New York, 7 dicembre 2021.
*Una settimana dopo...*
Carol's pov:
Passò un'altra settimana e le cose tra me e Blanca non migliorarono di certo, ma "fortunatamente" neanche peggiorarono.
Perché lei continuava ad ignorarmi.
E tu che credevi che avrebbe ceduto dopo un giorno...
Ormai non parlavamo più di nulla, lei evitava ogni mio sguardo e persino in classe, durante le lezioni era distante, distaccata, nonostante fossimo sedute nello stesso banco.
Arrivammo addirittura a dormire separate, lei in un letto e io nell'altro... Dopo quattro anni, lo stavo usando di nuovo.
Il punto era che, nonostante si comportasse così, voleva ritornare, lo vedevo in quei suoi avvicinamenti stroncati subito per non darlo a vedere.
In quelle volte che, mentre ero distratta, mi lanciava delle occhiate.
E la sera quando, anziché voltarsi verso il muro, dormiva sul fianco sinistro, perché sapeva che era il lato dal quale io avevo la piena visuale della sua figura.
Lei odiava dormire dalla parte sinistra del letto, quindi era plausibile che lo facesse solo per vedere che tipo di reazioni riuscisse a suscitarmi.
E ci riusciva perfettamente, sapeva provocarmi in una maniera incredibile, ma decisi di seguire il consiglio che mi diede Dylan.
Infatti quella settimana, la passai lontano da tutto, la prima volta che mi prendevo una pausa dal lavoro per così tanti giorni.
E passare tanto tempo veramente da sola, mi fece capire che in realtà non era quello che volevo, che mi serviva Blanca al mio fianco, che mi serviva, perché sentivo il bisogno, di riaverla per me e di baciarla, di amarla, perché era la cosa che più mi faceva star bene.
Ma il mio "voler rimanere da sola", come raccontai a Dylan, fu dovuto ad un qualcosa che mi stava lentamente distruggendo.
Però, era arrivato il momento di raccontarlo a Blanca.
La osservavo mentre si preparava per una nuova giornata, mentre canticchiava la musica che aveva sparata a palla nelle orecchie.
Mentre sistemava la sua coda bionda lasciando ricadere dei boccoli che le contornavano il viso.
Il suo viso era meraviglioso sempre, anche quando era solo acqua e sapone.
Per un attimo posò il suo sguardo su di me attraverso lo specchio e si tolse una delle sue cuffie bluetooth.
Di solito quando capitava questa cosa, la tensione diventava così fitta da poter essere tagliata con un coltello e io tendevo sempre a distogliere lo sguardo, ma stavolta non lo feci.
Lei guardava me e io non smettevo di osservare lei.
<<Hai da dirmi qualcosa?>> smise di cantare, posando la spazzola sul comodino.
Mi conosceva troppo bene.
<<Fai sempre così quando devi parlarmi... Inizi a guardarmi e aspetti che io ti chieda cosa vuoi>> aggiunse spegnendo la musica e voltandosi a guardarmi faccia a faccia sta volta.
<<Scusa, ho sbagliato>> sentenziai mentre ero ancora seduta a gambe incrociate sul letto.
<<Cosa? Non ho sentito bene>> si toccò l'orecchio prendendomi in giro.
<<Ho detto scusa... Non avrei dovuto comportarmi così>> risposi nonostante sapessi che in realtà aveva capito benissimo.
<<Dopo una settimana ci sei riuscita... Temevo ti servisse più tempo>> commentò incrociando le braccia e poggiandosi al comò.
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𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟐 (𝑺𝒆𝒒𝒖𝒆𝒍 𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟏).
ActionQuattro anni dopo... Nuovo anno e nuove scoperte. E poi? Studio, laurea, lavoro, amore, amicizie e chi ne ha più ne metta. Cosa sarà successo ai nostri personaggi? Come staranno vivendo la loro "nuova" vita da adulti? ⚠SARANNO PRESENTI SCENE DI VIOL...