Festa di fine anno

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Il sole pallido e incerto fa capolino e gli ultimi resti dell'alba stanno lasciando il posto a quella che, probabilmente, sarà senza dubbio la giornata più strana della mia vita.
In un certo senso mi ricorda il primo giorno di scuola: stessa rabbia verso il mondo, e stessa paura del cambiamento che fatica ad essere espressa.

Resto immobile tra le braccia di Niccolò ancora profondamente addormentato accanto a me, lo sguardo puntato verso la finestra, quando la porta della nostra stanza si apre e sbatte violentemente contro la parete alle sue spalle.
Ieri sera eravamo così stravolti che ci siamo dimenticati persino di chiuderla a chiave, penso istintivamente.

"Sono in stato di fermo!" Urla Giusy facendomi balzare a sedere sul letto di colpo, il cuore a duemila per lo spavento.
"Ma che cazzo..." Niccolò alza la testa per vedere oltre il lenzuolo e fa una smorfia.
"Ma ti pare normale piombare nelle stanze delle persone in questo modo sorella?" Sbotta buttando di nuovo la testa sul cuscino con uno sbuffo.

"Scusami fratello, non conosco un altro modo per annunciare che hanno appena arrestato mio padre e quello di Federica grazie a noi." Ribatte la ragazza stringendo le braccia al petto.
Mi alzo finalmente dal letto e la raggiungo al centro della stanza, nonostante quanto ha appena detto è sorprendentemente tranquilla. Come se non avesse perso anche suo padre, come se tutto fosse normale.

Eppure l'unica cosa a cui riesco a pensare adesso è un'altra.
"E mio padre?" Chiedo con il fiato sospeso.
"Non hanno ancora le prove necessarie per tenerlo in stato di arresto, ma ci sarà un processo.
Il commissario Adami mi ha chiamato un quarto d'ora fa per annunciarmi personalmente le novità. Pare che Letizia, la psicologa, è sotto accusa.
Spiega sospirando.

"Come fa a cavarsela sempre?" Sbotto furiosa portandomi le mani davanti agli occhi.
Niccolò mi raggiunge in un attimo abbracciandomi stretta.
"Sta tranquilla, lo vinceremo noi questo processo."
Mi sussurra all'orecchio per poi lasciarci un bacio.

Quando scendiamo per fare colazione la mensa é invasa da un brusio generale che, nel momento esatto in cui io, Niccolò, Giusy, Filippo e Federica entriamo cessa di botto.
"A quanto pare la notizia degli arresti ha fatto il giro del mondo!" Esordisce Federica dopo essere riuscita ad appropriarsi di un vassoio.
Sospiro e mi guardo intorno rassegnata.
La gente ci fissa senza pudore e continua a bisbigliare come se non fossimo davvero davanti a loro.
Afferro anche io un vassoio e ci metto sopra le prime cose che trovo: succo di frutta ace e una pasta al cioccolato.

Poi, attenta a fulminare più gente possibile al mio passaggio, raggiungo il tavolo che Niccolò, Filippo, Adriano e Giovanni hanno occupato in un angolo della grande sala.
"Non posso ucciderli tutti vero?" Sbotto poggiando con un tonfo il vassoio.
"Buongiorno anche a te!" Esclamano all'unisono Giovanni e Adriano ricordandomi che effettivamente devono essere arrivati quando ero intenta a prendermi la colazione.
"Giorno!" Rispondo quindi con un cenno del capo.

"Io vi giuro che al prossimo sguardo nella mia direzione mi alzo e gli vado a fare un autografo!" Esplode Giusy raggiungendoci con gli occhi sgranati dalla rabbia.
Sto per concordare con lei ad alta voce, quando ci raggiunge anche Federica che sta reggendo il vassoio in una mano e una grossa locandina nell'altra.
"Guardate cosa ho trovato attaccata accanto al distributore del latte!" Annuncia per poi stenderla sul tavolo in modo che tutti possiamo vederla.
Si tratta di un grande foglio bianco dove, a caratteri argentati, si annuncia lo svolgimento della festa di fine anno proprio stasera, presso la palestra scolastica.

"La preside ne aveva parlato in effetti."
Commento pensierosa continuando a leggere il programma.
"Sì, ma era compito nostro organizzare tutto questo." Sbotta Federica poggiandoci con forza il palmo della mano sopra.
"Parliamo di questa festa da quando abbiamo iniziato il primo anno! E ora permettiamo che ci venga tolta di mano così?"
"Non vorrei smorzare il tuo entusiasmo tesoro, ma metà dei nostri genitori sono in carcere in questo momento, e l'altra metà testimonierà ad un processo per omicidio che avverrà a breve. Pensi veramente che sia il clima giusto per organizzare una festa questo?"
Sbotta Giusy acida.

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