Sono a Seoul da tre giorni e ancora non ho avuto il coraggio di fare sapere ad Hoseok che mi trovo in Corea.
I miei fratelli lo devono aver visto, ma non so se hanno parlato di me al lavoro, comunque, anche se lo hanno fatto, lui non mi ha cercato.
Non che debba farlo, anzi, dopo quello che gli ho detto non ne avrebbe motivo.
Oggi avevo in programma di andare con loro alla Hybe così l'avrei fatta finita con questi arrovellamenti mentali, ma questa mattina, al risveglio, ho trovato sul cellulare la chiamata di una persona che aspettavo da settimane, una chiamata che avrei voluto ricevere ma che temo allo stesso tempo.
Così ho declinato l'invito di Paul e Connor ed ho deciso di stare per i fatti miei.
Fondamentalmente perché sotto sotto sono una codarda tremenda.
Mi sono vestita pesante, con maglione a collo alto, Ugg e piumino e sono scesa a passeggio per Gangnam, il quartiere del nostro Hotel.
È mezzogiorno passato, sto temporeggiando,una volta che richiamerò chi mi ha cercato non potrò più tornare indietro, sarà il primo passo per reagire a tutto questo casino.
Non so se sono pronta.
Il mio respiro sta' generando delle vaste nuvolette, è un freddo tremendo, mi siedo su una panchina e addento una ciambella acquistata per strada, sono talmente tesa che non ne sento il sapore.
Sto stringendo un po' troppo forte il cellulare con la mano destra.
Basta, ora chiamo.
Conto oltre dieci squilli, in UK è mattino, forse è troppo presto. Riprovo. E questa volta ho risposta.
<Ehm, pronto? Signor Ellis?>
<Buongiorno signorina Gordon, aspettavo la sua chiamata!>
<Le chiedo scusa per il ritardo, sono fuori Londra!>
<Non si preoccupi, anzi, sono io che chiedo scusa a lei! La mia assistente mi ha sottolineato che voleva parlare con me solamente e purtroppo gli impegni non mi hanno consentito di essere tempestivo!>
<Signor Ellis, quello di cui voglio parlarle forse non è di sua competenza, ma ho bisogno dell'assistenza migliore sul mercato e della massima riservatezza!>
<Certo! E l'avrà glielo assicuro! Ma immagino che sia un argomento delicato che non potremo trattare al telefono, le passo la segretaria per fissare un appuntamento quanto prima!>
Spero davvero tanto che Thomas Ellis della Ellis &Woodland, lo studio legale più prestigioso di tutto il Regno Unito, possa aiutarmi a realizzare quello che sto pensando da un po'.
Ho la nausea, mi chiedo cosa sto facendo qui, ho sbagliato a venire, questo non è il mio posto. Sono circondata da coreani che stanno camminando per i fatti loro, mi sento così piccola, persa... così lontana da casa. Non so più cosa sto facendo, dove sto andando, cosa sia giusto e cosa sbagliato.
Mi piego su me stessa e scoppio a piangere.*****************
Da quanto sono ranicchiata su questa panchina a congelare?
Lo squillo del cellulare mi strappa dal torpore.
È Connor.
<Patata dove sei? No anzi, me lo dirai
più tardi, ascolta, non ho molto tempo perché siamo in studio, ma stasera c'è il party di Hope di cui ti avevo parlato, sei invitata anche tu, quindi tieniti libera ok?>
<Ma Connor...>
Mi interrompe subito dicendo:
<Non voglio scuse, hai qualche ora per organizzarti, non è nulla di elegante, non ci sono riprese esterne, è una cosa fra gli addetti ai lavori e pochi altri, andrai bene in qualsiasi modo tu voglia presentarti!>
<Ma...>
<Passiamo a prenderti stasera in hotel. Ciao!>
Praticamente non ho avuto modo di dire nulla, mi conosce e sa che avrei escogitato mille scuse per non andare!
Mi alzo di scatto, devo trovare il modo di reagire, ho promesso a Ben che ci avrei provato, non so bene come ma vedremo strada facendo.
In valigia ho solo gli abiti che avevo portato per New York, qualcosa da mettere ci sarà.
Per prima cosa è di vitale importanza andare alla ricerca di una parrucchiera che possa risolvere lo stato dei miei capelli perché sono un disastro tanto quanto lo stato del mio morale.
Addocchio un salone al primo piano di un palazzo che mi sembra promettente, così entro e chiedo se possono occuparsi di me, dopo tre ore di phon e piastra torno in hotel con i capelli lisci, lucidi, con la riga centrale e fermati ai lati da due spille di strass.
Mi preparo un bagno profumato, mi spalmo una dose generosa di lozione per il corpo e mi trucco leggermente.
Decido di indossare un paio di pantaloni neri a palazzo di Chanel che hanno un filo di lurex nella trama, una camicia bianca in seta trasparente che lascia intravedere il reggiseno e scarpe nere alte.
L'effetto è molto di classe, forse un po' troppo per quello che devo fare? E chi lo sa, sono stata a tanti eventi di questo genere, ma mai in Corea... mi siedo sul letto e aspetto con il cuore in gola.

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SOLE DENTRO
ChickLitJ-Hope talentuoso membro del famoso gruppo dei BTS, ballerino eccezionale che con la sola forza di volontà ha raggiunto traguardi inimmaginabili, si ritrova a dover lottare contro un destino difficile per conquistare quello che desidera di più al m...