Vaseme, spogliate, fa 'e me chell ch vuo. ~Na Criatura, Peppe Socks
⚠️Scene esplicite⚠️
Nonostante per il calendario non fosse ancora del tutto così, era arrivata anche la fine dell'estate. Quel periodo mi metteva sempre un po' di malinconia e di nostalgia per la calda stagione passata. Da amante di vestiti e pantaloncini corti, era davvero difficile liberarmene.
Ci eravamo addentrati in settembre ormai da qualche giorno, l'infortunio di Kylian era guarito quasi del tutto e la nostra vita era iniziata a scorrere come sempre. Con una differenza non meno importante: ero a Parigi con l'uomo della mia vita. Con settembre erano ritornate anche le mie lunghe giornate passate in palestra che, a differenza di quelle di Kylian, erano anche loro andate in ferie per qualche mese.
Kylian e suo figlio avevano instaurato un rapporto più confidenziale, non solo fatto di regali e giochi lussuosi. Suo padre aveva capito che era arrivato il momento di diventare tale, e Dylan l'aveva accettato. Non parve molto scosso, rispetto all'ultima volta, dal fatto di dover cambiare completamente la sua vita.
-Buonanotte, tesoro- sussurrai lasciando un caldo bacio sulla fronte del piccolo. Anche se piccolo era un parolone, visto che era cresciuto improvvisamente di statura. Tutto suo padre.
Rimboccai la leggera coperta e spensi la luce. Eravamo appena tornati da una festa di un amico di Kylian che non conoscevo prima d'ora. Alcuni ragazzi mi erano ronzati attorno un po' troppo, ma fortunatamente c'era il mio fidanzato pronto a mandarli via.
Tornai in stanza dove il mulatto si stava liberando delle sue collanine, davanti allo specchio, a petto nudo.
Da quando stavamo insieme, non avevamo mai trovato il momento di farlo a causa del bambino o dei nostri impegni nonostante i miei pensieri avevano slittato verso quella direzione un bel po' di volte.
La luce trasmessa dalla lampadina accanto al materasso era leggerissima, provocando l'atmosfera giusta nella stanza. Mi avvicinai a lui, facendo scivolare la mia mano sui suoi pettorali fino ai suoi addominali tonici. Le mie unghie solleticavano e punzecchiavano la sua pelle, ed i suoi occhi si concentrarono prima su di esse, che macchiavano ogni suo centimetro di pelle, poi su di me. In particolare sulla mia lingua, che bagnò le labbra in modo sensuale e provocatorio. La visione di lui, a petto nudo con solo il pantalone legato da una cintura, che avrei voluto strappare, mi fece perdere la ragione.
Sapevo che gli piaceva, lo conoscevo fin troppo bene.
Con la lingua tracciai il percorso precedentemente segnato dalle mie dita. Lui portò la testa all'indietro dal piacere e si morse il labbro inferiore. Notai nell'immediato una sporgenza attraverso i pantaloni, e il desiderio di farlo mio mi invase il corpo, provocando anche a me un'ondata di piacere incontrollata.
Si fiondò sulle mie labbra in modo famelico, le nostre lingue si cercavano, si trovavano e si assaporavano. Gemetti dal piacere, mordendogli il labbro per chiedergli di fermarsi, non sarei durata un secondo di più se avesse continuato a toccarmi tutto il corpo in quel modo. -Ky...ky- ripetei sulle sue labbra. -Shh, so che ti piace- mi sussurrò. Ed aveva fottutamente ragione.
Mi sollevò con facilità da terra e mi fece sedere sul mobile su cui erano sparpagliate le collanine che precedentemente si era tolto.
Lo fece con durezza, invadendo anche me di passione, tanto da farmi gemere quando il mio sedere toccò la base di esso.
Decisi di prendere adesso io il controllo della situazione, facendo vagare le mie mani sulla sua schiena e solleticando le grandi spalle con le unghie. A quanto pare gli piacque, visto che amplificò il bacio. La sua lingua non dava tregua alla mia, e il nostro fiato procurava ossigeno l'uno all'altra. Infilò una mano sulla scollatura del vestito, facendomi sobbalzare e penetrare le mie unghie sulla sua pelle, sentendo un po' di sangue sotto di esse.
