C'è sangue sul pavimento, io sono tutta imbrattata, prima probabilmente a causa dell'adrenalina ero come anestetizzata, ora sta' crollando vertiginosamente, ho la nausea e gira tutto, sono seduta ed ho paura che alzandomi potrei cadere a terra svenuta.
Così mi allungo il più possibile verso il tavolo per afferrare la pochette, tiro fuori il telefono e chiamo Ben.
Risponde dopo pochi squilli, ha la voce impastata, forse si è appena appoggiato sul cuscino.
La mia di voce è sorprendentemente uguale a quella che avevo prima di aver subìto questa violenza, e mi sorprendo perché non mi sento più io in nessuna cellula del corpo.
Gli dico che ho bisogno che venga qui subito, che è successa una cosa brutta, mi chiede cosa ma non so neanche che parole usare, taglio corto, gli dico di venire e basta.
Non so quanto tempo è trascorso dalla chiamata ma non sembra molto e quando Ben arriva trova la porta spalancata, entra si guarda in giro e si precipita da me.
<Oh mio Dio Imogen, ma cosa è successo? Sei caduta? Ti sei fatta male?>
Non so cosa dire.
<Cazzo c'è sangue dappertutto, chiamo l'ambulanza!>
<No!> dico
<Si!>
<No!!>
<Imo stai perdendo sangue! Oh Dio...Diodio!>
<Non è mio, il sangue...>
Ben è esterrefatto, prende tempo per osservare meglio la situazione, forse il suo cervello piano piano registra il mio stato, vede il mio intimo a terra...la sua espressione cambia, indietreggia sbattendo contro una sedia, si aggrappa al tavolo.
<Ma cosa è successo qui....> si mette una mano sulla fronte.
<Andrew> dico io.
Ben si avvicina di nuovo, si inginocchia davanti a me.
<Imo...> ingoia, è spaventato.
Mi mette un mano sulla coscia.
<Non toccarmi!> urlo.
La sposta subito e me la mette sul braccio.
<Non toccarmi!>
Mi sto tenendo il corpetto del vestito premuto sul petto e piano piano mi sto ripiegando su me stessa, lo trovo stranamente confortante.
Ben prende un coperta e me la mette sulle spalle, poi tira fuori il cellulare.
<Non chiamare mia madre, ti prego!>
Se mi vedesse in questo stato cadrebbe a terra stecchita, morirebbe di dispiacere.
Lui però non bada a me, ma parla con chi si trova dall'altra parte del telefono.
<Dove sei?>
Silenzio.
<Non importa, lascia tutto e corri qui, sono da Imogen>
Evidentemente la risposta non è di suo gradimento perché alza la voce e dice:
<Ti dò 10 minuti, anzi 9 perché stiamo perdendo tempo! Kristal corri qui immediatamente!>
Ben sta camminando avanti e indietro, si tiene una mano sulla pancia e si massaggia, ogni tanto si piega in avanti ed immagino sia il suo problema di colite, quando è molto nervoso deve andare in bagno. Sempre.
Kristal arriva correndo, appena entra in casa rimane pietrificata sulla soglia, sento il suo fiato corto, guarda Ben con gli occhi sbarrati in cerca di risposte.
Lui la prende da una parte, le parla piano e fitto fitto, Kiki si mette le mani davanti alla bocca e si appoggia al muro disorientata, poi il suoi occhi si posano su di me
Indossa un abito nero semplice, aderente, stivali alti con un tacco vertiginoso ed i capelli sono raccolti sulla nuca.
Si avvicina ed anche lei si inginocchia davanti a me.
<Tesoro ti portiamo all'ospedale...>
<No!>
<Ma devi farti visitare...>
<No!> urlo.
Mi accarezza i capelli, è un gesto troppo tenero, non lo sopporto, mi allontano.
Kiki osserva le gocce rosse sul pavimento e sulla mia pelle.
<Dovevi ucciderlo quel mostro!>
<Il vestito è rovinato K, mi dispiace....>
Ben va in cucina e ritorna con del ghiaccio, me lo porge dicendo:
<Mettilo sul labbro, si sta gonfiando!>
Kiki mi prende una mano tra le sue.
<Te la senti di venire di là con me? Ti preparo un bagno caldo e ti tolgo di dosso tutto questo....tutto questo...> e fa un gesto panoramico con la mano.
Mi tolgo la coperta e mi alzo, vedo entrambi osservarmi con sguardo sconvolto.
Su tutte e due le braccia si sono formati cinque lividi ovali, le dita di Andrew, sui polsi ho dei segni viola circolari.
Ho la pelle bianchissima perciò si notano ancora di più.
<Io lo uccido Ben, te lo giuro pagherà per questo!> dice Kristal, poi scoppia a piangere.
<K porca puttana non crollare, smetti subito!> ordina Ben.
Lei si tampona gli occhi, tira su con il naso e mi accompagna in bagno.
Mi spoglia, riempie la vasca e mi lava tamponandomi con la spugna come se fossi una bambina.
Indosso il pigiama e ritorniamo in salotto.
Noto che Ben nel frattempo ha ripulito a terra, ha raccolto i vetri rotti e sta mettendo il vestito di piume dentro un sacco nero della spazzatura, mi sembra tutto inquietante, come essere dentro un film di quelli in cui la polizia scientifica transenna la zona dove è avvenuto un omicidio.
Mi fasciano la mano ferita, mi preparano un the con il latte, ed io sono grata per questo ma è come se assistessi a tutto da lontano, attraverso un vetro.
Sono tutta dolorante e mi sembra di avere una poltiglia informe in mezzo alle gambe.
<Imo, lo so che sei sconvolta ma devi denunciarlo...>esclama Ben.
<Aspetta....> provo a dire.
<Sarà andato a farsi medicare quello schifoso pezzo di merda, devi denunciarlo!> insiste.
<Non lo so...>
<Non lo sai? Deve marcire dietro le sbarre per sempre!> urla.
Mi metto le mani sulle orecchie, il mio cervello sta provando a pensare ma non so da dove partire, sono come inceppata, è come se fossi soffocata dall'ovatta.
<Ascoltate, possiamo riparlarne, c'è gente che denuncia dopo mesi, anni...non urlate, ci sono altre cose più pratiche a cui pensare...> esclama Kristal prendendo in mano la situazione, si rivolge a me e chiede:
<Sai se lui...beh se lui...ha finito dentro?>
<No, non credo....penso di avergli spaccato il naso prima che concludesse!>
<Ok, adesso vai a stenderti, al resto pensiamo noi, non ti lasciamo sola, staremo qui con te per tutto il tempo necessario.>
Mi dirigo nella mia camera, mi stendo sul letto, ed ascolto i miei più cari amici sussurrare fra loro, dopo un po' in casa cala uno strano silenzio, mi alzo e sbircio in salotto.
Ben è seduto e Kik è in piedi davanti a lui, lo sta accarezzando sulla schiena e gli sta dicendo qualcosa all'orecchio, il viso di Ben si scosta un poco e vedo con sgomento che sta piangendo.

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SOLE DENTRO
ChickLitJ-Hope talentuoso membro del famoso gruppo dei BTS, ballerino eccezionale che con la sola forza di volontà ha raggiunto traguardi inimmaginabili, si ritrova a dover lottare contro un destino difficile per conquistare quello che desidera di più al m...