04.Ringrazia la mamma

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KATHLYN
New York, 31 ottobre

direct: @evanwalker
prima pagina, biondina.
mamma ti ha già messo in punizione?

Tutto era cambiato all'improvviso; la sottile lastra di ghiaccio sulla quale camminavo si era scheggiata e da quel momento in poi avrei dovuto sperare solo che non si infrangesse del tutto.

Perché si, Mitch Henry aveva scattato quelle foto, ma non era stato il solo!
La spietata Sylvia Hall non controllava l'intero mercato newyorkese e nemmeno la potenza mediatica di mia madre avrebbe potuto impedire l'uscita di quelle foto.

La situazione era sfuggita di mano.
Non avevo mai osato spingermi così in fondo e quel venerdì mattina, sulla prima pagina di tutte le riviste, non si vedeva Madison -mano nella mano con il suo nuovo e luccicante imprenditore- ma io!

I nostri scatti avevano fatto il giro del web. Al sorgere del sole l'intera città aveva già visto le foto scandalistiche mie e di Evan.

Foto rubate e rivendute a una delle tante riviste di cronaca mondana.
Mia madre aveva perso il controllo della situazione e per la prima volta in tutta la mia vita, il mondo stava parlando di me senza il suo zampino.

Evan Walker e Kathlyn Hall!
Nuova coppia esplosiva nella Grande Mela!
Il bacio rubato tra il famoso cestista dei Nets e l'emergente modella

In prima pagina c'eravamo proprio noi due.
La sua bocca premuta sulla mia, le mani grandi e callose strette al mio corpo e la sua altezza a sovrastare la mia minuta figura.

Era successo davvero.
Guardare quelle foto mi procurò un doloroso crampo alla pancia.
Lo sentivo ancora su di me, percepivo il suo profumo, il suo tocco, la sua bocca.

«Alle cinque abbiamo appuntamento con George, spero tu sia pronta»

«Sono pronta»

«Sei appena tornata dalla palestra?»

«Sono andata a correre»

«In città?» Mamma alzò lo sguardo dal cellulare, regalandomi attenzione per la prima volta in quella mattinata.
Aveva legato i capelli, indossato le perle e le scarpe di Valentino.

«In palestra»

«Ti hanno fermata? Fatto domande?»

«No, niente» ribadii convinta, afferrando dal ripiano una banana.
Mamma spense il display, appoggiò gli spessi occhiali sul ripiano e afferrò di nuovo la copia di Composition.

Copertina. Io ed Evan.

«Se ti fermano, devi stare zitta. Appena ci saremo organizzati dichiarerai sui social e ai giornali che queste foto non sono una prova di nulla! È stato uno sbaglio e quello lì...»

«Quello lì?»

«Non voglio sentire il suo nome Lilly! Hai capito cosa ho detto?» le piccole rughe intorno agli occhi si accentuarono, mandando a quel paese anni di micro-chirurgia plastica «E per l'amor del cielo, butta via quella banana. Sei andata a correre per cosa? Non è ora di mangiare!»

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