Dire che ho passato una settimana difficile é decisamente un eufemismo.
Sommandole credo di aver dormito in totale 10 ore, cosa che si può ben notare dalle enormi occhiaie che ormai campeggiano statiche sotto ai miei occhi.
Tuttavia, e nonostante sia un pensiero fisso solo delle ultime settimane, mi sento come se avessi aspettato questo giorno esattamente da tutta la vita.
Ieri sera, intorno alle nove e mezza, il commissario Adami ci ha annunciato che il processo per duplice omicidio, aggressione e rapimento a carico di Marco Landini Aleotti e Luigi Martini, si terrà oggi alle undici.Inutile ribadire che quindi non ho dormito nemmeno stanotte.
Ho fissato le travi del soffitto per un tempo indefinito, contando una per una le mattonelle color avorio che lo compongono: sono cinquecento.
"Sicura di sentirti bene?" Mi chiede Niccolò circondandomi il corpo con le sue braccia tatuate.
Lo guardo dallo specchio davanti al quale sono immobile da un po', le prime luci dell'alba a costruire la mia unica sceneggiatura.
Sorrido debolmente e mi lascio stringere ancora un po'. É a torso nudo e mi piace molto la sensazione della sua pelle a contatto con la mia, é rigenerante.Lui fa scorrere le dita sulle mie spalle nude e poi sulle braccia procurandomi piccoli brividi ovunque.
Chiudo gli occhi e mi lascio inebriare per qualche secondo, unica quantità di quantità di tempo che il ultimamente il mio cervello mi da a disposizione prima di riportarmi violentemente alla realtà.
Quando riapro gli occhi Niccolò é ancora dietro di me e mi sorride comprensivo.
"Non hai dormito nemmeno stanotte vero?"
"Come lo sai?" Gli chiedo stupita mentre continuo a guardare il suo riflesso."Credi davvero che io sia riuscito a dormire più di te queste ultime notti?" Domanda quasi divertito dalla mia evidente ingenuità.
"Credevo di sì sinceramente."
"Questo perché ho le occhiaie perennemente appiccicate alla faccia da quando sono venuto al mondo amore mio."
"Mi dispiace..." Balbetto abbassando lo sguardo.
Non ho mai voluto parlarne con lui, ma ora sento che al contrario Niccolò ne ha bisogno.
Mancano poche ore al processo e forse sarebbe giusto provare a confrontarci, solo noi due."Non é colpa tua Irene, quante altre volte devo dirtelo?"
"Lo so, ma avrei potuto sfogarmi e magari affrontare questa cosa con te molto prima."
Sospiro ripensando a quando gli ho tenuto nascosto che mio padre mi ha sequestrata per minacciarmi.
In quell'occasione i miei nervi sono finiti per cedere portandosi anche me con loro.
"Questo é vero, ma ci sono situazioni che purtroppo non hanno parole capaci di renderle più piacevoli o vivibili." Ammette sedendosi sul letto.I meravigliosi colori dell'alba hanno ormai lasciato il posto al solito cielo perfettamente azzurro, e il sole splende alto rendendo il tutto tremendamente anonimo.
"Pensi che cambierà qualcosa dopo?" Chiedo di getto dando vita ad ogni mio dubbio più segreto.
"Che intendi? Pensi che possa cambiare qualcosa nel nostro rapporto in base al processo?"
"Sai perfettamente che mio padre potrebbe cavarsela, anzi con quello che abbiamo in mano al momento é molto più probabile che ne esca lui pulito! Ho paura di quello che potrebbe succedere dopo lo capisci?" Impreco portandomi le mani davanti al viso.Niccolò si alza dal letto si avvicina e mi costringe ad alzarmi dalla sedia così da potermi guardare realmente negli occhi.
"Sai perché sono riuscito ad andare avanti senza impazzire quest'anno? Perché nonostante le pazzie di Filippo, nonostante il senso di colpa per ciò che ha fatto mio padre me lo porto sempre dentro, tu sei entrata a far parte della mia vita. Ti ho fatto inghiottire egoisticamente nei miei stessi drammi e comunque sia hai trovato del buono in me, mi hai fatto capire che non c'entro nulla con quello che ha fatto mio padre e che merito di essere salvato.
Tu mi hai salvato da tutta questa merda e ora non permetterò che ci affoghi tu stessa ok?" Sbotta poggiando con forza le mani sulle mie spalle.Deglutisco a fatica ma non riesco a pronunciare nemmeno una parola.
"In qualunque modo andrà quell'uomo non sarà mai più parte della tua esistenza, tutto rimarrà come é sempre stato. Hai trascorso una vita intera senza di lui e guarda, non ti manca nulla. Conoscerlo ti ha solo tolto molto.
Lui non é nulla per te e tu non c'entri assolutamente niente con quello che lui ha fatto o farà, sono stato abbastanza chiaro?" Continua imperterrito senza mollare la presa su di me.
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COMPATIBLE -crepe-
FanfictionDicono che le cose più brutte, proprio come quelle belle, accadono quando meno te lo aspetti cambiandoti totalmente e irreversibilmente la vita. Per Irene era già successo pochi mesi prima quando aveva incontrato Niccolò per la prima volta tornando...