Epilogo

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Il sole splende alto oltre la grande finestra illuminando ogni dettaglio di una stanza che ormai é diventata letteralmente casa mia.
Sfiora le pareti e il soffitto color avorio con il piccolo lampadario attaccato al centro, i due letti che un tempo erano divisi e che ora sono stati accoppiati per ospitare me e Niccolò invece di Giusy che ormai dorme insieme a Filippo.

Accarezza distrattamente anche la mia valigia poggiata aperta sul pavimento dove sto tentando di far entrare tutta la mia roba. Nel guardarla mi torna in mente quando quasi un anno fa, la preparavo per venire qui.
Ero arrabbiata con mia madre e il mondo intero perché non volevo assolutamente andarmene.
Ora posso solo che ringraziarla.

Realizzare che questo é l'ultimo giorno che trascorrerò tra queste mura mi rende nervosa e malinconica allo stesso tempo.
Ora che tutto é finito per il meglio, ora che gli esami sono conclusi e che tutti ne siamo usciti con ottimo voti, ora che avrei potuto girare per questi corridoi con spensieratezza e, soprattutto, come qualsiasi altra normale studentessa devo andarmene.

Alla fine del mio esame orale mi hanno fatto la classica domanda: "cosa vuoi fare dopo la scuola?" Già, dopo.
Io non ne ho la più pallida idea a dire la verità, e non per quanto riguarda un possibile percorso di studi, quello lo ho già deciso: mi iscriverò alla facoltà lettere a Roma.
Mi piace scrivere, mi piace leggere e adoro le materie classiche, ma soprattutto amo l'idea di rimanere vicino a Niccolò.
Lui ha deciso di iniziare il conservatorio e continuare così la sua carriera con la musica.

Il cellulare vibra sulla scrivania ormai vuota segnando l'arrivo di un sms da parte di mia madre.
A quanto pare sta qua sotto pronta per portarmi a casa.
Trascorrerò l'estate a casa mia e Niccolò ha deciso che starà con me almeno per un mese e mezzo per poi tornarsene a Roma dove lo raggiungerò quando inizierò l'università.
É tutto incredibilmente perfetto se non fosse che il mio ragazzo non é l'unica persona ad essere entrata nella mia vita da quando ho messo piede in questa scuola.

Non mi sono chiari i piani di Syria ed Emiliano, che ormai fanno coppia fissa, né quelli di Federica e Riccardo, anche loro ormai inseparabili.
L'ultima volta che li ho visti mi hanno parlato della loro intenzione di continuare gli studi, ma nulla di più.
Per quanto riguarda Giusy, Filippo e Adriano, invece non ho alcuna notizia.
Altra persona del quale non conosco le intenzioni é Giovanni.
Dopo il processo e il conseguente arresto di mio padre che si é preso l'ergastolo per l'omicidio dei genitori di Filippo e il sequestro e aggressione ai danni miei e di Niccolò, Giovanni, a cui dobbiamo tutto il merito di questa sentenza, ha deciso di passare un po' di tempo con la madre e la sorella.
Ci siamo sentiti per messaggio e mi ha parlato molto di Lucrezia, anche lei essenziale per l'arresto del padre.

Non si sanno bene le ragioni, anche se io le immagino, ma la mia sorellastra pare aver avuto una profonda redenzione negli ultimi mesi.
Qualcosa, o qualcuno, l'ha aiutata a guardarsi dentro e a scavare sotto tutta la quantità di fango che nostro padre aveva costruito dentro di lei.
Se all'inizio stentavo a crederci, ora non solo me ne sono convinta, ma spero persino di poterci rimanere in buoni rapporti.
Le persone possono davvero cambiare e anche io ne sono una dimostrazione.

Chiudo la valigia con qualche sforzo e mi prendo qualche altro secondo per guardarmi intorno.
Mi porterò dentro ogni centimetro di questa esperienza, ne sono certa.
Chiudo la porta a chiave pensando con un sorriso alla prima volta che ci sono entrata insieme a Giusy, ero stanca e arrabbiata come al solito.
Percorro il lungo corridoio e, attenta a non inciampare con tutto il trolley, scendo lentamente i grandi scalini di pietra.

Fuori il sole splende alto nel cielo azzurro e l'aria calda dell'estate inizia indubbiamente a farsi sentire.
Cammino rapida fino alla macchina di mia madre dove la trovo intenta a chiacchierare con Giovanni e Niccolò.
Ho avuto modo di presentarle entrambi i miei fratellastri dopo il processo, e nonostante l'iniziale imbarazzo mia madre li ha definiti due persone brave e molto gentili.
É evidente che non ha conosciuto Lucrezia nei suoi momenti migliori, penso divertita.

COMPATIBLE -crepe-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora