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Di sotto il party è in pieno svolgimento, sto finendo di ritoccare il trucco applicando il rossetto rosso.
I capelli mi sono stati acconciati semplicemente in una coda di cavallo alta, ma sono talmente tirati e fissati che temo di non poter nemmeno sbattere le palpebre.
Mi osservo allo specchio, l'abito scelto da Saint Laurent è nero, in tulle, senza maniche, con la scollatura che arriva fino all'ombelico, la gonna è corta, sempre in tulle e mi fa assomigliare ad una ballerina, ho deciso di indossare calze rosso fuoco, dopotutto sono inglese e un tocco eccentrico lo dovevo aggiungere, le scarpe décolleté alte sono anch'esse rosse.
Sto provando a fare dei movimenti di prova per non rischiare di far uscire il seno al primo minuto di gioco.
Le parole di Andrew mi rimbombano nella testa "Sei una puttana", ma non lo sono, so di non esserlo. Forse avrei dovuto vestirmi meno provocante, ma no, non devo farmi influenzare. Stringo i denti e mi faccio forza.
Scendo le scale e cerco Ben con lo sguardo ma non lo vedo.
Un cameriere mi porge un cocktail di benvenuto.
Il salone è stato interamente decorato con felci e vischio, è tutto un trionfo di verde e rosso, sembra di essere in una foresta, devo dire che l'effetto è magico.
<Imogen?>
<Taylor!>
Beh, Taylor Swift non ha bisogno di presentazioni, è una dea non c'è altro da aggiungere.
Mi abbraccia.
<Non ci vediamo da quanto? Cinque anni?>
<L'ultima volta è stata ad Aspen, quando siamo andate a sciare con i miei fratelli e gli altri loro amici!>
Scoppia a ridere.
<Si è vero! Ci siamo divertiti troppo...ho mandato a Connor dei testi, dobbiamo lavorarci su, e quando lo faremo gli ricorderò che è ora di farne un'altra di vacanza così!>
<Oppure vieni a Londra a trovarmi!> suggerisco.
<Solo se mi prometti che sarai il mio cicerone!>
<Affare fatto!>
Ridiamo.
<Imogen sei splendida, sembri una bambola...>
<Oh ti ringrazio, ma devo dire che anche tu non scherzi!>
<Ti piace?> chiede lisciandosi l'abito viola pieno di strass <l'ho indossato per l'occasione! Tuo padre mi ha detto che stasera ci sarà nientemeno che il presidente della Hybe assieme ad un membro dei BTS, devo assolutamente portarmi a casa una foto con loro, li adoro!>
Vorrei chiederle di ripetere quello che ha detto, ma non sono sorda, ho capito benissimo e mi sto sentendo male.
<Ehm Taylor perdonami, devo andare a cercare una persona, ci vediamo più tardi!>
<Certo fai pure!>
Devo trovare Ben, in fretta, mi sento come un vulcano pronto ed eruttare, tutto quello che ho cercato di soffocare sta salendo a galla prepotentemente.
Non lo vedo da nessuna parte, sbircio tra gli invitati e mi pare di scorgere una testa arancione, è Connor? Si è lui...mi giro istantaneamente e cambio direzione.
Cerco di rassicurarmi, dopotutto i BTS sono sette, non è detto che l'invitato sia proprio chi temo io.
Ben è dall'altra parte della sala, lo raggiungo, scolo in un sorso il liquido che ho nel bicchiere e dico:
<Ben ho un problema, dobbiamo andare!>
<Andare dove? Stai bene?> si preoccupa.
<Devo dirti una cosa, cerchiamo un posto tranquillo!>
<Non puoi aspettare?>
<No!...anzi, hai visto mio padre?>
<Mmm, si, sta' venendo verso di noi ora, è con persone che non conosco...>
Oh no, no no. Mi giro di spalle.
<Ma cosa fai? Perché stai guardando il muro?>
<Ascolta Ben> ma non mi sta guardando <Ben! Ascoltaascoltaascolta, concentrati! Se mi vedi andare di sopra seguimi, hai capito?>
È confuso dal mio comportamento, sta sicuramente pensando che io sia impazzita.
<Ok va bene....oh! Grayson ciao!>
<Benedict ragazzo mio!>
Si abbracciano.
Oh Dio.
Una mano si appoggia sul mio braccio.
<Imogen tesoro? Voglio presentarti degli amici...>
Mi giro e vorrei tantissimo che il pavimento si aprisse e mi inghiottisse.
Davanti a me c'è il capo della Hybe, nonché l'uomo che ha dato origine ai BTS ed ha creato dal nulla una potenza a livello mondiale, ed assieme a lui ci sono due membri: J-Hope e il leader Namjoon.
<Bang ti presento Imogen, mia figlia, è una creatura piuttosto sfuggente, ma finalmente questa sera ci onora con la sua presenza!>
Mi inchino leggermente in avanti e Bang prende la mia mano fra le sue.
Anche se la corporatura è paragonabile a quella di un Teletubbies, lo sguardo non ha nulla di tenero, è acuto, intelligente e scaltro, ma le sue mani sono calde e morbide, d'istinto mi verrebbe da appoggiarmi alla sua spalla e piangere.
Il leader, che parla perfettamente inglese, traduce per noi quando necessario, mi porge la mano ed esclama:
<Molto piacere Imogen!>
<Oh il piacere è mio!> gli dico, rispondendo in coreano.
<Parli la nostra lingua!> spalanca gli occhi sorpreso, sul viso gli si allarga un sorriso meraviglioso, confortante.
<Si, mia nonna è coreana!>
<È incredibile! Hai sentito Hope?> e si rivolge al suo compagno, che mi fissa cercando di celare un rimprovero, ma senza riuscirci molto bene, ha infatti un'espressione simile a quando si deve per forza mangiare qualcosa che ha un cattivo sapore.
La situazione è grottesca, e a peggiorare il tutto arriva Connor, mi abbraccia da dietro appoggiando il suo mento sulla mia spalla e dicendo:
<Hey Hope, vedi una certa somiglianza? Io e mia sorella siamo uguali!> Oh Gesù...<facciamo una foto tutti assieme!> e porge il cellulare a Ben.
I due membri si avvicinano abbassandosi davanti a me e mio fratello e si mettono in posa.
Fisso i capelli di Hope ed il pensiero di averli accarezzati...baciati.... è un tormento, è insopportabile.
Devo allontanarmi.
Ben scatta la foto, io unisco le mani in segno di scusa dicendo di dovermi assolutamente assentare un attimo.
Mi avvio a passo svelto verso le scale, afferro un bicchiere di champagne da un vassoio e salgo di sopra.
Ben mi segue a ruota.
<Imo che succede?>
Percorro tutto il corridoio fino in fondo, dove c'è la vetrata che porta al terrazzo. Mi appoggio al muro.
<Il ragazzo che ci ha presentato mio padre...>
<Quale? Quello che sembra un armadio o quello stiloso che pareva muto?>
Mi liscio i capelli già liscissimi.
<Quello.... quello che non ha parlato> faccio un lungo respiro<ecco io ci sono andata a letto...> confesso un po' troppo velocemente.
<Eh? Non ho capito...>
<Ci sono andata a letto!>
Ben tira indietro la testa come se avesse ricevuto uno schiaffo.
<Imo scusa se te lo dico, ma quei due ragazzi di sotto fanno parte della boyband più famosa del momento, sono coreani, abitano dall'altra parte del mondo, quando ci saresti andata a letto?>
Poi guarda il mio bicchiere e dice:
<Ma cosa hai bevuto? Sei sicura che non ci fosse qualcosa qui dentro?>
<Si certo che lo sono! È stato ad agosto...ma lui non sapeva chi io fossi!> dico a denti stretti.
Ben è sbigottito.
<Cioè tu hai fatto sesso con lui ma lui non sapeva che sei figlia e sorella dei produttori che lavorano con lui?>
<Esatto!>
<Ma Imogen.... cioè per prima cosa vorrei sapere perché io non ne sapevo niente... dovrai raccontarmi tutto per bene. Ma ahimé, dovrò aspettare perché il tuo amico coreano ti ha seguito e sta venendo qui!>.


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