𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟐 (𝑺𝒆𝒒𝒖𝒆𝒍 𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟏).

CAPITOLO 12.

Amaia's pov:

Dopo che io e Blanca ci separammo, mi diressi verso gli uffici per salvarle il culo, un'altra volta.

Infatti non era la prima volta che mi chiedeva di aiutarla, ma erano tutte situazioni abbastanza fattibili, non aveva mai rischiato così tanto prima di adesso.

Ma il punto era che, nonostante tutto, Blanca sarebbe rimasta sempre "la mia persona", quella su cui potevo sempre contare, quella che mai neanche una volta mi aveva lasciato da sola quando ne avevo bisogno, quella a cui non riuscivo a dire di no.

Era stata la prima a starmi accanto quando ero finita in quel solito momento buio che piomba sempre all'improvviso nella vita di tutti.

La nostra amicizia era sicuramente la migliore che mi fosse mai capitata in vita mia.

Quelle che nascono totalmente a caso e ti stravolgono completamente tutto e la nostra fu esattamente così.

*Inizio flashback...*

<<Quindi l'aula di filosofia dovrebbe esser->> smisi di parlare non appena urtai accidentalmente una ragazza.

Alzai lo sguardo e i suoi occhi si incrociarono con i miei.

Aveva dei meravigliosi occhi grigi, così chiari, i boccoli d'oro le ricadevano sulle spalle e aveva una pelle olivastra messa in risalto dal suo outfit bianco. In poche parole... Il mio esatto opposto.

Così diversa dalla mia carnagione scura, dai miei occhi neri e profondi e le mie amatissime treccine africane.

<<Scusa no- non ti avevo vista>> mormorai subito non appena notai di averle rovesciato il suo stesso caffè addosso.

"Cazzo Amaia perché non riesci mai ad essere attenta", mi ammonii fra me e me.

<<Non si è salvata neanche una goccia di caffè>> commentò l'altra ragazza, dai capelli rossi, che era accanto alla bionda.

<<Decisamente fuori luogo Carol>> finalmente la sottoscritta spiccò parola.

<<Posso portartela a lavare, o ti ripago di nuovo il caffè... Non so, qualcosa per sdebitarmi>> cercai di risolvere la situazione ma la mia perenne timidezza stava mandando tutto a puttane.

<<Ehy riccia tranquilla... Beh certo un vestito con una macchia enorme di caffè non è la cosa migliore del mondo, ma non fa nulla, capita a tutti di distrarsi a volte>> mi bloccò e io la guardai stranita.

<<Come mi hai chiamata?>> chiesi curiosa.

<<Riccia... Piacere, io sono Blanca Hermuso>> mi porse la mano sorridendo.

<<Si, lei dà una nome a tutti>> commentò Carol appena le rivolsi un'occhiata.

<<Oh bene... Ehm, io sono Amaia Sanchez, piacere mio>> ricambiai il gesto stringendole la presa.

<<Bene Amaia Sanchez, ti va di andare a prendere un secondo caffè?>> mi chiese guardando prima la rossa accanto a lei e poi di nuovo me.

<<E la tua maglia?>>

<<Mh sì, ora vado a cambiarla... Voi aspettatemi al bar>>

*Fine flashback...*

E fu proprio quel giorno, grazie ad un caffè rovesciato e ad una maglia macchiata che, io e Blanca diventammo tutto quello che siamo ora.

E un'amica migliore di lei non avrei mai potuto trovarla, da nessun'altra parte, ne sono sicura.

Credo che sarà sempre una delle persone per la quale, se fosse necessario, sarei disposta a mettere un gioco la mia vita...