CAPITOLO 64.

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"La vita, mia cara, è un palcoscenico dove si gioca a fare sul serio"
Luigi Pirandello.

New York, 30 giugno 2022.

Blanca's pov:

Era quasi passato un mese e finalmente era arrivato...

Il giorno che più aspettavo con ansia, fin dalla prima volta che avevo varcato la soglia di quell'Accademia.

La mia laurea... O meglio, il giorno della mia proclamazione di laurea.

Perché in realtà la tesi e tutta la parte noiosa e ansiogena della questione l'avevo già trattata.

Esattamente dieci giorni fa, a quest'ora, discutevo tutto il ben di Dio che avevo scritto per tre mesi abbondanti.

Ora invece mi trovavo nell'immensa Aula Magna, dinanzi ad una commissione di persone importanti, vestita di tutto punto con il mio tailleur nero di pizzo.

Aspettando solo di lanciare il mio tocco nero e di ricevere il punteggio con il quale mi sarei affermata lì fuori nel mondo.

Insieme a me quel giorno sarebbero state proclamate altre dieci persone e io ero l'ultima di tutti... Insomma dovevo combattere contro la mia stessa inesistente pazienza.

Anche se avrei preferito che al posto di persone con le quali a stento avevo scambiato qualche parola, ci fossero stati i miei amici.

Ma loro avevano ottenuto la proclamazione nei giorni precedenti e da una parte era anche una cosa buona.

Avrei potuto godermi la giornata come unica protagonista.

Questo avrebbe aumentato solo di più il mio egocentrismo, ma son dettagli.

Finalmente arrivò il mio momento e dopo essere salita dinanzi alla Commissione, strinsi la mano ai presenti.

<<Signora Blanca Alvarez-Hermuso, la Commissione, considerato il curriculum degli studi da lei compiuto e valutata la tesi di laurea, altresì complimentandosi per l'impegno e la professionalità nell'argomento trattato, attribuisce alla prova finale la votazione di centodieci su centodieci con aggiunta della lode e con conseguente bacio accademico su comune accordo dell'intero organo collegiale>> iniziò a parlare il Presidente del comitato universitario.

E al sol sentire nominare le parole "lode" e "bacio accademico", i miei occhi divennero lucidi.

Questo per me era l'unico e solo sinonimo di avercela fatta.

Quel giorno, tutti gli sforzi, le nottate in bianco, i pianti, le sudate fatte per le prove fisiche, l'ansia e le crisi avute in tutti quei lunghi e faticosi anni... Erano valsi a qualcosa.

La Blanca diciassettenne che a settembre di cinque anni fa si armò di coraggio e forza di volontà, lasciando per sempre alle spalle la sua città natale, il suo posto sicuro, la sua famiglia e tutti i suoi ricordi più belli... Mise piede in territorio americano con un solo obiettivo in testa: dimostrare a tutti di che pasta fosse fatta.

E adesso, la donna ventiduenne che era diventata avrebbe potuto alzare la testa fiera di esserci riuscita... Sarebbero passati mesi, anni, secoli forse, ma quel nome e quel cognome non sarebbero passati inosservati, per nulla. Avrebbero continuato a vivere tra quelle mura fino al giorno in cui fossero rimaste in piedi.

<<In conclusione, per l'autorità conferitami dalla legge, la proclamo Dottoressa magistrale in Criminologia Investigativa>> le parole del Rettore mi riportarono alla realtà e al termine del loro discorso mi avvicinai ad una professoressa per firmare quel pezzo di carta, insignificante per molte persone, ma un ulteriore traguardo raggiunto per me.

𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟐 (𝑺𝒆𝒒𝒖𝒆𝒍 𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟏).Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora