EVAN
New York, 22 novembreENTRAI NELLA HALL dell'hotel, la felpa della squadra ancora addosso e i capelli umidi sotto il cappuccio di essa.
Il messaggio parlava chiaro, non c'erano punti di domanda e tanto meno spiragli di conversazione:
Kat
📍Palace Hotel.
Ti aspetto alle cinque in punto.Negli ultimi giorni la situazione si era calmata; non era più uscito nessun articolo riguardante mio padre e le notizie sulla mia relazione con Kathlyn si erano gonfiate ulteriormente.
Kat aveva pubblicato qualche nostra foto sui social, aveva inserito una didascalia dolce e zuccherosa e come per magia era riuscita ad oscurare ancora una volta tutta la merda nella quale stavo affogando.
Dopo tutto, New York aveva ripreso a vivere nella normalità, fregandosene dei senza tetto per potersi esclusivamente concentrare sulla vita di Kim Kardashian.
Andava benissimo così.
Avevo avuto il tempo di allenarmi, volare a Seattle per la quinta partita del campionato e tenermi in contatto con la biondina tutta sorrisi e drammi.
Avevo attirato l'attenzione dei vertici e da quel momento in poi avrei dovuto mostrare solo il mio talento sul campo.Non ero una cheerleader e tanto meno un pupazzo di intrattenimento, volevo giocare per loro ma soprattutto vincere.
L'incontro finale prima del Ringraziamento era alle porte.
Milioni di persone lo consideravano una tradizione delle feste, tanto quanto andare alla parata o ingozzarsi di tacchino.
Lo stadio sarebbe andato sold-out in una manciata di secondi e l'incontro sarebbe stato trasmesso nelle tv di migliaia di case.Era la mia occasione per ricominciare a brillare.
Attraversai l'ingresso, cercando di non attirare sguardi indiscreti.
Schiacciai con troppa insistenza il pulsante dell'ascensore, ignorando i borbottii in sottofondo.Una mano picchiettò sulla mia spalla, facendomi girare di scatto.
«Lei è il signor Walker?»
Un tipetto basso, incastrato all'intento della divisa blu dell'albergo, attese la mia risposta.Annuii.
«Se vuole seguirmi, la signorina Hall la sta aspettando»
Le porte dell'ascensore si chiusero. La mia schiena esausta si appoggiò alla parete dell'abitacolo mentre il ragazzo rimase immobile qualche passo avanti.
Primo piano. Secondo piano.
Sbadiglio.
Terzo piano. Quarto piano.
Abbassai il cappuccio, incastrando tra le ciocche ribelli gli occhiali da sole.
Quinto piano. Sesto piano.
L'ascensore rallentò e sullo schermo venne proiettato il numero del piano precedentemente indicato.
«Io mi fermo qui. La signorina Hall si trova all'interno della stanza 609» afferrai la carta magnetica dalla mano tremante del dipendente «Ha espressamente richiesto di avvisarla che non è sola»
Preparati, Evan. Si va in guerra.
Prima di aprire autonomamente la porta, bussai.
Qualche voce arrivò dalla superficie opposta finché una donna non mi aprì.

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BLACK LIES
Romance#𝟏 𝐍𝐄𝐓𝐒 𝐒𝐄𝐑𝐈𝐄𝐒 Gli scandali sono come le caramelle, una non basta mai; questo Kathlyn lo sa bene. Nata tra gli ambienti più illustri di New York, fin dai primi anni di vita ha dovuto dimostrare al mondo chi fosse, confrontarsi giornalme...