Twenty. Non ho scelta.

69 6 3
                                    

La casa di Niall era situata poco più avanti di quella di Harry, sapevo a memoria quella strada e mi sarei potuta muovere benissimo senza problemi.
Oramai erano due giorni da quando dormivo lì, mia mamma crede ancora che io sia in una gita scolastica e non capisco ancora come faccia a crederci sul serio, ed ogni volta che passo da casa mia, sento quella strana sensazione nel petto, odio mentire a mia madre, lei è una persona sensibile ed ha la piena fiducia in me, se venisse a sapere che le sto mentendo la deluderei molto, ma non posso rischiare che lei o mio fratello entrino in mezzo al casino in cui mi sono cacciata.
"Buongiorno" disse Niall mentre entrai in casa, cercando di non far rumore, ero uscita abbastanza presto ed ero stata ad osservarlo dormire per alcuni minuti e non ero riuscito a svegliarlo per avvisare che sarei uscita.
"Ehi" sussurrai.
"Dove sei stata?"
"Avevo bisogno di prendere un po' di aria, sono da giorni chiusa in casa"
Niall senza dire alcuna parola, si avvicinò a me spostandomi lentamente i capelli da volto.
"Sei sicura che va tutto bene?" Mi domandò.
"No Niall, niente va bene-" dissi spostandomi da lui, lasciando le braccia cadere ai miei fianchi. "-Credi che ci sia qualcosa che vada bene? Mento alla mia famiglia, a mia madre, ed odio farlo, credi che reggerà ancora a lungo le balle che stiamo raccontando? Mia mamma crede che io sia in una gita scolastica, e la scuola crede che io sia in viaggio con la famiglia. Quanto pensi ci metteranno a scoprirlo?"
"Liv calmati" sussurrò Niall prendendomi una mano, le mie erano fredde, ma si scaldarono subito con il suo tocco.
"Cosa racconterò a mia madre quando lo scopirà?"
"Harry ha già in mente un piano" mi disse lui, abbassando lo sguardo.
"Di quale piano stai parlando?" domandai.
"Sarà lui stesso a parlartene, ora cerca solo di calmarti, andrà tutto bene."
Io mi limitai ad annuire, ma niente andava bene, ad ogni mio passo cadevo, e non so se riuscirò ad alzarmi ogni volta, sono stanca di vivere con la costante paura che qualcuno possa farmi del male, che Cale possa farmi del male, vorrei solamente sparire, lontano da tutti e ricominciare a vivere veramente, perchè quella di adesso, non è la vita che immaginavo per me stessa.

***

Harry era seduto di fronte a me ed abbassava lo sguardo ogni volta che i nostri occhi si incrociarono. Anche Niall era rimasto in silenzio da quando Harry era arrivato, e tutto ciò non prometteva nulla di buono.

"Potete dire qualcosa o pensate che io sappia leggere nel pensiero?" Sbottai.
"Liv, non è facile da spiegare-" mi sussurrò il biondo seduto al mio fianco. "-Harry credo che dovresti mostrargli la lettera"
"Quale lettera? Di cosa state parlando" domandai, e come risposta Harry mi passò un foglietto strisciandolo sul tavolo finchè non lo afferrai, era piegato in quattro parti ed era scritto con un inchiostro rosso, che a primo impatto mi provocò un brivido.

Harry Styles, oh caro Harry Styles, come stai? come va la tua vita da quel 12 luglio? Per tutti noi è stata una data impossibile da dimenticare, sbaglio?
Ma solo tu hai il potere di far dimenticare a tutti quella data, non ti sembra?
La polizia oggi ha interrogato Lucy, il caso è stato riaperto tre settimane fa, proprio quando la tua migliore amica ha conosciuto quel biondo, Niall Horan, il fratello di Victoria, che strana coincidenza non credi?
Comunque dicevo, la polizia ha iniziato a fare tante domande, troppe domande, e tu dovrai dare loro tutte le risposte. Come? Beh semplicemente confessando l'omicidio di Victoria Horan del 12 luglio 2009, non importa se dovrai inventarti cose mai esistite, ma devi dichiararti colpevole, anche se finirai dietro le sbarre da innocente.
Devi farlo per la tua famiglia, sai proprio oggi ho visto tua sorella Gemma fare una corsetta nel parco, ogni mattina ne fa una, dalle otto alle dieci, sai che brutto pensare se non potesse più correre, più uscire dalla vergogna, se qualcuno le rovinasse quel meraviglioso viso.
Ho anche visto tua madre fare la spesa al supermercato della 14 street, non sarebbe un peccato, se qualcuno accidentalmente facesse una rapina, proprio nel momento che tua madre sarà davanti la cassa, e se accidentalmente un colpo partisse da una semplice pistola.
Sai dove sono adesso? Nella camera di Olivya, lei sta dormendo e sono esattamente le 3.47 di notte, sono poggiato davanti la sua finestra e la sto osservando dormire, pensa Harry, pensa se la mia bella e amata Liv dormisse per sempre, senza svegliarsi mai più, tutti sentiremmo la sua mancanza non credi? Oppure non sarebbe brutto vederla soffrire per la morte dei suoi cari, di suo fratello, Kendall se non sbaglio si chiama.
Vedi Harry? Tutto è nelle tue mani, hai tante vite nelle tue mani, non credi sia il caso di sacrificarne una sola, e salvarne altre dieci? Perchè posso giurarti che ucciderò ogni singola persona che ho elencato in questa lettera.
Non pensare di riuscire a fregarmi Harry Styles, non sono da solo, ho molte persone con me, che in questo momento stanno osservando anche la bellissima Rose Holdy, credevi davvero che chiudere con lei l'avrebbe tirata fuori dai guai? Ti sbagliavi, ti sbagliavi su tante cose.
Fai la cosa giusta e salverai molte persone, denuncia Lucy e ti ritroverai libero, ma da solo, a piangere la morte di tutte queste persone, piangerai così tanto che desiderai morire come tutte le persone che amavi.
Pensa a ciò che ho detto Harry, non pensare a nessuna soluzione, neanche mandare in carcere me e Lucy è una soluzione, perchè ci saranno altre cento persone che vi perseguiteranno e vi uccideranno.
Buona serata Harry Styles.
Con tanto affetto, Cale Norwet.

Le parole sembrarono sciogliersi sotto i miei occhi, le lacrime stavano bagnando quel pezzo di carta che volevo strappare, alzai lo sguardo ed anche Harry stava piangendo, mentre Niall aveva le mani strette in due pugni.
"Non.. non puoi farlo" dissi tra le lacrime.
"Liv" parlò piano Harry allungando una mano verso di me, accarezzandomela delicatamente.
"Non puoi Harry, ci sarà sicuramente una soluzione, porteremo questa lettera alla polizia, faranno un indagine privata, metteranno degli agenti a controllarc.."
"Liv non c'è nessun modo, abbiamo già cercato di trovare una soluzione, ma semplicemente non c'è" mi disse Niall con voce abbattuta.
"Non puoi Harry, non puoi confessare un omicidio con non hai commesso" urlai mentre le lacrime non cessarono.
"Non ho altra scelta, piccola"
"Si che ce l'hai" dissi di nuovo, ma qualcuno bussò alla porta, Niall con passo lento andò ad aprire ed Harry si mise in piedi, tutto era confuso.
"Harry Styles, lo dichiaro in arresto per l'omicidio di Victoria Horan" disse un poliziotto mostrando le manette, che altre due polizziotti infilarano ai polsi di Harry, che non disse nulla.
"Harry!-" Urlai "-No lasciatelo, lasciatelo" continuai a gridare ma nessuno sembrò sentirmi, Niall mi teneva stretta e nonostante cercai di liberarmi non ci riuscii.
Harry era stato appena arrestato davanti i miei occhi, il mio migliore amico ci aveva salvato, si era sacrificato per tutti noi, e proprio in quel momento tutto il mio mondo sembrò crollare.
Questa volta ero caduta e non mi sarei rialzata.



Okayyy
Ci ho messo un casino ad aggiornare, ma ci sono.
Spero di non aver deluso nessuno e che il capitolo vi piaccia.
Scusate per eventuali errori
Vi amo tutte tuttee!
Al prossimo aggiornamento (che giuro non vi farò aspettare per molto)

Unwritten (Njh)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora