20.

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Io non credo di essere bella,
ma quando mi guardi in quel modo,
con gli occhi calmi,
come se guardarmi
fosse tutto quello che hai deciso di fare
da lì alla fine dei tuoi giorni,
io mi sento giusta.
Non bella,
non perfetta,
ma quella giusta per te.

~~~~
Lesse il messaggio, ma non ricevetti nessuna risposta. Iniziai a farmi mille paranoie, quando mi telefonò.
Che carino, pensai.
-Sapevi che c'erano i giornalisti fuori casa tua?- domandai senza nemmeno salutarlo.
Dall'altra parte si sentiva solo il silenzio.
-Beh si- rispose. -Ma hanno scattato un po' di foto e poi mi hanno lasciato stare.
-Potevi almeno avvisarmi. E anche se non volessi farlo per me, potevi farlo per tuo figlio, si è spavento e ha pianto- sbottai.
Silenzio. -Come sta ora?
-Meglio, ma a me ha dato molto fastidio. Adesso usciremo su tutti i giornali- mi scese una lacrima e lui se ne accorse.
-Sto arrivando, okay?
-Muoviti- risposi secca, per poi chiudere la chiamata.

Dietro quelle lacrime in realtà si celava la paura che possa andare a finire male, come la prima volta, la paura di non essere abbastanza, la paura che possa ancora preferire altre a me.
Credevo fosse normale, insomma, dopo un tradimento, ma a quanto pare l'ansia prese il sopravvento.
Asciugai quella lacrima e, intanto, decisi di vedere se già fosse uscita qualche notizia su noi due.

Vanity Fair:
La modella britannica Grace Dineer è stata immortalata da alcuni giornalisti mentre, con suo figlio Dylan Mbappé, usciva dalla casa del calciatore Kylian Mbappé, padre di suo figlio.
Che sia questo un segnale di un ritorno di fiamma? non lo sappiamo. Ma tutti ce lo auguriamo.
Infine, un'esclusiva Vanity Fair: la modella, questa mattina, ha indossato gli abiti del calciatore, come visibile se messe a confronto alcune foto📸

Mi portai le mani alla faccia sorridendo, sembravano dei detective piuttosto che giornalisti. Finalmente, sentii suonare il campanello.
Aveva addosso ancora il completino del Psg, e sorrisi nel pensare che abbia fatto le corse per me.
Andai ad aprire e milioni di dubbi assalirono la mia mente,
"penserà che sia una stupida",
"adesso si stuferà di me e del mio comportamento".
Cercai di mandar via queste frasi, e a concentrarmi sulla realtà.
-Mi dispiace- disse rimanendo sull'uscio della porta ed asciugandomi una lacrima che mi stava percorrendo la guancia destra.
-Io non credevo che, insomma, credevo che ci fossi abituata- continuò mostrandosi un po' insicuro.
-Non è colpa tua- abbassai il capo. -Anzi, non so perché mi sia incavolata. Solo che  mi sono "infastidita" per una stupidaggine- rimasi con la testa bassa, mi sentivo davvero una stupida.
-Non preoccuparti, è normale- mi baciò leggermente le labbra, e solo così potei sentirmi a casa.
Le sue labbra carnose lasciavano numerosi baci sulle mie labbra, che mi fecero sorridere sulle sue.
-Scusa- dissi facendo scontrare le mie scarpe.

Era l'unico a farmi questo effetto: prima mi sentivo arrabbiata nera, poi in colpa, poi felice e spensierata.
In risposta, mi baciò di nuovo e provai una strana sensazione.
La sensazione di desiderio, bisogno che mi avrebbe fatto fondare sulle sue labbra senza staccarmici mai, se non avessi avuto autocontrollo.
Arrivò al salotto, e si accavacciò all'altezza di Dylan, e lo rassicurò riguardo al fatto di stamattina.
Poi dovette uscire, ma sarebbe tornato stasera.
Io non mangiai, ma mio figlio sì.
Poi mi stesi sul letto, forse avrei dovuto davvero ragionare sul fatto di trasferirmi da lui.
Ma poi mi balenò un pensiero in testa: tra meno di un mese sarei dovuta tornare a Londra. Era davvero la cosa giusta, ritornare con lui, se ci dovremo lasciare?

Spazio autrice
La situazione si sta già complicando...
comunque lasciate sempre una ☆ o un commento e vi consiglio di andare a leggere la storia che vi ho consigliato sul mio profilo, è stupenda.
Scusate questo capitolo corto e brutto, ma ho poco tempo oggi. Spero che apprezziate lo stesso❤️

Ritorna da me/ Kylian MbappéDove le storie prendono vita. Scoprilo ora