Chiavi

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Mi rigiro la scatolina tra le mani per un po' incapace di decidere che cosa farci.
Giusy aveva intenzione di dare il suo regalo a Filippo proprio questa sera e questo, seppur sembri solo un minimo particolare in mezzo al mare di eventi già accaduti, sembra essere la goccia che fa traboccare il vaso.
Pulisco rapidamente le lacrime che hanno iniziato a cadermi lungo il volto e rimetto il pacchetto al suo posto desiderando ardentemente di non averlo mai visto.

"Va tutto bene signorina?" Chiede l'ispettrice ancora seduta accanto a me.
"Si, sono solo stanca." Commento rapida alzandomi in piedi con l'intenzione di sparire il più in fretta possibile da qui.
"Quando crede che avrò modo di parlare con la sua amica?" Continua a domandarmi osservandomi attentamente.
"Non saprei, magari domani." Propongo nervosa.
Sto per aggiungere che non mi sembra ancora il caso di interrogarla sull'accaduto visto che si è appena risvegliata, quando Filippo irrompe in corridoio affiancato dalla zia.

Il cuore inizia a battermi più veloce di quanto non abbia mai fatto e la paura, che credevo di essere riuscita a scacciare via, torna invadente rendendomi incapace persino respirare normalmente.
"Dov'è Giusy?" Lo sento chiedere ad un'infermiera passatagli accanto per caso.
La donna lo osserva confusa per qualche secondo ma prima di riuscire a rispondere Niccolò si scaglia con violenza su di lui facendolo indietreggiare fino al muro.
Li osservo impotente e rimango stupita non solo della ferocia con cui il moro compie ogni suo movimento, ma soprattutto dall'impassibilità agghiacciante di Filippo.
Osserva il ragazzo davanti a lui immobile, con gli occhi spenti e privi di qualsiasi sentimento esistente, come se avesse ceduto contro sé stesso.

Vedo Niccolò appiccicare il suo viso a quello del biondo e sussurrargli qualcosa a denti stretti, gli occhi infuocati dalla rabbia.
"Ti prego voglio solo vederla un attimo..." Balbetta quello tra i singhiozzi.
"Giusy non ti vuole, quindi vattene prima che ti veda Luigi. Ti assicuro che non sarebbe altrettanto magnanimo come sto cercando di essere io adesso." Replica sprezzante per poi spintonarlo via.
"Ok ora smettila!" Interviene Milena facendo un passo verso il nipote e osservando torva Niccolò.
"Capisco le tue ragioni ma lui voleva solo vederla un attimo e cercare di sistemare le cose." Spiega la donna tesa.
"Sistemare le cose? Pensi davvero che esista un modo per poter sistemare tutti i tuoi casini?" Sbotta Niccolò sgranando gli occhi.
"Non mi piace questo tono ragazzino! Posso passare sopra alla tua rabbia nei suoi confronti ma a me ti rivolgi con rispetto, sono stata chiara?" Urla facendo un passo verso di lui e indicandolo con il dito.

"Qualcuno mi dice gentilmente che cosa sta succedendo qui?" Chiede a quel punto l'ispettrice alzandosi dalla sedia accanto alla mia e procedendo a passi veloci verso il trio fermo in mezzo al corridoio.
"Niente." Commenta secco Niccolò per poi uscire dalla porta di servizio e richiudersela dietro con un tonfo.
"Una semplice lite tra ragazzi." Spiega rapida la donna lisciandosi con le mani il tubino rosa pallido che indossa.
"Questa lite è collegata a quello che è accaduto a Giusy Martini?" Continua a domandare la donna osservando entrambi con serietà.
"No." Taglia corto la vicepreside afferrando il figlio per un braccio e iniziando a camminare verso l'uscita dell'ospedale.

Osservo le due figure allontanarsi e, con una forza e un coraggio che non credevo affatto di avere, inizio a corrergli dietro facendo rimbombare tra le pareti il rumore dei tacchi che porto ai piedi.
"FILIPPO!" Grido guadagnandomi diversi sguardi storti da alcuni pazienti e infermiere lì intorno.
Il ragazzo si ferma e, una volta libero dalla stretta della zia, volta la testa nella mia direzione.
Un brivido mi corre di nuovo lungo la schiena al ricordo dell'ultima volta che i miei occhi si sono incontrati con i suoi, ma cerco di scacciarlo via e rimanere lucida.
"Io credo che lei ti vorrebbe vedere, magari non ora ma più avanti si. Fregatene di Niccolò e torna da lei ok?" Dico tutto d'un fiato cercando di mantenermi sempre ad una certa distanza da lui.

COMPATIBLE -crepe-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora