𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟐 (𝑺𝒆𝒒𝒖𝒆𝒍 𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟏).

CAPITOLO 28.

Stalker's pov:

<<Secondo me fare una rimpatriata con tutti voi non sarebbe una brutta idea>> commentai con fare ironico attaccando l'ultimo bigliettino.

<<Un nome possiamo già farlo fuori... Non è Fred>> esclamò tutt'a un tratto Carol e io mi ridestai dalla mia posizione ascoltando incuriosito.

<<E come fai a saperlo?... Detto da te è un attimo azzardato no?>> continuò Alejandro.

Tra tutte le cose "mitiche" che potessero essere accadute loro in tutti quegli anni, Fred era la mia "storia" preferita.

Era la prima persona di cui sentivo parlare di vero disturbo ossessivo compulsivo, a parte me.

Un narcisista in tutto e per tutto.

Beh certo, patologie di quel tipo tendevano a durare anni se non decenni.

I sintomi potevano diventare meno gravi per certi periodi, ma la maggior parte delle volte erano cronici, come nel suo caso.

D'altronde non potevo che comprenderlo, anche io se prendevo una fissazione per qualcosa, questa non andava più via.

Ma io, io ero più interessante.

La mia cartella clinica era un vero gioiellino.

Soffrivo di un DOC (disturbo ossessivo-compulsivo), psicopatico e in più anche sociopatico.

Il che era particolare dato che gli psicopatici tendevano ad essere più manipolativi e venivano visti dagli altri come affascinanti perché sembravano condurre una vita perfetta, inoltre minimizzavano il rischio durante le attività criminali.

I sociopatici invece erano più prevedibili, più inclini alla rabbia e incapaci di condurre una vita normale.

Ecco perché era contraddittoria la situazione, come si poteva avere due patologie così diverse tra loro?

Semplice, era a questo che mi riferivo quando parlavo di doppia personalità. Letteralmente.

Una fuori casa dove ero un comune cittadino come tutti gli altri che andava a fare la spesa, accudiva il suo cane, pagava tutte le bollette e... Lavorava, una persona impeccabile insomma. Quella in cui la parte psicopatica gestiva le manie rinchiuse nella sua testa.

Poi c'era la personalità tra le quattro mura domestiche, quelle in cui la parte sociopatica provava un piacere smisurato per l'odio, per il disprezzo nei confronti delle persone, quella parte che mi faceva credere di avere il diritto di infliggere dolore e umiliare chi lo meritava e che mi faceva credere onnipotente.

In poche parole colui che voi considerate una merda umana.

Ora però mi partiva spontanea una domanda: Chi era il peggiore per voi?

Io o Fred?

Anche se ammetto che forse era ancora troppo presto per rispondere ma in base a quelle poche informazioni che vi avevo appena dato su di me potevate esprimere un vostro pensiero?

Forse avrei dovuto riformulare meglio la domanda, mi correggo.

Secondo voi chi era quello più pericoloso?

Uno stupratore seriale o uno di cui non si conosceva né l'identità né le sue intenzioni?

Beh forse avevo già parlato troppo, sareste stati voi a trarre le conclusioni.

<<Perché questa mattina siamo stati in carcere ed era ancora lì a scontare la sua pena... Sono pur sempre trentacinque anni di galera>> mi riportò alla realtà Blanca.