Five. Seattle Down

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Non appena quelle parole uscirono dalla bocca di Harry il mio cuore perse dei battiti.
Adesso mi trovavo seduta sul divano a bere un sorso d'acqua per riprendermi dallo shock, avevo appena rivisto il mio ragazzo dopo mesi, avevo scoperto un segreto molto intimo del mio migliore amico, e ho appena sentito dire da quest'ultimo che il ragazzo che di cui sono innamorata vuole fargli del male.

"Liv" mi disse Harry avvicinandosi "Liv sta calma, so che adesso sei confusa e spaventata, ma é arrivato il momento che tu sappia la verità. Devi sapere di quale mostro ti sei innamorata."
"Io.." cercai di dire, ma le parole fecero eco ai miei passi che andavano velocemente verso la porta "Ho bisogno di stare da sola, devo prendere un po' di aria... Harry m-mi racconterai t-tutto più tardi" dissi chiudendo la porta alle mie spalle, il vento mi fece rabbrividire ma nonostante il mio corpo sentisse freddo mi sfilai la felpa l'idea di avere qualcosa di Cale Norwet addosso mi faceva paura, così la lasciai cadere sul legno della veranda di Harry e mi rifugiai nel bar non molto distante da casa sua aspettando che il vento cessasse.
Ordinai una tazza di cioccolata calda e osservai il caos che c'era in quel bar, proprio come la mia vita in quel preciso istante, tutto era confuso, la mia vita aveva preso una piega diversa nel giro di poche ore e io non sapevo cosa fare, mi sentivo come una barca remare controvento.

Dopo aver ricevuto la mia cioccolata aspettai un po' per farla raffreddare, dato che al primo sorso mi ero scottata il labbro superiore, così lasciai che i pensieri invasero la mia mente per la milionesima volta ma questa volta furono interrotti subito da un ragazzo alto con un capellino di lana che gli ricopriva la testa lasciando solo un piccolo ciuffo biondo spuntare fuori.

"Posso?" Chiese lui indicando il posto libero davanti a me.
"Uhm, sisi, certo" dissi guardandolo in faccia e i miei occhi rimasero fissi nei suoi, erano azzurri, di un azzurro che non avevo mai visto, erano stupendi.
"É l'unico posto libero lontano da quella confusione laggiù, sicura che non disturbo" dissi ancora lui prima di sedersi.
"No, ehm io, stavo per andare via, puoi uhm, cioé puoi sederti, non mi daresti fastidio" dissi iniziando a balbettare e lui sorrise notando il mio imbarazzo, probabilmente stava per dire qualcosa, ma serró le labbra e si sedette, aspettando che la cameriera andasse a prendere il suo ordine.

Passarono un paio di minuti prima che la cameriera si avvicinó a lui che ordinó un semplice caffé, aveva tenuto lo sguardo fisso sul cellulare che teneva in mano, stava messaggiando con la sua ragazza molto probabilmente.

"Ti piacciono i The 1975?" chiese lui interrompendo ció che stava facendo con il suo cellulare mettendolo nella tasca del suo skinny nero.
"Mh, cosa?" «come fa a sapere che mi piacciono i The 1975» pensai.
"La tua maglia" disse sorridendo "Ho intuito da quella che ti piacessero"
Ah già, la maglietta che avevo sotto la felpa ovvio, che idiota!
"Oh si la maglia, già mi piacciono tantissimo" dissi cercando di sembrare meno imbarazzata, avevo appena fatto una figura di merda davanti un ragazzo così carino.
"A te piacciono anche?" domandai abbozzando un sorriso.
"Ehi a chi non piacciono i The 1975, tra due giorni andró ad un loro concerto" rispose lui ricambiando il sorriso.
"Wow, davvero? E dove lo faranno?"
"Portland, sta ad un oretta da qui, dovevo andare con un mio amico, ma poco fa mi ha comunicato che non potrà più quindi dovrò arrangiarmi da solo"
"Che bello, mi piacerebbe davvero tanto andare, ma non ho nessuno con cui andare" dissi abbassando lo sguardo.
"Se vuoi ho un biglietto in più, potrei dartelo" suggerì il biondo mostrando un piccolo sorriso.
"Oh, umh a quanto lo rivendi?" chiesi.
Lui scosse la testa "No, te lo regalerei tanto non saprei cosa farmene"
"No, cosa? Non potrei mai accettare e comunque non saprei con chi andare a Portland"
"Con me" esclamó lui rispondendo in un modo forse troppo affrettato, e infatti si mise una mano sulla fronte sorridendo "Cioé potrei darti un passaggio con la mia macchina, sempre se vuoi, perché tanto dovrei andare da solo"
"Sarebbe stupendo, quando hai detto che sarà?"
"Tra due giorni, venerdì sera"
"Andare ad un loro concerto sarebbe un sogno, é da molto che vorrei andarci, potremmo ascoltare la loro musica in viaggio da qui a Portland"
"Fantastico!" disse lui battendo le mani "Sentire la loro musica ad alto volume! Io adoro troppo.."
"SEATTLE DOWN!" dicemmo entrambi all'unisono.
"Wow" disse lui ridendo.
"Già, adoro anche Heart Out, You, o anche So Far, aiuto le adoro tutte non saprei scegliere!"
Il ragazzo sorrise chiudendo leggermente gli occhi, la sua risata era abbastanza carina, come lui d'altronde.

