CAPITOLO 42.

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New York, 12 dicembre 2021.

Carol's pov:

Era sera ed io ero ritornata in Accademia per provare a dormire, zittendo così tutte le voci che mi ronzavano in testa.

Alla fine tra me e Blanca non era più successo nulla, perché lei non voleva in quel momento e io mentalmente la ringraziai di non aver voluto fare niente, perché tutti i miei pensieri erano riusciti a farmi passare la voglia.

Mentre inalavo il suo dolce e delicato profumo alla lavanda, non smettevo di ripensare a quello forte e mascolino, al muschio, di Dylan.

E a proposito di lui...

Gli avevo mandato un messaggio per chiedergli di parlare, anche lui era coinvolto in tutto quello.

Sei un incoerente, non vuoi più averci nulla a che fare con lui e poi lo cerchi...

E la sua risposta fu un appuntamento a ristorante per andare a pranzo fuori e discuterne.

E io ero ancora lì, con il cellulare tra le mani, a fissare quel messaggio che attendeva una risposta.

Cosa avrei dovuto fare?

Accettare o no?

Di sicuro avrei voluto passare il maggior tempo possibile con Blanca, però anche parlare con Dylan era importante.

Alla fine accettai, ma dovevo trovare una scusa da dare alla mia ragazza.

Un'altra menzogna.

Ero diventata una bugiarda di prima categoria.

Basta, non ce la facevo più.

Andai in bagno a sciacquare la faccia e magari a lavare via anche tutte le colpe che ormai mi stavano ferendo come coltellate.

Poggiai le mani sul lavandino e alzai lo sguardo per guardarmi tramite il riflesso nello specchio.

Scorsi la stessa Carol, con le stesse paranoie, di cinque anni fa... La stessa Carol resa fragile dinanzi alle scelte di cuore.

Anche se prima, il motivo fu abbastanza plausibile.

Ma questa volta... Questa volta mi ero fatta del male con le mie stesse mani e non c'erano scuse.

Tutti questi sensi di colpa solo ora stanno venendo a galla?...

No, ma erano stati amplificati dalla mia paura di perderla.

"Forse è meglio se vai a dormire Carol", pensai tra me e me asciugandomi il viso e mi misi finalmente sotto le coperte, cercando di trovare la mia pace dei sensi per qualche ora.

***

<<Buongiorno riccia, dove vai?>> vidi Amaia ordinare due cappuccini al bar.

<<Ehyy, vado a prendere Blanca in ospedale>> esclamò pagando la barista.

<<Ah... A proposito, mi ha chiesto di avvisarti che passeremo quasi tutta la giornata fuori, però per farsi perdonare, stasera ti dedicherà tutto il tempo che vuoi>> si voltò poi nella mia direzione.

<<Oh, va bene... Allora divertitevi>> abbozzai un sorriso di circostanza avvicinandomi al bancone.

<<Sicura... Non ti dà fastidio?>> la sua dolcezza mi faceva capire quanto lei potesse essere la classica persona perfetta per Blanca, era la ragazza più sincera e genuina del mondo.

Il tuo completo opposto insomma...

<<Non preoccuparti... È tutto okay>> in parte non era proprio così.

𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟐 (𝑺𝒆𝒒𝒖𝒆𝒍 𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟏).Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora