CAPITOLO 54.

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New York, 22 gennaio 2022.

Amaia's pov:

Spiegami perché cazzo l'hai fatto. Spiegami perché hai deciso di rovinarmi la vita.

Perché non hai mai imparato la lezione? Perché non lo capisci che non sei invincibile?

Perché non sei mi riuscita a fartelo entrare in testa che questa vita non è un film?

Hai sempre voluto fare la supereroina per far capire quanto fossi incredibile e quanto tenessi agli altri, ma non ti sei mai resa conto che anche senza dimostrare la tua prodezza eri ugualmente mitica per tutti noi.

Lo eri per me e lo resterai sempre.

<<Spiegami perché cazzo l'hai fatto!>> esclamai premendo sulla ferita per fermare in qualche modo l'emorragia.

<<Non... Non era previsto>> strinse i denti sopportando il dolore.

<<Quando la smetterai di provare a salvare il mondo, Cristo>> affermò Carol asciugandole una lacrima che le bagnava lo zigomo sinistro.

<<Adesso non avrete più questo problema, visto?>> abbozzò una risata ma nessuno le diede retta.

<<Non parlare come se fosse un addio, ti prego>> la ammonì la rossa.

<<Perché non lo è>> continuò Alejandro.

<<Cazzo, sei una rompipalle pure sul punto di morte. Mi complichi sempre le cose, sei incredibile>> William estrasse la sua Glock e io decisi che era ora di mettere fine a tutto questo spettacolo dell'orrore.

<<Se ti avvicini di nuovo, ti faccio saltare in aria la testa! E questa volta non si scherza figlio di puttana>> mi allungai afferrando una pistola lasciata lì a terra.

<<Credi che io abbia paura di una come te?>> sbuffò una risata e io tolsi la sicura caricando la mia arma.

<<No... Ma credo che sia meglio che tu lo faccia>> sparai un colpo alla sua caviglia facendolo cadere al suolo.

<<Jacopo, tu e gli altri portate fuori Blanca, ha bisogno di un'ambulanza, ora>> lanciai un'ultima occhiata a quella che era sempre stata, ai miei occhi, l'amore incarnato in una persona.

<<No, no... Non ci pensare, tu esci con me. Quindi muoviti>> riccioli d'oro si divincolò dalla presa della rossa.

<<Vattene, stai sanguinando come un cazzo di maiale porca puttana>> sparai un altro colpo disarmandolo definitivamente William.

<<Ti prego>> mi voltò verso di lei con le poche forze che ancora le rimanevano.

<<Blanca vai, ora è arrivato il momento di pensare a te. Ti sei presa cura di me così tante volte in tutti questi anni, adesso è tempo che sia io a prendermi cura di te>> le accarezzai quel viso così perfetto anche se sporco di sangue.

Incrociai il mio sguardo nel suo e per la prima volta mi resi conto che in quelle cristalline iridi grigie c'era tutto il mio mondo.

Erano sempre state il mio rifugio, il mio posto felice.

Le sue braccia erano sempre state la coperta più calda che potesse riscaldarmi.

Lei era sempre stata tutto ciò di cui avevo avuto bisogno.

Avevo trovato in lei la mia casa, quella in cui non manca proprio nulla.

E ringrazierò sempre quel dannatissimo caffé rovesciato per avermi fatto conoscere la prima e vera amica io avessi avuto.

𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟐 (𝑺𝒆𝒒𝒖𝒆𝒍 𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟏).Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora