CAPITOLO 53.

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Blanca's pov:

Caro Theo.
L'avresti mai pensato che saremmo arrivati a tutto questo?
Ci avresti mai creduto se, qualche mese fa, ti avessero detto che, tu, proprio tu, che volevi sempre vedermi sfoggiare il miglior sorriso avessi, saresti diventato l'artefice della mia caduta nell'oblio più profondo?
Sai, mai avrei pensato che la vita potesse essere così tanto crudele con me, con te.
Con noi...
Non so con esattezza cosa abbiamo fatto di male per meritarci, tutto questo, ma so perfettamente che a te non spettava questa fine.
E a me non spettava dover soffrire così tanto, doverti veder chiudere gli occhi per sempre.
Abbiamo dormito così tante volte insieme, mi sono appoggiata così tante volte al tuo petto, stretta così tante volte a te che credere di non poter più fare queste cose mi fa sentire morta, proprio come lo sei tu adesso.
La mia giornata era bella perché sapevo che tu c'eri, che anche se fossi lontana chilometri e chilometri, tu c'eri.
E non ti facevi alcun problema ad ascoltarmi, consolarmi e dirmi che per me ci saresti sempre stato.
Ora la giornata non avrebbe senso.
E sono passati pochi secondi da quando te ne sei andato, ma a me sembrano trascorsi già secoli.
In me qualcosa si è rotto e lo so, lo so bene che quel qualcosa è legato a te.
Ti ricordi quella sera di un anno fa che passammo a guardare le stelle nel giardino dell'Accademia?
Io ero abbracciata a te come un koala e tu mi stringevi così dolcemente come a non volermi lasciarmi mai andare.
Ed eravamo lì, felici e ignari del male che avremmo dovuto affrontare.
Il male che ci avrebbe divisi.
Ricordi quello di cui stavamo parlando? Quali nomi avremmo dato ai nostri figli tra qualche anno, a tutte le festività che avremmo passato insieme, nonostante la lontananza a cui, alla fine, difficilmente ci saremmo adattati.
E ora invece? Guardaci, ci hanno allontanato senza neanche avvisarci e io non posso accettarlo, non voglio accettarlo.
Perché ti voglio qui con me, voglio averti al mio fianco nei momenti migliori della mia vita e in quelli peggiori che proveranno a demoralizzarmi ad ogni costo.
Voglio che tu sia fuori la porta della mia stanza d'ospedale quando partorirò e voglio anche che tu sia il primo a prendere in braccio mia figlia.
Voglio che tu le dia tutto l'amore che hai sempre dato a me in tutti questi anni.
Voglio che tu sia il primo invitato ad ogni mio compleanno, il primo a presentarsi fuori casa mia a Natale con migliaia di regali, oppure anche senza nulla, quello che mi importa è la tua presenza.
Voglio invecchiare con te, ricordando tutti i momenti stupendi vissuti da giovani.
Io ho bisogno di te, Theo.
Ne ho bisogno ogni giorno.
Mi sentirei vuota, non avrei la forza di pensare di godermi una vita senza al mio fianco il mio migliore amico.
Migliore amico... Sei il migliore su tante cose che non starò qui ad elencare perché già le conosci.
Ma forse quello che non ti ho mai detto è che... Non posso vivere senza di te perché tu sei sempre stato la mia stella polare.
La più luminosa e brillante di tutte le costellazioni.
Sei sempre stato il primo riferimento a cui aggrapparmi per ritornare alla lucidità.
La mia eterna bussola che mi riportava sulla giusta direzione.
E ora non posso più fare a meno del mio elisir di ragione, perché altrimenti mi lascerei trasportare dalla mia innata follia e di me non resterebbe nient'altro che il bel ricordo di ciò che ero.
Quindi ti prego... Non abbandonarmi.

<<Lasciami!>> provai a liberarmi bloccandogli la mano con la quale mi stringeva.

<<Per favore... Fammi andare da lui>> provai a convincerlo mostrandomi per quella che ero in quel momento, una debole.

<<La tua tortura è proprio questa... Restare ferma a guardare come tutto crolla intorno a te>> mi sussurrò posando l'altra pistola, quella che mi stava portando via Theo, e mi bloccò il polso per legarmi al tavolo lì accanto.

𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟐 (𝑺𝒆𝒒𝒖𝒆𝒍 𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟏).Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora