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Gli ultimi tre mesi assieme ad Hoseok sono stati frenetici, ma il tempo è scaduto,domani mattina è atteso alla caserma con tutti gli altri soldati che si arruoleranno con lui.
È l'ultima notte che passiamo assieme, non so quando avremo occasione di rivederci, le prime settimane non potremo nemmeno sentirci.
Io ho accettato di svolgere il mio lavoro durante il tour di Yoongi, Hobi ci teneva troppo per poter rifiutare così per due mesi mi sposterò da una città all'altra, rientrando in Corea solo per piccoli periodi che molto probabilmente non coincideranno con le sue licenze, che potrebbero essere più lunghe in prossimità delle festività ma anche solo di pochi giorni, e in questi casi voglio che le sfrutti per vedere la sua famiglia, o per avere dei momenti con i membri del gruppo rimasti, se ne ha la necessità, sono stata categorica su questo, cercando di soffocare le proteste di Hobi, che insiste nel dire che lo sa da solo di cosa ha bisogno.
Da quando abbiamo saputo della partenza ad ora siamo entrati entrambi in un loop di impegni che sembrava non avere fine.
Io mi sono assentata molte volte per seguire i ragazzi nei loro viaggi in programma e Hobi ha concentrato in pochi mesi il lavoro che normalmente avrebbe fatto in un anno fra collaborazioni, sponsorizzazioni, coreografie e registrazioni varie.
Non abbiamo avuto il tempo per noi che mi sarei augurata di avere, il risultato è che è stanco, stanchissimo, con le borse sotto gli occhi accentuate e, anche se per carattere cerca sempre di sembrare sereno e di mostrare il lato giocoso delle cose, sotto sotto è preoccupato.
Sta' per intraprendere un percorso del tutto nuovo, è un personaggio pubblico, anche se non sarà sotto i riflettori sente comunque pressione, sa che ci si aspetta molto da lui, teme la curiosità che può destare la sua presenza fra i compagni, la paura che il suo corpo non riesca a reggere lo stress delle prove a cui sarà sottoposto, paura che possano pensare che anche se è così famoso non valga quello che ha conquistato.
Gli faccio spesso notare che sono timori infondati, che se è riuscito a sopravvivere al periodo di trainee a tutte le difficoltà del debutto, ai ritmi a loro imposti negli anni, fare il soldato non dovrebbe essere così difficile per lui, ho cercato di rassicurarlo con le mie parole per ore seduti a terra sul tappeto del suo enorme soggiorno, ho provato a trasmettergli tutta la forza che ho in corpo, tutto quello che ho in termini di positività, mi sono svuotata completamente, mi è capitato di andare al lavoro esausta, sfinita, ma per lui lo farei ancora e ancora.
I nostri ruoli si sono invertiti nell'ultimo periodo, di solito ero io quella che attingeva da lui, che prendeva quel calore che lui e solo lui sa trasmettere, ma devo imparare a farlo da sola, devo mettere in pratica ciò che mi ha insegnato.
Siamo stati notti intere abbracciati, in silenzio, senza fare nulla, solo così, stretti, la mia testa sulla sua spalla e il suo viso contro il mio collo, ore e ore ascoltando i rumori attutiti di Seoul provenire dall'esterno.
Sospiro, è quasi l'alba, Hobi è accanto a me e sta dormendo.
Non so sinceramente come possa dormire sapendo la mattinata che lo attende, sono in ansia per lui, ho gli occhi spalancati come quelli di una civetta.
I membri del gruppo e la troupe di registrazione lo accompagneranno fino alla caserma, è in buone mani, so che sarà sorridente come sempre e trasmetterà positività a tutti.
Ma noi due come ci saluteremo? Non voglio versare lacrime, non voglio che sia un momento troppo triste, dopotutto non è la fine di nulla, è solo un cambiamento temporaneo.
Due sere fa qui nel suo appartamento si sono riunite tutte le persone che Hobi desiderava salutare: amici, collaboratori, ballerini.
Abbiamo cenato, ci sono stati discorsi e momenti di commozione, a fine serata siamo rimasti in pochi, solo i membri, qualche amico più intimo e Calipso, che per l'occasione si è data all'alcol bevendo più di quanto è solita fare, ci ha fatto divertire tantissimo con le sue tremende doti canore, lei al centro della stanza, ubriaca fradicia, usando una bottiglia di soju come microfono e Yoongi che la osservava sghignazzando seduto su una poltrona con un bicchiere di whisky in mano.
Il re con la sua regina.
Poi, una volta soli, io e Hobi,complici i bagordi fatti in precedenza abbiamo fatto l'amore nel modo più folle e disinibito, sento ancora sulla pelle il tragitto fatto dalla sua bocca e dalle sue mani, è come se avessi ancora una scia incandescente sul corpo, una memoria tattile che non voglio lasciare andare.
Mi muovo lentamente e mi giro verso di lui, sollevo il braccio per sostenermi il capo, lo osservo.
La nostra storia è stata un continuo adattarsi agli eventi, un saliscendi, non c'è da farsene una colpa, le cose sono venute così fin dall'inizio, forse ci siamo conosciuti in un momento sbagliato, forse no, forse se avessimo potuto scegliere avremmo fatto le cose diversamente,ma non abbiamo avuto scelta, e non ne avremo in futuro, abbiamo solo cercato di fare meglio che potevamo con le possibilità che abbiamo.
Il suo viso è così vicino...le sue lunghe dita sono rilassate, i capelli rasati lo fanno sembrare più giovane, la bocca è leggermente socchiusa, con la punta dell'indice gli sfioro piano il labbro superiore laddove so esserci il neo provocatore che non vedo perché è buio.
<Ti amo Hoseok> sussurro pianissimo, non lo voglio svegliare.
Un leggero sorriso si fa strada sul suo volto.
<Dillo ancora> chiede con gli occhi chiusi.
Il cuore mi salta un battito.
<Credevo stessi dormendo!>
<Dai! Dillo ancora!> prende la mia mano e se la appoggia sulla guancia, lo accarezzo, prima sul viso poi sulla nuca, i capelli così corti mi fanno il solletico sul palmo.
<Ti amo>
Mi sembra di straripare, di avere qualcosa che vorrei togliere da me e infilare a forza dentro di lui, ma mi sento impotente, posso solo sperare che le mie parole, così piccole ed insignificanti, possano avere un peso.
Hobi ha ancora gli occhi chiusi, sembra stia assaporando qualcosa di delizioso.
<Era così difficile da dire?> mi chiede.
<È tutto difficile Hos....tutto quanto>
Apre gli occhi, la luce notturna gli crea riflessi azzurri sulla pelle.
<Shhhh....vieni qui> mi fa salire sopra di lui, le nostre gambe si intrecciano, mi spoglia, lentamente, faccio lo stesso con lui, il suo petto è liscio contro il mio seno.
Prima di mettere le labbra sulle mie mi regala uno dei suoi sorrisi più belli.
Oh Dio che creatura stupenda!
Appena sorgerà il sole lo lascerò, abbiamo ancora un'ora, forse meno, voglio che anche lui possa avere memoria del mio tocco, dei miei baci, farò del mio meglio affinché sia così.

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