KATHLYN
New York, 13 maggio«SIGNORI E SIGNORE è il comandante che vi parla.
Le condizioni di volo sono ottimali, l'aeroporto Charles de Guelle con sede a Parigi ha confermato la nostra partenza e con una tratta di sette ore e venticinque minuti potremmo darvi il benvenuto nella capitale francese»Allacciai la cintura di sicurezza, osservando rapita l'assistente di volto alla nostra sinistra.
La divisa sui toni del blu era bellissima e la donna la calzava con un'eleganze inaudita.«Seguite le procedure di sicurezza, il velivolo si immetterà nella pista di decollo.
Grazie per aver scelto la nostra compagnia, vi auguriamo un buon viaggio»Gli unici passeggeri del volo eravamo io ed Evan.
Non che avessi preteso il jet privato per un volo internazionale, eppure il megalomane del mio fidanzato aveva insistito per organizzare lui.Arrivare al JF Kennedy e trovarmi davanti uno degli aerei della sua squadra non avrebbe dovuto forse stupirmi così tanto.
«Signorina Hall...»
Un dolce sorriso comparve sul volto della donna, chinatasi verso il mio sedile.
«Spero non le dispiaccia alzarsi e seguirmi»Cosa?
Guardai allibita Evan, eppure la sua attenzione era riservata esclusivamente al menù proposto per il viaggio.
«Io... si, si certamente»
Nella mia tuta grigia e coda di cavallo già spettinata mi affrettai a seguire la donna.
Al termine del corridoio, in uno scompartimento del velivolo, l'hostess prese una spilla argentata identica alla sua.
Con delicatezza me la appuntò all'aderente T-shirt bianca e io non potei che stare immobile a fissarla.Cosa diavolo stava succedendo?
Le ruote dell'aereo avevano iniziato a muoversi lungo la pista e la seconda assistente di volo si era appena allontanata dalla postazione di Evan.
«Abbiamo un lavoro da fare, collega»
Avrei voluto ridere in faccia alla donna, eppure quando mi spinse a tornare verso i sedili non potei che scorgere Evan con un ridicolo sorriso in volto.
Reggeva il cellulare tra le mani, filmando l'intera scenetta.
«Andiamo signorina, sto attenendo le istruzioni di volo»
Non stavo capendo nulla.
Non riuscivo a decifrare i sorrisi sui volti dei presenti, tanto meno cosa ci facessi ancora in piedi al centro dello stretto corridoio.Vedendo la mia confusione, Evan chiese il permesso di alzarsi e raggiungermi.
I suoi quasi due metri d'altezza occupavano interamente lo spazio tra i sedili e quando si appoggiò sullo schienale delle due file mi sembrò di essere davanti un alto muro invalicabile.«Cosa sta succedendo?»
Sussurrai, cosicché solo lui potesse sentirmi.«Vedi, ho pensato che questa potesse essere l'occasione giusta per fare un regalo alla piccola Kathlyn.
Stiamo per attraversare l'Atlantico e tu inizierai la vita che desideri veramente, ma mi sono reso conto che nessuno ha ancora realizzato i sogni della piccola te»

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BLACK LIES
Romance#𝟏 𝐍𝐄𝐓𝐒 𝐒𝐄𝐑𝐈𝐄𝐒 Gli scandali sono come le caramelle, una non basta mai; questo Kathlyn lo sa bene. Nata tra gli ambienti più illustri di New York, fin dai primi anni di vita ha dovuto dimostrare al mondo chi fosse, confrontarsi giornalme...