Eight. Strana scusa

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La mano di Harry entrò a contatto con la mia. Ero rimasta ferma da quando lui aveva confermato tutto ciò che Rose mi aveva confessato poco prima. Il mio istinto mi diceva di scappare, di correre via e non affrontare il problema, ma quella volta non lo ascoltai.

"Da..da quanto va avanti questa cosa? Perché non mi hai mai detto la verità?" dissi all'improvviso facendo voltare Harry nella mia direzione.
"Io.. Non lo so, ho dovuto farlo Liv, non potevo rischiare che scoprisse tutto" disse lui con un tono di voce talmente basso che feci fatica a sentire, fu quasi come un sussurro, come se non dovesse farsi sentire, come se il vento potesse far volare le sue parole lontano da noi.

"Spero che tu possa capirmi Liv, io ho dovuto farlo nonostante tutto, io avevo paura di dirlo, non volevo fargli del male, tanto come quello che provo io" continuò Harry avvicinandosi a me.
Non sapevo cosa pensare, volevo piangere, piangere senza fermarmi mai piú, tutte le cose intorno a me sembrarono mischiarsi lasciandomi in una tormenta di parole ed avvenimenti che riuscirono a confondere ogni singola parte del mio cervello.

"Non mi sono mai resa conto di nulla, non sapevo che tu ci stessi cosí male" dissi abbassando lo sguardo anche se sentivo gli occhi di Harry puntati su di me, come se mi stessero bruciando la pelle.
"So nascondere molto bene il dolore- mi rispose lui mentre si alzò e si pulí il pantalone da alcune foglie che gli erano rimaste attaccate. "-Torniamo a casa, ho bisogno di sapere cosa ne pensi tu di questa storia, io.."
"Tu cosa?" esclamai non sapendo cosa stesse per dire, anche se in quel momento niente poteva piú sconvolgermi.
"Liv, forse ora dovremmo tornare a casa" detto questo, Harry si guardò in torno e iniziò a camminare verso la sua macchina, ma io non andai dietro i suoi passi, mi fermai nel lato opposto, non potevo ancora credere che Harry fosse innamorato di me, e che ora si stava comportando normalmente come se io non lo sapessi.
"Allora, non vieni?" mi domandò lui aprendo lo sportello della macchina. Io senza parlare annuii leggermente ed entrai in macchina, potevo sentire l'imbarazzo tra di noi, ma anche un leggero velo di tensione.
"Liv, spero che tu non sia incazzata"
"Harry io non.. Non riesco a crederci, non ho mai capito nulla, non capivo cosa stesse accadendo dentro di te, i tuoi sentimenti" mi bloccai e feci un sospiro che chiaramente lo fece preoccupare.
"Liv, non devi preoccuparti di nulla, Rose non mi cercherà piú, non cercherà neanche te, so che eravate molto amiche, ma fidati che é stato meglio cosí, non potevo continuare a nasconderglielo per sempre" mi rispose Harry mentre teneva il volante dell'automobile stretto tra le sue mani.
"Ma perché non hai parlato prima con me, perché dirlo prima a lei?" gli domandai confusa.
"Perché era giusto cosí, e poi sapevo comunque che per te andava bene, non devi preoccuparti di nulla, questa cosa riguarda me e Rose"
"Non riguarda solo te e Rose, ci sono anch'io in questa storia"
"Appunto per questo, ho già trascinato te dentro questa storia, non volevo farlo anche con lei, é stato meglio cosí, non capisco perché tu sia cosí spaventata e schoccata"
"Come fai a non capire Harry? Tu sei sempre stato il mio migliore amico, non ti ho mai visto.."
"Cosa.. cosa?-" mi blocco subito lui
"-Cosa ti ha detto Rose?"
"Cosa doveva dirmi Harry, la verità! Che tu l'hai lasciata per colpa mia, perché tu..tu.. sei innamorato di me" dissi urlando, e potevo scoppiare a piangere da un momento all'altro, ma la reazione di Harry sembrò essere opposta alla mia, dato che in questo momento stava ridendo.
"Cos'hai da ridere Harry?" domandai incazzata.
"Non posso crederci" disse lui tra le risate "Tu hai davvero creduto che io fossi innamorato di te?"
"Io.." dissi mettendomi le mani davanti la faccia per massaggiarmi le tempie.
"Liv no, no e poi no, non potrei mai essere innamorato di te, assolutamente no!" disse lui smettendo di ridere.
"Grazie, ho capito, potresti evitare tutto questo disgusto e tutti questi "no" uno solo bastava" dissi in modo sarcastico non appena capí che Harry stava dicendo la verità.
"Liv" mi rimproverò lui "Sei bellissima, sei sexy e dolce, ma sei la mia migliore amica"
"Grazie eh" gli diedi un leggero colpo sul braccio. "Allora perché l'hai detto a Rose?"
"Non c'e un motivo preciso, mi sembrava l'idea piú credibile, una strana scusa lo ammetto, però in quel momento l'ho detto senza pensarci troppo, volevo che lei mi odiasse e non mi cercasse piú, dovevo lasciarla fuori da questa storia" esclamò lui non appena spense il motore e la macchina rimase ferma davanti casa mia.
"Beh comunque potevi anche dirmelo prima, avremmo evitato questa situazione imbarazzante, e i miei otto attacchi di cuore" dissi e entrambi scoppiamo a ridere e ci avviamo dentro casa mia, chiudendo fuori tutti i problemi e passare una serata insieme come non facevamo da molto.

***

I seguenti giorni li passai a studiare e recuperare i compiti di mercoledí per l'assenza che avevo fatto a scuola, e giovedí andai a scuola e presi una bella B in letteratura.
Questa mattina mi svegliai con un sorriso sulle labbra, perché avevo la consapevolezza che sarei andata finalmente al concerto dei The 1975 insieme a Niall e mi rendeva molto felice, anche perché mio padre era fuori per quattro giorni e prima di lunedí sera non sarebbe tornato a casa, anche se a me non m'importava sinceramente cosa volesse o pensasse.
Per tutta la mattina e metà pomeriggio ascoltai tutti i loro cd mentre mi scatenavo come una dannata, poi mi feci una bella doccia mentre lasciavo il mio cellulare in carica e presi le batterie per la mia Canon, avevo intenzione di scattare molte foto, e chissà magari rubarne una a Niall o al suo adorabile sorriso.
Uscita dalla doccia scelsi il mio outfit, e non poteva mancare assolutamente la mia maglietta dei The1975 che mi aveva fatto conoscere Niall.
In questi giorni avevo pensato tanto alla felicità che provavo quando stavo insieme a lui, mi faceva dimenticare completamente tutti i problemi.
Un suono di clacson mi fece sobbalzare e affacciando dalla finestra riconobbi Niall in macchina. In fretta misi un leggero colore rosso sulle mie labbra e scesi sotto prendendo tutte le cose e infilandole nella borsa. Salutai Kendall e mia mamma che mi auguravano un buon divertimenti ed uscí velocemente con le gambe tremanti fuori, dove trovai Niall fuori dalla macchina ad aspettarmi.
"Ehi" dissi imbarazzata
"Sei..sei bellissima" mi rispose lui continuando ad osservarmi mentre mi avvicinavo a lui, mi guardava come se avessi qualcosa di bello da guardare, come se non fossi un disastro o almeno, lui in quel momento mi fece sentire un disastro bellissimo.

Unwritten (Njh)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora