Oh cielo! Mi sento come un relitto vittima di una tempesta.
Ieri sera si sono tenuti i BAFTA, alla serata erano presenti tutti i personaggi di spicco della musica e dello spettacolo, inglesi e non, io ero ovviamente con la mia famiglia, di solito a questi eventi mondani cerco sempre il modo di defilarmi, ma ieri non è stato proprio possibile, ho dovuto percorrere il tappeto rosso e prestarmi alle varie foto, girarmi a destra e a sinistra, sorridere, rimanere seria, mettere una mano sul fianco, inclinare la testa....
Dopo la cerimonia e le premiazioni, Ben è venuto in mio soccorso avvicinandosi discretamente e facendomi vedere che sotto la giacca teneva in custodia una bottiglia di gin pregiato, solo per noi due.
Mi ha accompagnato a casa a piedi, casa mia non è distante dalla Royal Opera, ed abbiamo passeggiato bevendo e ridendo come pazzi, ricordando aneddoti divertenti successi a noi e a Kiki negli ultimi anni.
Ma la serata che doveva concludersi all'ultimo sorso di liquore aspro e trasparente è invece continuata, siamo saliti e ci siamo scolati anche la bottiglia di whisky che tenevo in cucina e beh, siamo crollati stecchiti.
Ora Ben è ancora sul divano, sta dormendo ed emettendo degli strani sbuffi, io sono in bagno, ho fatto la doccia e mi sto struccando minuziosamente il viso.
Tutto l'alcool ingurgitato mi ha distrutto lo stomaco ma almeno per qualche ora mi sono permessa di non pensare a tutto quello che mi affligge, a Hobi così lontano, a quello che serve fare per poterlo vedere...ho la nausea, mi dirigo in cucina, preparo il caffè ed addento uno scones per cercare di calmare gli strani movimenti delle mie viscere.
Bevo un sorso di liquido scuro ed aromatico e mi sento subito meglio. Mi avvicino al divano.
Ben ha un braccio abbandonato lungo il corpo e l'altro dietro la testa, quando dorme sembra un fanciullo, i capelli biondi e ondulati gli cadono sugli occhi, è davvero molto bello.
Sarebbe tutto più semplice se tra noi ci fosse qualcosa di più di una profonda amicizia, lo conosco da tanto, mi fido di lui, sarebbe facile amarlo, abita a qualche miglia di distanza, per vivere una storia con lui non dovrei stravolgere tutta la mia vita...oh è tutto così complicato!
<Ben! ...Ben svegliati!> lo scuoto leggermente.
Emette un suono inarticolato ed apre gli occhi, mi osserva ed osserva la stanza attorno a lui.
<Cosa ci faccio qui?> si guarda il petto <e perché indosso una t- shirt dei Rolling Stones?>
Scoppio a ridere.
<Rimetti in ordine i pensieri! Ieri sera abbiamo bevuto, siamo crollati e, per non farti dormire con la camicia inamidata, ti ho prestato la mia maglietta...>
Lui abbandona la testa all'indietro massaggiandosi le tempie
<Ah...si, è vero! Dio mi esplode il cervello, preparami un'aspirina!>
Gli porgo la compressa che mi ha chiesto, si stropiccia il viso e si dirige in bagno.
<Mi faccio una doccia, è tardissimo...devo essere a Greenwich per pranzo, non ho tempo di andare a casa a cambiarmi, mi dai un passaggio?>
<Si certo! Devo andare a prendere una persona ad un centro conferenze li vicino!>
<Una persona? Chi?>
<Lo vedrai...dai preparati!>
Mentre Benedict cerca di rimettersi in sesto io mi vesto, indosso un paio di jeans boyfriend con un top corto ed una felpa rosa sopra.
Dopo mezz'ora scendiamo in strada, andiamo a prenderci un litro di caffè a testa da sorseggiare in auto e partiamo.
<Imo, ieri sera c'era Andrew alla cerimonia...>
Non mi aspettavo un esordio di questo tipo, lo stomaco mi fa una capriola ed il caffè minaccia di uscire dalla parte sbagliata del corpo, osservo Ben con la coda dell'occhio e vedo che mi sta fissando.
<E allora?> chiedo.
<Non vuoi sapere cosa mi ha detto?>
<Perché ieri sera sei stato muto come un pesce e me lo dici adesso?>
<Non lo so....volevo godermi un momento con te, potremmo non averne molti in futuro se tu decidi di...beh, comunque credo che tu debba sapere>
<Ok>
<Mi ha detto che avrebbe voluto parlarti ma che non può avvicinarsi a te perché lo hai ricattato e minacciato!>
<Che stronzo>
<È vero Imogen?>
<Non la metterei proprio in questi termini...>
Spalanca gli occhi incredulo.
<Lo hai ricattato?>
<Non lo difenderai spero! Non capisco se ne sei sconvolto o compiaciuto!>
<Nessuna delle due Imo! Non potrei mai difenderlo ma dovevi denunciare! Non siamo in un film! Ma cosa ti è saltato in mente?>
Alzo la voce
<Ben non farmi la predica per favore! Ti ha detto altro?>
<No... cioè non mi ha detto nulla della vostra chiacchierata di quella sera, non so cosa tu abbia combinato ma...vuole che tu sappia che ha parlato con suo padre e...>
Mi giro di scatto e l'auto sbanda leggermente.
<Cazzo Imogen, guarda davanti!>
<Si...scusa!>
<E vuole che tu sappia che non gli ha raccontato quello che è successo fra di voi, ma gli ha parlato dei suoi problemi, della sua difficoltà a gestire la rabbia, ha deciso di andare in terapia e di lasciare il suo attuale incarico alla BBC, vuole cambiare aria, ha chiesto il trasferimento per fare il reporter all'estero>
<Se ne va?> sono sorpresa, non mi aspettavo nulla di tutto ciò.
<Si, se ne va>
<È davvero finita quindi?> sento un enorme sollievo.
<Si. È finita.>
Rimaniamo in silenzio, Ben prende la mia mano sinistra fra le sue e me la stringe.
Siamo quasi arrivati a destinazione, intravedo il palazzo in vetro e acciaio in fondo alla via.
Sul cellulare mi arriva un messaggio dalla persona che sono venuta a prendere che mi avvisa che fra cinque minuti sarà libera.
<Ma chi devi incontrare? Perché non me lo dici?>
<Non la conosci!>
<La? È una donna?>
Nel momento in cui me lo chiede vedo lo sguardo di Ben soffermarsi su di un gruppo di persone dall'altra parte della strada, improvvisamente mi mette una mano sul braccio e me lo stringe con forza.
<Ben! Mi fai male! Lasciami! Cosa stai facendo?>
Lui non mi degna di attenzione.
<Imo ho appena visto la madre dei miei figli, solo che lei ancora non lo sa!>
Mi indica con l'indice la persona che lo ha stregato e scoppio a ridere, senza riuscire a trattenermi.
<Oh Benedict mi dispiace...ma lei non è terreno di caccia>
<Cosa? La conosci?> è sconvolto, sembra faccia sul serio, io pensavo scherzasse.
<Si, è lei che stiamo aspettando!>
<Ma chi è? Perché non me l'hai mai presentata?>
Guardo la ragazza attraverso i vetri dell'auto, la vedo stringere mani ed abbracciare velocemente un uomo distinto e brizzolato che penso sia suo padre, poi si dirige verso di noi, saluta con la mano e sul viso le spunta un sorriso che illumina tutto ciò he si trova a un miglio di raggio.
<Gesù Imogen è stupenda...non dirmi che è occupata perché potrei mettermi a piangere senza ritegno!>
<Lo è, lasciala stare, e poi non vive qui...>
<Non importa! Ho avuto storie con ragazze più piccole, con donne più grandi, sposate, fidanzate, non mi faccio problemi di nessun tipo!>
Ecco perché tra me e lui non potrà mai funzionare, solo che a volte tendo a dimenticare.
<Sei uno schifoso amico mio, davvero, lasciatelo dire!>
La mia ospite ci ha raggiunto, apre lo sportello dietro ed entra nell'auto.
Appena mi vede lancia un gridolino ed io mi tendo ad abbracciarla, una nuvola di cocco e zucchero filato mi invade le narici.
<Che bello rivederti Cal!> e lo dico col cuore in mano.
<Anche per me è lo stesso! Sono contentissima di essere potuta venire a Londra!>
Ci guardiamo negli occhi, i suoi sono come li ricordavo: turchesi, limpidi e rassicuranti.
Mi rivolgo al mio amico che non sta aspettando altro.
<Ben, ti presento Calipso, ci siamo conosciute a Seoul...>
Si stringono la mano, lui sembra ipnotizzato.
<Calipso...sei un creatura rara, che merita tutte le cose più belle che la vita ha da offrire...>
<Ah, beh...sei gentile, grazie, ma non puoi saperlo, non mi conosci!> risponde ridendo.
Io alzo gli occhi al cielo, metto in moto e mi dirigo verso il locale dove Ben è atteso per il pranzo.
<Non ascoltarlo! Fa così con tutte....> le dico.
<Questo non è vero! È una cattiveria ed una bugia, e per provarti che ha torto vi invito stasera a cena, così avremo modo di conoscerci meglio!>
<Oh, mi dispiace tantissimo, ma non posso trattenermi fino all'ora di cena, devo raggiungere mio padre, ho il volo per Seoul domani!>
<Mi stai spezzando il cuore, ma non mi arrendo facilmente! Sento che prima o poi noi due avremo la nostra occasione..> e le lancia il suo sguardo più seducente.
Interrompo i deliri del mio amico e lo invito a scendere.
<Siamo arrivati a destinazione Ben, fattene una ragione!>
Lui prende delicatamente fra le sue una mano di Calipso e le bacia le nocche, sono incredula e imbarazzata, e noto che le guance della mia amica si sono leggermente imporporate.
Quando finalmente scende e riparto mi scuso per l'invadenza, ma lei sembra tranquilla e divertita e scoppiamo a ridere.
Ho bisogno di lei, un bisogno disperato di parlarle.

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SOLE DENTRO
ChickLitJ-Hope talentuoso membro del famoso gruppo dei BTS, ballerino eccezionale che con la sola forza di volontà ha raggiunto traguardi inimmaginabili, si ritrova a dover lottare contro un destino difficile per conquistare quello che desidera di più al m...