Entrambi avevamo finito di bere io la mia cioccolata e lui il suo caffé, e il locale man mano si era svuotato, eravamo così concetrati a parlare su tutto ció che ci piacesse o no, era un ragazzo davvero adorabile e simpatico, ma le nostre risate furono interrotte dalla suoneria del mio cellulare, mentre feci per rispondere vidi il biondo scrivere qualcosa sopra un pezzetto di carta, ma non ci diedi attenzione e lessi il messaggio che mi era appena arrivato, era di Harry;

"Liv, devi tornare subito a casa, devo parlarti urgentemente, fai in fretta ti prego, é una cosa abbastanza urgente!! -H"

Chiusi immediatamente il messaggio e mi misi in piedi.
"Forse per venerdì potrebbe andare" dissi io facendo alzare lo sguardo del ragazzo su di me.
"Si certo, hai due giorni di tempo per decidere"
"Ti faró sapere, ma ora devo davvero scappare" dissi allontanandomi un po' da lui, ma poi mi girai portando una mano sulla fronte. "Oddio che scema, io sono Olivya Kylei" dissi porgendogli la mano.
"Niall, Niall Horan" disse lui afferrandola e ridendo "Avevo completamente dimenticato di chiederti il tuo nome ma aspetta Olivya" continuó dandomi un bigliettino in mano.
"Chiamami Liv, é molto più carino"
"Bene Liv, allora quello é il mio numero, chiamami e fammi sapere per venerdì"
"Perfetto, a presto Niall"
"A presto Liv" disse lui dandomi le spalle, e io mi allontanai e tornai subito a casa con un sorriso stampato in faccia dimenticandomi completamente quello che Harry stava per dirmi.

"Mamma sono a casa!" urlai sperando che mi sentisse nel caso che fosse al piano di sopra"
"Oh, va bene tesoro" disse lei dal salone, così mi avvicinai per salutarla ma la trovai a lavare i vetri del balcone così mi avvicinai per aiutarla.
"Vedi tesoro, stasera abbiamo ospiti" disse lei.
"Cioé?" domandai io alzando un sopracciglio.
"Oh, vedrai, é una sorpresa" mi fece l'occhiolino.
"Oh andiamo mamma, dimmi chi verrà!" Sbuffai smettendo di aiutarla.
"No" rispose secca lei continuando a lucidare i vetri.
"Signora Ashley Henderson siete pregata di dirmi con chi condivideró la cena questa sera, in questo preciso istante"
"Non ti diró assolutamente nulla signorina Olivya Kiley"
"Allora puoi anche pulire da sola" dissi smettendo di ripulire il vetro opposto a quello che stava ripulendo lei.
"Vado in camera mia, ciao ciao mamma" gli risposi roteando gli occhi al cielo prendendo le scale che portavano al piano di sopra, ma non appena aprì la porta trovai uno spettacolo che mi fece bloccare il respiro.
Velocemente presi il mio telefono digitai dei numeri sulla tastiera e aspettai risposta dall'altra parte.
"Liv diamine! Perchè non hai risposto alle mie chiamate, dove se.."
"Harry" dissi interrompendolo parlando abbassa voce con un tono abbastanza in panico.
"Cosa diavolo sta succedendo?" disse lui alzando invece il tono della voce.
"Harry la mia camera, é tutta sottosopra, qualcuno deve essere entrato" dissi mentre le lacrime minacciavano di uscire.
"Lo sapevo dio! Non muoverti e non toccare nulla, non chiamare la polizia, sto arrivando" disse lui mentre lo sentivo uscire di casa per mettere in moto la sua auto, la chiamata si interruppe e io rimasi ferma, con le spalle contro il muro, ma non ero sola, qualcuno era nel bagno e stava cercando disperatamente qualcosa che non aveva trovato nella mia camera, ma probabilmente si era accorto della mia presenza, o forse no.


*spazio autrice*

Ciao ragazzi, grazie per le letture scusate il ritardo ma le ultime settimane a scuola sono state stancanti, mi raccomando continuate a seguire la storia, grazie a tutti, vi adoro!
Ora che la scuola é finita aggiorneró molto spesso quindi continuate a seguirmi
Un bacione!
-Nias

Unwritten (Njh)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora