23.

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Vorrei urlare il tuo nome,
come urlo le frasi delle mie canzoni preferite sotto la doccia.

Forse non eravamo fatti stare insieme, eppure perché continuavamo ad amarci? pensavo mentre mi rigiravo nel letto. Forse il problema ero io, che non riuscivo a estraniare il passato e tutte le cose che ci erano successe. In ogni modo, avevo paura che si stesse scocciando dei miei comportamenti, era possibile che non potevamo stare una sola sera senza litigare?
Forse avevamo corso troppo, forse dovevamo prima chiarire tutto e poi fare questo passo... mentre ci siamo fatti trasportare dalla voglia e dalle emozioni.

Il cuscino era ormai fradicio ed io non riuscivo a prendere sonno.
Sentii qualcuno aprire leggermente la porta, inizialmente pensavo fosse Dylan, ma poi non fu così.
-Posso?- chiese una voce sommessa.
Annuii solamente, non alzando la faccia dal cuscino.
Si appoggiò leggermente all'estremità del letto, e iniziò a giocherellare con le mani.
-Grace, io- iniziò a parlare, e nemmeno il tempo di proseguire, che lo interruppi.
-Perché non riusciamo ad aver una relazione normale, io e te?- chiesi.
-Non lo so- rispose e lo vidi riflettere. -Forse se lo volessimo davvero entrambi sarebbe più facile- continuò.
Stava insinuando che non volessi avere una relazione con lui?
-Io lo voglio, Kylian. Ma non so perché finiamo sempre così- iniziai a parlare, pesando le parole che avrei pronunciato poco più avanti. -Kylian, forse è meglio se aspettiamo un po'.
-Cosa? pensavo che entrambi provassimo gli stessi sentimenti- fu una specie di domanda la sua.
-Ed è così, ma per tutto quello che abbiamo passato... abbiamo corso troppo- risposi.
-Ma non riesci a non pensare al passato?- mi domandò.
Piangendo, feci un "no" con la testa. Era troppo quello che avevo passato, e che mi tormentava.
Avevo la costante paura di un suo ennesimo tradimento, che preferisse le altre a me.
-Non ho detto che ci siamo lasciati o cose simili- iniziai e parve rassenerarsi. -Solo, facciamo le cose più con calma.
-Va bene, se è questo che vuoi- annuii e finalmente mi sentii libera.
-Se vuoi, puoi dormire qua- sbattei leggermente la mano sull'altra parte del letto.
-Se per te non è un problema- disse, sistemandosi sopra le coperte e portando un braccio sopra gli occhi.
-Anche se avrei voluto fare altro con te qui- sorrise maliziosamente, e fece sorridere anche me.
-Stronzo!- urlai. -Ci vorrà tempo, aspetta e spera- lo provocai.
-Allora aspetterò, ho tutta la vita davanti- mi rispose e mi vennero gli occhi lucidi, chiedendomi se fosse la cosa giusta da fare.

La mattina arrivò, avrei preferito essere svegliata dagli uccellini che canticchiavano, ma alla fine a svegliarmi fu la sveglia.
Avevo dormito poco e sopratutto leggero, perciò ogni minimo rumore poteva svegliarmi. Aprii gli occhi debolmente, ma decisi di alzarmi, tanto non sarei riuscita a prendere sonno lo stesso.
Mi girai e Kylian non c'era, ma poco mi importava di prima mattina.
Mi stiracchiai, e sbadigliai rumorosamente agitando le mie braccia e gambe al vento. Erano le 8:30, e direi che era ora di alzarmi.
Quella mattina, ero più felice del solito. Strano, di solito chiunque, tranne lui, osi parlarmi al mattino deve subire le mie indignazioni. Ed invece, stranamente, quel giorno avevo una strana voglia di conversare.
Ma poi mi ricordai che non avevo nessuno con cui parlare, letteralmente. Con mio figlio non potevo parlare di chissà quanti argomenti, e l'unica persona sulla quale avevo posto tutte le mie speranze in quel periodo, era sparito.
Che sarà sparito, non lo sapevo.
Ignorai questo pensiero, insomma, avevo anche precisato che non ci eravamo lasciati. Semplicemente prendevamo le cose con più calma, come sarebbe dovuto essere dall'inizio.
Sperai con tutto il cuore che abbia compreso e soprattutto appoggiato la mia decisione, ma ne ero quasi sicura. Kylian è sempre stata una persona molto rispettosa e paziente, tuttavia anche molto suscettibile e permaloso.
Mi fiondai in vasca, lasciando Dylan a dormire per un altro po', se alla sua età non si dorme fino a tardi, quando lo si deve fare?!

Feci partire la mia playlist preferita, e, sulle note di Ed Scheeran, mi immersi in quel liquido rinfrescante e profumato.
Dedicai a me stessa più o meno una mezz'oretta, e sperai di non aver svegliato mio figlio mentre cantavo. Ma in fondo, c'è chi canta sotto la doccia e chi mente, si sa.

La musica si abbassò un attimo, dando spazio alla suoneria delle notifiche.
Era lui.

Spazio autrice
Ciao ragazzi, come state?
perdonatemi se aggiorno poco, ma ho un pò un "blocco". Chi ci è passato, può capire.
Comunque, anche secondo voi Kylian e Grace stavano correndo troppo? Fatemi sapere, baci❤️

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