Questa storia è scritta da: Alexandra
Grace guardava James, Cordelia, Lucie, Matthew e Thomas girare per il mercatino.
Non riusciva a ricordare l'ultima volta in cui è stata felice come loro.Cordelia e James si tenevano per mano e passeggiavano per il mercatino, fermandosi ogni tanto per guardare le bancarelle. James aveva comprato a Cordelia una coroncina verde e mentre gliela appoggiava sulla testa, le diede un bacio veloce sulla guancia, cosa che fece arrossire la ragazza.
Grace non si era mai goduta le attenzioni che quel Herondale le dava. Chi potrebbe mai essere felice dell'amore fasullo e soggiogato di un'altra persona? Una persona, che per giunta, a Grace neanche interessava veramente. Certo, James possedeva il classico fascino esteriore degli Herondale ma nulla di più. Grace non riusciva a innamorarsi di una persona solo per il suo aspetto fisico ma aveva bisogno che quella persona avesse anche qualcosa dentro la scatola cranica.
Lucie e Matthew erano poco più avanti di loro: Lucie gli stava raccontando qualcosa gesticolando ampiamente e Matthew aveva un sorriso a metà tra lo scherno e il divertimento sul volto.
Ah, Lucie.
Una cosa Grace aveva che la rendeva felice: suo fratello.
E quella Herondale glielo aveva rubato.
Grace l'aveva sempre considerato uno scherzo crudele ma ironico del destino : lei le aveva rubato il fratello e Lucie le ha solamente restituito il favore.
Eppure, nonostante tutto, Grace non riusciva a odiarla come avrebbe voluto. Grace voleva disprezzarla al punto di arrivare a volerla soffocare con il pretzel che aveva in mano; voleva sentire salire l'istinto omicida che ogni tanto sentiva verso sua madre, anche nei confronti di Lucie e James Herondale. Ma Grace era consapevole che non c'era nessuno da incolpare e quindi da odiare a parte se stessa, Grace Blackthorn. È vero, sua madre l'aveva manipolata e obbligata a compiere tutto ciò che aveva fatto ma la stronzata del "non avevo un'altra scelta" era appunto, una stronzata. Poteva semplicemente aprirsi le vene usando una spina del cespuglio di rose che aveva attirato James verso la sua casa, la prima volta.
C'è sempre una scelta, solo i codardi non lo ammettono.
Compiere quella scelta però, è tutt'altra cosa.Thomas camminava dietro alla coppia sposata e sembrava il più buio del gruppo. Certo, sorrideva ma il suo sguardo nascondeva un'aria malinconica. Ogni tanto alzava la testa e scrutava il cielo come se stesse aspettando che una meteora cadesse da un momento all'altro. Grace avrebbe voluto immortalarlo in un quadro quando faceva così: "Anima in pena" lo avrebbe intitolato. Mentre la maggior parte delle persone accanto a lui non sospettavano nulla di ciò che Thomas nascondeva, Grace lo sapeva: era innamorato di una persona che non avrebbe mai potuto avere. Proprio come lei.
Un altro scherzo crudele e ironico del destino, probabilmente. L'unica persona che avrebbe anche solo lontamente capire lo stato di Grace era un ragazzo che con Grace non voleva avere nulla a che farci.
Anche se, in quel momento, mentre la ragazza guardava Thomas trascinarsi dietro a una Cordelia raggiante e a un James che la guardava con gli occhi talmente luminosi da far pensare che stesse guardando il suo sole personale, Grace si chiese chi tra lei e Thomas stava messo peggio: lei che non aveva nessuno con cui sfogarsi o Thomas che, pur avendo degli amici, non poteva sfogarsi con loro?
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Shadowhunter in Christmas
FanficUn calendario dell'avvento particolare. Ogni giorno una nuova parola e delle Fanfiction.