Un albero alternativo

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Questa storia è scritta da : Ilaria

“DRUUUUU!”
L’urlo di Julian si spinse fin su per le scale e nella sua stanza. Sapeva che sarebbe successo ma sperava non così presto. Posò il libro che stava sfogliando e si alzò svogliatamente; doveva rispondere, ne era cosciente, ma il pensiero di beccarsi una strigliata a pochi giorni da Natale non la entusiasmava.
Aveva onestamente sperato che per una volta suo fratello lasciasse correre.

“DRUSILLA BLACKTHORN VIENI SUBITO QUI!” urlò Julian mentre lei scendeva le scale.
Si affacciò al salone con lo sguardo cupo e le braccia conserte.
“Ti avevo sentito già la prima volta, sai?” rispose piccata.
“Cosa sono questi?” chiese Julian quasi livido in volto.
“A te cosa sembrano?” ribatté.
Sapeva che sfidare suo fratello avrebbe solo peggiorato le cose, ma non le importava. Tanto, in ogni caso, le avrebbe fatto smontare tutto.
Julian la guardò con gli occhi spalancati, momentaneamente incapace di rispondere, come se le parole avessero deciso di sfuggirgli.
Durò poco, perché dopo qualche istante tornò il Julian di sempre e con tono calmo e deciso dichiarò: “Non puoi mettere dei teschi neri sull’albero di Natale.”
“Perché no?” chiese incaponita.
“Perché non sono…natalizi” rispose con il tono di chi dice una cosa ovvia.
“E chi l’ha deciso?”
“Dru…”
Stava per iniziare una lunga lezione sulle tradizioni, che nemmeno facevano parte degli Shadowhunter ma che avevano deciso di accogliere soprattutto quando loro erano più piccoli; sul fatto che doveva cercare di essere meno estrema, meno gotica, meno cupa, bla bla bla.
Ma la porta del salone si aprì e apparve Emma, in una abitino rosso che la fasciava senza lasciare niente all’immaginazione. Dru era sul punto di squadrarla schifata, ma si accorse che Emma fissava l’albero e decise che era meglio non aggravare la propria situazione.

“Stai notando anche tu le decorazioni originali di Dru?” le chiese Julian, sempre con quel tono da uomo maturo.
Emma la guardò, gli occhi che si illuminavano di gioia.
“L’hai fatto tu?” chiese, cercando di contenere una certa energia nella voce.
Dru annuì soltanto, aspettandosi un’altra tirata, ma Emma esclamò: “Ma è FAVOLOSO! Lo adoro!”
Dru alzò di scatto la testa e vide la bocca di Emma allargarsi in un sorriso estatico.
“Lo…adori?” chiese Julian sconvolto.
“Assolutamente, è geniale! Nessuno ha un albero di Natale più originale del nostro. Ottimo lavoro, Dru” concluse facendole l’occhiolino.
Poi andò a baciare Julian, che tornò a fissare il corpo di Emma muoversi sinuoso dentro il micro abito. Quando suo fratello allungò un braccio per stringere Emma a sé, Dru decise che poteva essere un buon momento per andarsene.

“Ehm, posso andare?”
Nessuno degli altri due la degnò di una risposta.
“Scusate…”
Julian alzò appena lo sguardo, pieno di qualcosa che Dru avrebbe volentieri fatto a meno di vedere.
“Ok, vado, ciao” disse velocemente uscendo dal salone quasi di corsa.
Si chiuse la porta alle spalle, espirando a lungo. Poi si raddrizzò e saltello verso le scale, sorridendo: grazie a Emma aveva ottenuto il suo albero di Natale horror! Poteva finalmente mandare le foto a Ty e assistere alla sua reazione scioccata.

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