KATHLYN
New York, 02 novembreNASCOSI IL VOLTO dietro il grande menù plastificato.
«Ci stanno fissando tutti»
Evan si guardò intorno divertito, accavallando le gambe al fianco del piccolo tavolino a nostra disposizione.
Era alto -terribilmente alto- e nonostante la suola fine delle Nike indossate, le sue ginocchia sbattevano comunque contro la superficie del ripiano.«Sono le nove di sabato sera e ci troviamo in un locale in pieno centro. La prossima volta scelgo io l'appostamento, ok zero-zero-sette?»
«Pensavo non venisse più nessuno in questo posto» tentai di giustificarmi, invano.
«E questo lo dice...Wilma Sloane?»
«Conosci Wilma Sloane?»
«Non lo saprai mai» alzò le spalle indifferente, riportando lo sguardo sui cocktail proposti.
Me lo immaginai disteso sul divano di casa, intento a guardare uno per uno i video della nota influencer latina con una maschera sul volto.Sorrisi come una stupida, rilassandomi.
Gli occhi del giocatore rimasero incollati alla carta dei drink, ispezionandola da capo a piedi come se fosse un romanzo terribilmente allettante.
Non avrebbe ordinato comunque nulla di alcolico e questo lo sapevo proprio grazie alle mille interviste guardate in rete il pomeriggio stesso.Mai presentarsi disarmata davanti al lupo cattivo.
Cappuccetto Rosso mi aveva istruita per bene, non avrei replicato l'errore.5 Curiosità su Evan Walker, numero ventidue dei Brooklyn Nets, stella nascente dell'NBA.
1-Nato e cresciuto a Detroit, arrivato a New York dopo essere stato scoperto da un procuratore sportivo nel riformatorio della sua città natale.
2-Orfano, adottato all'età di quindici anni.
3-Astemio, niente fumo, vita sana e allenamento costante.
4-Altezza: 1,96 m
5-Anni: 24 (10 dicembre 1998)La vita di Evan era un'alta torre accerchiata da rampicanti e rovi.
Più parole digitavo sulla tastiera più verità scomode e contorte erano venute a galla.Erano davvero verità?
Per il terribile piano ideato mi aveva aiutato Lexie, riassumendo in sole due ore tutta la vita dello sportivo.
Poteva benissimo essere definito stalking ma chiusi un occhio proprio perché si trattava della mia amica.In un solo articolo veniva citata la famiglia di Evan e la sua detenzione.
Tutta la sua immagine si era sempre basata su frivolezze e ironia, eppure sapevo che quel ragazzo nascondeva tanto altro sotto la spessa corazza.Prima dei diciannove anni, Evan non era altro che un grande punto interrogativo.
Sui social pubblicava esclusivamente foto della squadra, del suo cane -Dug- e dei suoi muscoli.
Le foto in palestra erano sicuramente le mie preferite ma non abbastanza utili alla mia indagine.Seguiva un sacco di donne.
Seguiva un sacco di donne bionde.
Seguiva mia sorella, ma non me.Stronzo.
Non c'erano traccia di relazioni passate; oltre qualche serata o pomiciata dentro locali notturni, Evan non si era mai fatto vedere in giro con una donna.
Nessun evento sportivo, nessuna camminata per Central Park, nessuna vacanza alle Cinque Terre.

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BLACK LIES
Romance#𝟏 𝐍𝐄𝐓𝐒 𝐒𝐄𝐑𝐈𝐄𝐒 Gli scandali sono come le caramelle, una non basta mai; questo Kathlyn lo sa bene. Nata tra gli ambienti più illustri di New York, fin dai primi anni di vita ha dovuto dimostrare al mondo chi fosse, confrontarsi giornalme...