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Sto sognando di essere ad un concerto, in un prato, sommersa dalla folla, improvvisamente un microfono atterra ai miei piedi, lo fisso ma non lo raccolgo, potrebbe farlo qualcun altro al mio posto, ma stranamente nessuno lo prende, sto per chinarmi quando delle urla si inseriscono nello strano quadretto...
<Imogen! Imogen!! Ci sei? >
Provo ad alzare le palpebre, ma sono mezze incollate tra di loro, mi stropiccio gli occhi e ci riprovo.
<Imo dai apri!>
Kristal.
Mi alzo a rallentatore e vado ad aprire la porta trascinando i piedi a fatica.
<Sono dieci minuti che ti chiamo! Mi ero preoccupata, ti ho anche lasciato un messaggio ma non hai risposto!>
dice tutta agitata la mia più cara amica.
Mi schiarisco la voce.
<Stavo dormendo, non l'ho visto il messaggio!>
Kiki è in tenuta sportiva, è passata a prendermi per la nostra solita corsa ad Hyde Park.
Solo lei riesce ad essere bellissima alle sette del mattino, ma diciamo che è avantaggiata dal suo status di modella più famosa del Regno Unito.
Sfila per i nomi più importanti della moda e presta il suo volto e il suo corpo alle riviste patinate di tutto il mondo.
<Vestiti dai, ti aspetto, non perdere tempo a fare colazione, ci fermiamo per strada!>
Poi mi osserva meglio ed aggiunge:
<Tesoro sei un rottame, stai bene?>
<Si, sto bene, ma sto accusando il jetlag, sono tornata ieri sera da New York, se te lo fossi dimenticato!>
Mi lavo velocemente, indosso un paio di leggins sotto ad una maglia oversize e in meno di mezz'ora stiamo già correndo lungo il perimetro del parco.
Kiki indossa un cappello da baseball che le copre il viso, i capelli neri, lunghi e setosi sono legati in una treccia dietro la schiena, cerca di fare il possibile per passare inosservata, capita spesso che venga riconosciuta e fermata per strada.
<Come è stato il mese a Los Angeles? Non sai quanto avrei voluto raggiungerti per stare un po' assieme!>
<Disse quella che ha trascorso agosto su uno yacht a Capri, ospite dello stilista famoso!> le dico ridendo e continuo <Comunque non ci siamo soffermati molto a L.A. , ci siamo spostati negli Hamptons, Paul voleva fare surf e mio padre aveva organizzato un party di fine estate alla villa, c'erano tutte le persone che conosce....>
<Allora chissà quanti invitati c'erano! Hai conosciuto qualcuno di interessante? C'era Justin?>
<Si, c'era Justin, Charlie e tutti gli altri, ma non ci sono andata, lo sai che se posso preferisco evitare!>
Kiki alza gli occhi al cielo, odia quando sottolineo che l'ambiente che frequentano lei, mio padre e, in generale, tutte le persone che conosco, non è sano, è pieno di ipocrisia, di falsi sorrisi, di rapporti di comodo e di interessi celati sotto amicizie non sincere.
Certo non è la regola ma comunque è in gran parte così.
Non mi fa sentire a mio agio, non mi piace e se posso cerco di starne fuori, non è facile, spesso infatti non ci riesco, ma cerco di selezionare il più possibile.
Una volta che si capiscono le regole del gioco è un po' più semplice, si tratta di muoversi attraverso un campo minato e di diventare abili a schivare i pericoli.
Ci fermiamo a prendere fiato e ci tamponiamo il sudore con le maniche della maglia.
<Kiki...posso chiederti una cosa?>
<Spara!>
<Ti è mai capitato di avere un'avventura di una notte?>
<Non credi che se mi fosse capitato lo avresti saputo? Non ti ho mai nascosto niente...ma se vuoi sapere come funzionano queste cose devi chiedere a Benedict, se ne porta a casa una ogni sera!>
Benedict è il mio secondo amico più caro, io lui e Kiki ci conosciamo da tanti anni, sono le persone che amo di più al mondo, sono una seconda famiglia.
<Perché me lo chiedi?> poi le compare in viso un'espressione maliziosa <Hai fatto follie negli Hamptons? Non ci credo! Hai fatto bene! Dimentica quel pazzoide di Andrew! Dai, racconta tutto alla tua Kik...>
<No no, non è successo niente di niente, però poteva succedere e...lo sai, io penso sempre troppo e rovino tutto ..>
Mi sento tremendamente in colpa a mentirle, ma ho promesso, e non ho intenzione di parlare di Jay a nessuno, mi fido ciecamente della mia amica ma voglio essere corretta.
Durante il viaggio di ritorno ho guardato sul web tutto quello che sono riuscita riguardo al famoso J-Hope e beh, lui è lui, che dire, riconoscere la sua buffa risata o vedere certe espressioni che ha fatto anche con me è... è strano.
Ma lui è molto più di questo, è un talento, amato a livelli inimmaginabili, vederlo ballare con gli altri membri su così tanti palchi mi ha fatto capire quanto è vasta la sua popolarità, è un qualcosa che non posso neanche concepire.
Questi sette ragazzi hanno una sorta di aura luminosa che trasmettono a chi li guarda.
Nell'ultimo anno mi è anche successo di ascoltare qualche loro pezzo, ma non mi ero mai chiesta chi ci fosse dietro.
Adesso lo so anche troppo bene.
Ripensandoci ora, capisco perfettamente il perché era così teso e preoccupato, il perché non finiva più di scusarsi, Jay vive perennemente con i riflettori accesi, con il dito puntato contro, ogni movimento scannerizzato....
Ricominciamo a correre.
<Sei silenziosa Imo... è perché ho nominato Andrew?> Kiki mi guarda preoccupata.
<No, con lui è davvero finita, ho chiuso definitivamente>
<Vorrei dirti una cosa ma non voglio farti innervosire...> mi dice.
<Tanto me la dirai ugualmente!>
<Si infatti! Beh, ecco, sai che Andrew sta cercando disperatamente di diventare uno dei giornalisti di punta della BBC, ma è un leccapiedi senza ritegno e mi hanno riferito che parla di te come se fossi ancora la sua ragazza e non mi piace!>
Sospiro.
<Nell'ultimo anno non era più lui Kiki, con me si comportava diversamente da prima, quando litigavamo tirava pugni in giro, era violento, ha iniziato a frequentare persone che possono portarlo al lavoro che brama più velocemente del previsto, ma queste persone lo hanno anche portato ad essere avido, troppo ambizioso, sempre ubriaco e su di giri!>
<Secondo me è sempre stato uno stronzo, solo che prima lo mascherava meglio, e continua a servirsi del tuo nome perché sei la figlia del più importante produttore musicale del mondo e tua madre, essendo figlia di un duca, frequenta i salotti più esclusivi di Inghilterra!> quello che mi piace di Kristal è che non si fa problemi ad essere sincera.
Sbuffo, ma solo perché ha ragione.
Molte persone mi ronzano attorno perché mio padre ha portato al successo gran parte dei nomi della musica che noi tutti conosciamo costruendo un impero, e perché mia madre compare sulle copertine dei tabloid quasi ogni settimana come icona di stile, visto che quello che indossa diventa virale non appena pubblicato.
<Sei stata due anni con una zecca Imogen, ma le zecche sono parassiti da eliminare, altrimenti portano malattie!>

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