Da troppo lui non mi aveva toccato così, in quel modo.
Ansimai, ormai a corto di fiato, sulle sue labbra. Ci staccammo subito per riprendere ossigeno, ed avevamo entrambi il fiatone.
Avevo voglia di proibito, delle parti di lui più nascoste.
-Di più- supplicai quando le sue mani stuzzicarono i miei seni ancora coperti.
-Come siamo esigenti- ridacchiò togliendole per farmi desiderare ancora di più. In risposta graffai di più la sua schiena, facendolo contorcere dal dolore e dal piacere.
Afferrò con i denti il mio labbro inferiore, e la base sotto di me mi parve cedere, anche se era ferma a reggermi, fortunatamente.
Ansimai, ormai all'estremo senza nemmeno aver iniziato.
Mi faceva venire anche solo con uno sguardo.
-Muoviti- supplicai.
Sorrise, mostrandomi i suoi denti bianchi come la neve. Le sue labbra erano un po' gonfie ed era carinissimo.
Scivolai le mie mani fino alla cintura dei pantaloni, ed iniziai a togliergliela lentamente per farlo godere di più.
-Veloce- supplicò insistente.
Scossi il capo ridendo.
Finalmente essa si staccò, cadendo rumorosamente per terra, ma a nessuno dei due parve importare.
Stuzzicai i suoi pantaloni, giocando con la zip. Si morse il labbro inferiore e guardò i miei occhi annebbiati dalla passione e dal desiderio.
Finalmente la abbassai, facendo scendere il tessuto lungo le sue cosce lucide e muscolose.
-Sei bellissimo- sussurrai riprendendo a baciare. Mi staccai quando una sporgenza mi sfiorò la pelle, lo guardai alzando l'angolo della bocca.
-Qualcuno è eccitato qui- dissi prendendo la sua intimità in mano, ancora ricoperta dal tessuto dei boxer neri.
-Come se tu non lo fossi- infilò con un gesto rapido due dita all'interno delle mie mutandine, passando per lo spacco del vestito che indossavo. Le sue dita giocavano con la mia intimità, facendomi ormai perdere i sensi.
-Kylian- gemetti. -Non ti piace?- chiese anche se sapeva la risposta.
Non risposi, non ne avevo la forza.
-Rispondi- mi ordinò e mi sforzai per obbedire. Smise di toccarmi, -se non mi rispondi, non faccio più niente- disse per provocarmi.
-Continua!- urlai sforzandomi.
Sorrise soddisfatto e fece come detto, le sue dita mi facevano arrivare letteralmente in paradiso.-Ti prego- ansimai respirando profondamente. -Toglimi questi cazzo di vestiti- ordinai.
Ridacchiò e mi diede tregua togliendo le dita da lì. -Ti piace, vedo- disse analizzando le sue dita fradice. Le portò alla bocca, leccandole come un gelato.
La vista di lui, in boxer ed eccitato, per me mi mandava in estasi.
Afferrò, penetrando il vestito e la mia pelle, il mio sedere facendomi alzare da lì. Intrecciai le gambe dietro alla sua vita, lasciandomi fare qualunque cosa. Intanto le nostre labbra erano attaccate, come delle calamite.
Si diresse verso la porta, chiudendola per non far sentire al bambino la confusione che avremo scatenato.
Mi buttò sul materasso, e si fermò a guardare il mio corpo ancora coperto dal tessuto nero ed elegante che mi copriva. Si leccò le labbra, mettendosi a cavalcioni su di me.
Abbassò la spallina di esso, e seguì il mio ordine di farlo più velocemente.
Premetti il bacino contro il suo, cosa che lo fece godere particolarmente. Quel momento da romantico passò a passionale, e la temperatura iniziò ad aumentare.
