farsi gli affari suoi"
"Non mi faccio gli affari miei-" gridò Niall "-Non quando si tratta di mia sorella"
Quando Niall disse "mia sorella" il mio cuore fece un tuffo, Niall era il fratello di Victoria, tutto era cosí strano, e tutto cosí collegato.
"Ecco perché mi sembrava di averti già visto, Harry.. Tu sei Harry, quell'Harry"
"Horan" disse Harry serrando la mascella.
"Sei stato tu ad uccidere mia sorella, brutto bastardo" disse per poi sferrare un pugno dritto nella pancia di Harry che lo fece piegare in due.
"No fermati!" urlai e Niall mi guardò "Sei la migliore amica di questo bastardo" mi disse lui.
"Non é come sembra, ti prego lascia che ti spieghi"
"Non c'é nulla da spiegare-" urlò "-Non pensare di passarla liscia, non stavolta, finirai in carcere, e tu-" mi indicò "-sta lontana da lui, se non vorrai affondare insieme a lui"
"Niall ti prego lascia ch.."
"Basta basta!" urlò "Smettila di parlare, non voglio mai piú vederti, al diavolo l'amore, visto principessa? L'amore é una grossa cazzata" detto questo prese la sua giacca e andò verso la porta.
"Ci vediamo in tribunale" disse per poi aprire la porta ed andare via.
"Aspetta" gridai a mia volta, ma Harry mi bloccò.
"Lascialo andare Liv, peggioreresti solo la situazione"
Rimasi in silenzio con Harry al mio fianco.
Non potevo perderlo, non adesso che avevo bisogno di lui.

Unwritten (Njh)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora