Questa storia è scritta da: Alexandra《Stammi sempre vicino, capito? Non attirare l'attenzione in alcun modo.》gli ordinò suo padre mentre uscivano dal vicolo in cui aprirono il portale.
《Sì, signore.》mormorò il bambino. Si dovette parare gli occhi con la mano perché la luce solare glieli investì causandogli una sensazione simile a quella di mille piccole mini frecce scagliate contro di essi.
Appena riuscì ad abituarsi alla luce del giorno, abbassò la mano e si ritrovò davanti un panorama...surreale.
Donne, uomini e bambini, moltissimi bambini, camminavano tra le bancarelle della piazza: gli adulti erano impegnati a scegliere tra i mille prodotti della bancarelle mentre i piccoli saltellavano di qua e di là indicando ora quel giocattolo, ora quel vestito, ora quel dolce caldo o quella bevanda fumante. Erano tutti vestiti in maniera molto colorata, con dei maglioni e delle giacche che andavano dal blu al giallo e al rosso, per poi colmare in un esplosione di colori nelle sciarpe arcobaleno.Jonathan non riuscì a non chiedersi come spiccavano lui e suo padre nei loro abiti neutri totalmente neri in mezzo a quella moltitudine di colori vivaci. Si ridestò dai suoi pensieri nel momento in cui Valentine gli tirò la mano per incitarlo a muoversi
《Bancarella numero cinque.》gli ricordò la posizione dello stregone che dovevano incontrare. Jonathan assentì con la testa anche se sapeva già che suo padre non lo stava più guardando. Non lo guardava mai per più di tre secondi a meno che non dovesse sgridarlo.
Iniziarono a muoversi nel mercatino e Jonathan si ritrovò a dover fare un gran sforzo per evitare di pensare ai dolcetti di cui sentiva l'invitante profumo. Passarono vicino a una bancarella che pubblicizzava cinnamon rolls e l'odore di cannella colpì le sue narici. A Jonathan sembrò quasi di riuscire a sentire il sapore dello zucchero che si scioglieva a contatto con le sue papille gustative. Osò
dare uno sguardo alla suddetta bancarella ma si pentì immediatamente: la vista del luccichio causato dalla luce che sbattendo contro la vetrina si rifletteva sui dolci, mettendo ancora di più in evidenza lo zucchero sciolto e le scaglie di cioccolato, fece brontolare lo stomaco di Jonathan. Era dalla colazione che non mangiava nulla-ovvero dalle 5 del mattino- e anche in quel caso, aveva mangiato solo il solito porridge che mangiava tutti i giorni color bianco ospedaliero.Jonathan spostò lo sguardo e si ritrovò davanti una bancarella che offriva ai bambini la possibilità di incontrare e parlare con gli elfi di Babbo Natale.
"Che idiozie" pensò Jonathan disprezzante.Poi però, non riuscì a non provare un pizzico di invidia pensando a quanto sarebbe stato bello avere un padre che si sarebbe scomodato dal comfort domestico per portarlo a parlare con un tizio vestito da Elfo.
"Mah, tempo ed energie sprecate" si rimproverò Jonathan.
Ma poi vide un bambino squittire allegramente mentre suo padre lo prendeva in braccio e la mamma gli risistemava il cappellino《Mi ha detto che sa che sono stato bravo e che forse, oltre alla Play, mi comprerà anche qualcos'altro. Voglio un aereo che faccia FRUMMMMMMM.》ed enfatizzò l'ultima parola muovendo energicamente le mani per aria, simulando probabilmente le aliche di un aereo mentre i due genitori ridevano. La madre gli diede un bacio sulla guancia e gli rispose《Be', se Babbo Natale è saggio, allora sicuramente lo farà. Noi intanto pensiamo a mangiare. Cosa ti va?》Jonathan provò a ricordarsi dell'ultima volta che aveva potuto scegliere cosa mangiare. Non se la ricordava. Probabilmente perché non aveva mai potuto scegliere,visto che ogni pasto doveva avere una precisa porzione di
carboidrati, proteine, fibre e grassi.
《L'HAMBURGER!》sentì esclamare allegramente il bambino.《Eccoci.》suo padre lo distolse dai suoi pensieri, annunciando il loro arrivo al punto di incontro. Non stava parlando però con Jonathan ma con l'uomo dagli occhi ambra che stava dall'altra parte della bancarella. Jonathan si fermò dietro suo padre ma lo stregone lo notò comunque《Ah, hai anche un marmocchio. Ma che bei occhi che hai!》si complimentò con lui. Jonathan gli rispose con il suo miglior sguardo glaciale.
《Ah, di poche parole come il padre.》constatò il Nascosto《Nessun bambino può resistere però alla mia panna cotta. Ne vuoi una po'?》
《Lui non prende nulla dai voi, sporchi abomini.》rispose Valentine al posto suo.
《Eppure, tu lo stai facendo.》ribattè lo stregone.
《Solo perché lo userò per distruggervi.》
《Pensi veramente che ti darei qualcosa che potrebbe anche solo lontanamente farmi del male? Ti ho avvisato che le possibilità che uno Shadowhunter riesca a usare questo oggetto, non sono minime...di più...》E mentre i due continuavano a battibeccare, l'attenzione del bambino fu attirata da un'altra coppia formata da un papà e un figlio. I due, neanche a farlo apposta, assomigliavano parecchio a Valentine e Jonathan. Condividevano il colore dei capelli e degli occhi, la statura e persino il modo elegante ma elettrico di muoversi. Si erano fermati proprio dietro di loro, perché pensavano probabilmente che Jonathan e Valentine stessero in fila per il cibo.
《Papà, papà, posso anche quel trenino?》sentì il bambino dire con voce allegra mentre indicava la bancarella di giocattoli accanto.
《Ma hai già preso quel libro di favole...》provò il genitore a dissuaderlo.
《Per favoreeeeeeee,farò il bravo!》
《Me lo prometti?》
Il bambino rispose scuotendo su e giù energicamente la testa.
《Ah, mi farai ammazzare da tua madre.》sospirò il papà e il bambino squittì allegramente.
《Ma sei sicuro che dopo la panna cotta ti andranno anche i popcorn al cinema?》gli chiese il padre dopo qualche secondo.
《CERTO! Gli voglio con una montagna di caramello sopra però! E anche con gli Smarties!È possibile prendere anche la Coca-Cola?》
《Ma la Coca-Cola ti crea acidità...》
《Non è vero! Il dottore ha mentito! Per favoreeeeeeeee.》
L'altro sospirò《Va bene.》
《Sei il papà migliore del mondo!》
La curiosità di Jonathan fu destata da tutte quelle parole straniere. Cos'era un cinema? Si mangiava? No, il bambino ne aveva parlato come se fosse un luogo...o un evento? E i
popcorn? Conosceva il termine musica "pop" e sapeva che il corn indicava il mais in inglese, ma non riusciva a capire quale fosse il nesso tra i due. E la Coca-Cola cos'era? Un acido? Perché un bambino avrebbe dovuto voler bere un acido?《Muoviti.》Valentine lo afferrò per il braccio, intimandogli di togliersi di mezzo il prima possibile《Abbiamo altre 30 cose da fare, non addormentarti in piedi.》
Jonathan si ridestò e si mise in moto, mentre il papà che stava dietro di loro ordinava《Una panna cotta con lamponi e cioccolato per questo giovanotto, grazie.》Jonathan provò a immaginarsi cosa sarebbe accaduto se avesse chiesto a suo padre di comprargli una panna cotta.
Probabilmente l'avrebbe rimpianto per mesi interi.
Mentre passavano davanti a una casa degli specchi, Jonathan si lanciò uno sguardo: degli occhi neri come la pece risposero al suo
sguardo e sembravano dire "Tu sei destinato a imprese molto più grandiose,non hai ragione di essere invidioso di loro".
Jonathan cerco di rincuorarsi a quel pensiero.Ma, mentre seguiva suo padre nella folla piena di bambino felici e bambine sorridenti, non riuscì a schiacciare il pensiero che, in quel momento, nessun'impresa grandiosa valesse più di una panna cotta con i lamponi e il cioccolato.
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Shadowhunter in Christmas
FanfictionUn calendario dell'avvento particolare. Ogni giorno una nuova parola e delle Fanfiction.