Le sue mani scivolavano velocemente per tutto il mio corpo, facendomi girare a pancia in giù per poter abbassare la zip.
-Strappalo- ordinai quando vidi che la zip faceva un po' di resistenza.
Afferrò con la mano il tessuto e lo strappò rumorosamente. -Te lo ricomprerò- mi rassicurò.
-Non mi frega un cazzo del vestito- riuscii a dire portando la testa all'indietro e chiudendo gli occhi dal piacere. Ero ancora a pancia in giù e potevo sentire il suo sguardo incantato.
-Non dovevi mettere il perizoma- mi disse palpando il mio sedere.
-Perché, non ti piace?- chiesi ridendo.
-Non durerò a lungo così- si morse il labbro.
In risposta gemetti quando mi rigirò a pancia su.
Mi disfò del perizoma, e si fermò a guardare la mia intimità esposta solo per lui. Giocò con esse per un po', finché non decisi di giocare io.
La situazione si stravolse, ero io, completamente nuda, su di lui.
Tolsi i boxer e presi in mano il suo membro sporgente, bagnando con la lingua il contorno di esso.
Lo portai alla bocca, succhiando il liquido che scese bollente lungo la mia gola.
-Basta, per favore- ansimò lui, all'estremo del piacere.
Feci come richiesto, e mi ritrovai io sotto stavolta.
-Apri le gambe- mi ordinò.
Ormai senza forze, tentai di farlo, ma mi feci aiutare da lui.
Vidi la sua espressione sorpresa, e non vedevo l'ora di sentire lui dentro di me.
-Ora.- lo obbligai.
Ridacchiò, solleticando la mia intimità con la sua. -Ti prego- sussurai.
Infilò leggermente il suo membro dentro di me, facendomi mordere il labbro dal piacere. Era proprio come lo ricordavo, romantico ma allo stesso tempo passionale.
Gemetti e respirai a fatica.
-Di più- lo pregai. Fece come richiesto, entrando un po' di più in me.
Ci unimmo in un bacio passionale e con la lingua non gli diedi tregua.
Entrò senza preavviso in me, provocandomi una scia di brividi di piacere e di dolore. Louis non mi faceva per niente questo effetto.
-Aah!- urlai. -Ky... Kyl...- gemetti.
Si muoveva rapidamente dentro di me, facendomi uscire delle lacrime dal dolore, ma allo stesso tempo mi piacque più del normale.
-Ti ho fatto male?- disse ancora dentro di me. Scossi la testa e passò la sua mano tra i miei capelli. -Puoi rispondermi?- disse con tono sommesso, come se si fosse spaventato di alcune lacrimucce.
-Sì, ma mi piace- risposi e sorrise.
Le spinte divennero sempre più frequenti e forti, ed ormai il basso ventre non lo sentivo più.
-Ancora!- urlai e lui mi tappò la bocca per non svegliare il piccolo.
-Kylian, di più- dissi con voce più bassa.
Il suo membro si muoveva aggressivamente dentro di me, rivestendomi di piacere.
Niente mi ha mai fatto così male, e così bene allo stesso tempo.-Il preservativo- dissi facendogli notare l'oggetto che non avevamo utilizzato.
-Non mi interessa- rispose, ormai all'apice.
Le spinte divennero rapide e frequenti, finché non toccammo il fondo.
Uscì improvvisamente, provocandomi altrettanto dolore, da me e ci accasciammo l'uno sull'altro.
Ormai non ero più lucida, avevamo raggiunto entrambi l'orgasmo.
Sfiniti, ci addormentammo anche se, se ci fossimo riusciti, avremo continuato anche per tutta la notte.
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Ritorna da me/ Kylian Mbappé
Fanfiction{QUESTA STORIA NON HA UNA CONCLUSIONE E MAI L'AVRÀ} Sei il mio rimpianto, di giorno, di notte, a qualsiasi ora. Sei il mio pensiero fisso, pensiero di chi, si chiede costantemente come sarebbe andata se ci fossimo incontrati nel momento giusto. Grac...